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Pov's Jessica
Torno a casa dopo essermi assicurata che Lucas stesse bene. Non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi una volta varcata quella porta. Forse mi urlerà in faccia finché non perderà la voce, oppure mi eviterà visto che gli riesce così bene... beh sinceramente non ho la più pallida idea, dovrò entrare per scoprirlo.
Apro la porta e non trovo nessuno. Fin ad ora tutto okay.. Salgo le scale e mi affaccio nella camera di Cristian, e lo trovo disteso sul letto. Entro in camera e lo guardo: è a petto nudo con um pantalone della nike con le mani incrocia dietro la testa, un vero panorama direi. Si accorge della mia presenza e si siede a sedere. Mi avvicino e mi siedo sul letto, lasciando un po' di distanza tra noi. Ora che lo guardo meglio, ha alcuni grafi sotto all'occhio e le nocche gonfie, e.. gli occhi rossi e gonfi, come se avesse pianto... Nah, impossibile che Cristian abbia pianto per me, ma sembra vero alla vista dei suoi occhi.
Rimango li impalata per alcuni secondi. Non ho la più pallida idea del perché sono entrata e seduta sul suo letto.

«rischiavi di ammazzarlo» l'unica frase che mi esce dalla bocca. Avevo in mente di dirgli altre cose, come per esempio "hai pianto per me?", ma non mi sembrava il caso... oltre tutto, chissà come mai non mi ha urlato in faccia.

«sei andata a letto con lui? Dimmi di no, dimmi che non sei andata a letto ed io potrò perdonarti» gli rido in faccia. Lui potrà perdonarmi? È serio?

«mi potrai perdonare? Ti sei dimenticato delle tue cazzate fatte nei miei confronti? Ti quante volte mi hai fatto soffrire? Anche se tu potessi perdonarmi, io di certo non lo farei!» sono scioccata dalle sue parole: "così potrò perdonarti" scoppio in un'altra risata, e lui mi guarda confuso.

«sei andata o no a letto con quello?» vorrei tanto rispondergli di si, di farlo soffrire come lui ha fatto soffrire me, di fargli provare quello che ho provato io, ma non sono così crudele come lui, ecco la differenza tra noi due.

«no, non sono andata a letto con Lucas, quindi l'hai picchiato per senza niente. Beh del resto non è il tuo sport preferito prendere a botte senza ragioni?» mi alzo dal letto, pronta a varcare la porta e tornando nuovamente ad evitare Cristian, ma, come suo solito, mi prende per il polso e mi va voltare verso di lui.

«in realtà il mio sport preferito è guardarti» i miei occhi si illuminano al sentire quelle parole. Perché dopo tutto quello che mi ha fatto, perdo ancora un battito al sentire quelle parole uscire dalla sua meravigliosa bocca? Di sentire la pelle d'oca anche a due metri di distanza? Perché l'amore fa così male? Nonostante quelle bellissime parole, non intendo cedere.

«non era baciare la prima ragazza che ti ritrovi difronte?» lo guardo con aria di sfida. Jessica 1, Cristian 0.

«gelosa?» sul suo volto compare un sorriso, e penso che non potrò farcela allungo se continua a guardarmi in quel modo..

«ti piacerebbe» esco dalla stanza prima che gli salti addosso per baciare quel meraviglioso sorriso. Sono fiera di me di aver resistito così a lungo. Chiudo la porta alle mie spalle ma dopo una variazione di secondi si riapre e Cristian si piazza davanti a me con una velocità della luce.

«davvero non provi più niente per me?» aumenta di un passo verso di me. Lui, davanti a me, con gli occhi fissi e per giunta senza maglietta... come posso farcela? Indietreggio per non rimane stregata dai suoi occhi, ma vado a finire contro il muro. Aumenta di un passo e siamo ancora più vicini. Sento il suo respiro, il suo battito aumentare, per non parlare del mio... il mio cuore batte all'impazzata come un tamburo, il mio respiro accelera e sento le mie guance andare a fuoco...

«allora?» la sua faccia si avvicina sempre di più alla mia, ed io rimango pietrificata da lui.
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Fine capitolo 39.❤️

Un amore impossibile Where stories live. Discover now