Capitolo 10

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Jenni's pov.
"Ma che schifo è? Sembra omogenizzato andato a male. Che poi è illegale dare quella roba ai bambini." si lamenta Elizabeth. Poi guarda il panino di Taylor.
"Oh no, no no" scuote il capo quest'ultimo che ha capito l'intenzione della rossa.
Infatti lei inizia a piegare il labbro inferiore.
"Ti faccio copiare i compiti per una settimana."
"Due."
"Una"
"Due." Ripete.
"Vuoi che ti mostri i due anni praticati a Karatè? Sai ero cintura nera."
"Aggiudicato una settimana e prendi tutto il panino che vuoi."
Elizabeth fa una faccia soddisfatta e prende un po' di merenda.
"Siete stati bravissimi tu e Aron nel progetto."
"In effetti pensavo si dimenticasse tutto, ma mi ha stupita."
"A volte usa il cervello." Afferma Taylor.
"Tu mai." lo deride Elizabeth.
"Si poi mi ha mostrato tutti i suoi disegni, è davvero bravo."
Rimango un attimo sorpresa da ciò che ha detto, infatti Taylor mi guarda con la stessa identica espressione.
"Strano, lui non fa mai vedere i suoi disegni."
"Non gli sei per niente indifferente." Fa un sorriso Taylor.
"Ma cosa dici, torna a mangiare." dice imbarazzata Elizabeth.
"No ha ragione Taylor. Secondo me gli piaci, sai è la prima ragazza che gli tiene testa, che lo provoca e lo insulta."
"Si perché io a differenza di quelle oche con cui se la fa, ho una dignità" sbotta lei, penso che l'argomento la infastidisca un po', infatti abbassa lo sguardo e decido di cambiare argomento.

———
Aron's pov.
Stiamo a Central Park io e Taylor. Sta facendo scappare tutti gli uccelli. Le persone che passano, lo guardano e ridono perché sta facendo finta di essere un corvo.
Passano due ragazze.
"Dai Aron, unisciti anche tu."
"Chi è Aron? Io non conosco nessun Aron, io sono Ro- Rodolfo. Si mi chiamo così." ma che figura ci faccio io con questo?
Dopo mezz'ora di continue dialoghi sul fatto che lui in un'altra vita vorrebbe essere un uccello finalmente diventa serio.
"E così hai fatto vedere la tua stanza dei disegni ad Elizabeth Eh?!" domanda malizioso.
"Chi te L'ha detto?"
"Lei." Inizio ad innervosirmi.
"Sai si è fatta tutta rossa quando io e Jenni le abbiamo detto che non fai mai entrare nessuno e che tu sicuro provi un interesse per lei."
"Voi cosa? Ma siete per caso impazziti? A me non piace Elizabeth, è sola una pazza bisbetica che dove mette piede combina guai."
"Rilassati amico. A me puoi dirlo, lo so che un po' ti piace."
"Ma cosa cazzo dici."
Ci mancava solo lui: Alex. Occhi neri, capelli blu, piercing e tatuaggi su tutto il corpo.
"Ragazzi state parlando della rossa? Ah Aron hai preso una bella cotta per lei?" Mi deride.
Alex è un coglione, si mette sempre nei guai, è stato espulso dalla nostra scuola, ma conosce Elizabeth perché la sua ragazza fa Tennis con lei e gliene avrà parlato sicuramente. "Idiota tu vattene e non ho una cotta per lei,anzi ti dimostrerò che per me non vale niente, la farò innamorare e poi la illuderò. Contenti?!" 
" 300$ se ci riesci"
"Affare fatto" Mi incammino a passo svelto ma Taylor mi richiama.
"Aron, attento, giochi col fuoco, Elizabeth non è come le altre." Jenni mi guarda sconvolto.

Riprendo a camminare.
'Elizabeth non è come le altre.'
Invece è come tutte.

Nel destino ci credo  #Wattys2019Where stories live. Discover now