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Quando torno in classe vedo che mancano alcuni ragazzi, così prendo coraggio e inizio a socializzare insieme a Mia: Luca e Mattia, che a quanto pare sembrano proprio simpatici, mi raccontano che sono migliori amici fin dalle elementari. Però questa si che è amicizia.

Mentre li sto ascoltando mi accorgo che non ho buttato la carta dei craker, perciò appena la prof. entra in classe le chiedo se posso andare a buttare la cartina, lei squadrandomi, annuisce. Cammino nel corridoio e butto la cartina nel rispettivo cestino, però quando mi volto per andarmene, vado a sbattere contro qualcuno.

<< Scusami, non ti avevo...>> alzo lo sguardo ma mi blocco vedendo
Mr. Occhi di Ghiaccio.

<<Ancora tu?!>>

<<Bhe guarda che siamo in classe insieme, carina>>

<<Grazie per il complimento, molto gentile>> lo ringrazio ironicamente.

Ed ecco che spunta uno dei suoi sorrisetti arroganti, quelli in cui vorrei prendere a schiaffi la sua faccia ma, a malincuore, mi trattengo da tirarne uno. Stai calma Aurora. Pace interiore fatti sentire per favore.

<<Non c'è di che, Aurora>> e se ne va sfiorandomi la mano. Però quel minuscolo contatto mi provoca una scossa lungo la schiena. Sapevo già a cosa stavo andando in contro e non potevo. Non innamorarti.

Rientrai in classe con lo sguardo indifferente, in modo tale da non far capire come mi sentivo realmente.

La lezione proseguì fino a quando non suonò la campanella.

Ora c'è inglese per fortuna. Almeno mi distrae da lui.
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<<Well guys see you the next time! Goodbye>> ci salutò la prof.

L'ultima campanella della giornata suonò, così presi la mia amatissima eastpak e me la infilai in spalla, andando giù per le scale con Mia.

<<Ma che figura di merda ho fatto prima? Cioè stavo morendo dalla vergogna hahha>>

<<E' stata epica hahaha..."David GUETTA" hahhahah GUETTA.
Aurora si dice "Ghetta" non "Guetta" sto ridendo ancora!>>

<<Grazie mille Mia tu si che sei d'aiuto>> risposi ironicamente sbuffando.

Dopo averla salutata, salii in macchina e iniziai a parlare con mio papà.

Ero arrivata a casa: mamma ovviamente ha incominciato a farmi le solite domande, ed io come sempre risposi che era andato tutto bene. Sono sempre stata di poche parole. Non mi piaceva parlare troppo, preferivo ascoltare. Senza dubbio lo preferivo, però quando si parlava di argomenti interessanti e che mi affascinavano, signori e signore sedetevi comodi perché Aurora sta per entrare in modalità "parlare come una macchinetta".

<<Ehy>>
Il suono di un messaggio interruppe la mia lettura, lo lessi : chi diavolo poteva essere e cosa più importante come lo ha avuto il mio numero?!

<<Ehm ciao, ci conosciamo?>> inviai il messaggio.

<<Si dai>> rispose l'anonimo.

<<Scusami ma forse hai sbagliato numero perché credo di non conoscerti...>>.

<<Oh si invece...>> rispose di nuovo.

<<Perfetto. Come lo hai avuto il mio numero?>>

<<Me lo hai dato tu ahhahh>>. In quel momento pensai velocemente a chi lo potessi avere dato...

<<Aurora...>>,

<<Sì?...>> risposi con l'ansia a cento.

<<Sono Mia scema!! HAHAHA>>.
E' vero glielo avevo dato a ricreazione. Cazzo quanto cavolo sei rincoglionita?!

Tanto.

Eh vocina vedi di sparire perché non sei per niente da aiuto.

Nahh, sei una persona interessante.

Smettila e vai a dormire.

<<Oddio si Mia è vero ahhah scusami tanto>> inviai di fretta.

<<Tranquilla hahah so che pensavi che fossi lui....>>

<<Ma che cavolo dici? Non è vero>>

<<Se se credici Aurora...comunque mi manchi...non vedo l'ora che sia domani>>

<<Anche tu mi manchi Mia>>

<<Ci vediamo domani allora?>>

<<Certo>>

Spensi il cellulare, chiusi gli occhi, pensando a quello che successe poche ore fa.

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Diego compare dappertutto a quanto pare😏

Chi pensavate che fosse il mittente del messaggio?😂

Sempre meno ai capitoli bomba heheh🤗😏😍

-G🖤

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Take care of me, I won't happen a second time❄💘(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora