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Lunedì.

Solo queste sei lettere bastano a portare un trauma a tutti. Ma proprio a tutti.

Seriamente chi ha voglia di svegliarsi, alzarsi da quelle calde e candide coperte che ti hanno protetto per tutta la notte? Nessuno, ecco la risposta. N-E-S-S-U-N-O.

Dopo aver impiegato circa 10 minuti belli abbondanti nel riuscire a svegliarmi e nel convincermi che ce la posso fare, mi alzo e mi dirigo verso il bagno. L'outfit di oggi comprende un paio di leggings, una camicetta e un maglioncino, il tutto accompagnato da una mezza coda.

Le mie amate Gocciole e il mio amato succo alla pesca mi attendono per essere gustati.

Con la faccia ancora mezza assonata, vado a lavarmi i denti e, successivamente, infilo le mie bellissime converse e la giacchina in jeans.

Dopo aver salutato mio padre mi incammino verso l'ingresso della scuola dove mi attente Mia, la quale indossa dei jeans scuri, una giacchina con sotto una felpa e le sue Vans.

<<Comunque ieri ho provato quei jeans neri hai presente? Beh mi stanno un po' larghi quindi dovrò andare a cambiarli in settimana...mi accompagneresti?>>

<<Ehm..NO>>

<<Daiii...ti pregooo..>> mi implora, manco fossi un'imperatrice. Beh oddio delle figure di merda sì, ma solo di quelle.

<<Ho detto di no adesso e non te lo ripeterò più. Capito?>>

<<Ma cosa ti costa?>>

<<Il mio tempo, ecco cosa mi costa>>

<<Ti prometto che non farò shopping...ti pregooo Auroraaa>> piagnucola.

<<Ho detto di no. Non insistere>>la incenerisco con gli occhi. Lei capendo subito si zittì.

Non voglio fare la cattiva ma quando la situazione degenera, bisogna tirare fuori gli artigli, o meglio le unghie, che io non ho. Strano vero?

Appena arriviamo in classe ci sistemiamo, tirando fuori astuccio e quaderno di chimica. Mentre sto raccontando a Mia un aneddoto divertente riguardo Sophia, faccio cadere per sbaglio l'astuccio che va a finire all'ingresso della classe. Sbuffando mi alzo e vado a raccoglierlo. Appena mi abbasso per prenderlo, ecco che due mani mi aiutano.

Alzo lo sguardo e mi ritrovo quei bellissimi occhi color ghiaccio che mi osservano attentamente. Improvvisamente mi sorride divertito dal fatto che sono diventata rossa.

Grande Aurora vai così!

<<G-grazie dell'aiuto>> mormoro.

<<Con piacere...>> sussurra a due centimetri dalla mia faccia, senza smettere di guardarmi negli occhi. Si alza e se ne va, lasciandomi imbambolata e inginocchiata per terra per qualche secondo, in attesa che la lezione incominci.


Dopo aver subito un'ora di chimica e due di motoria- che specificando nessuno sapeva che sarebbe venuto il prof- la campanella annuncia l'inizio della ricreazione.

Mentre sto parlando e camminando con Mia al mio fianco, mi scontro contro qualcuno. E indovinate chi è?

Mr. Occhi di Ghiaccio ovviamente, sennò chi poteva essere se non lui?

<<Ma potresti stare più attento. Sai il corridoio non è tuo>> incrocio le braccia.

<<Ah e chi lo dice?>> sorride divertito.

<<Io, io lo dico>> sorrido anche io divertita.

<<Ahn sì?>>

<<Sì. Non c'è scritto da nessuna parte che è proprietà tua. Secondo: non ti ci vedo a comprare una scuola.>>

Take care of me, I won't happen a second time❄💘(#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora