vampire!todoroki x reader

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Chiedo scusa alla ragazza che mi ha commissionato una storia ma ci sto lavorando.
Buona lettura.

~Tn Pov~

Era sera inoltrata, dovevo sbrigarmi ad arrivare a casa o mio padre si sarebbe preoccupato.
Per arrivare a casa, dal villaggio, dovevo per forza attraversare un pezzo di foresta.

Ero ormai arrivata a metà strada quando...

X: Salve signorina, come mai da queste parti?

Il tono era quello di un ragazzo, ma la sua voce era glaciale, sembrava raggiungere il centro del mio petto.
Mi girai lentamente per vedere il proprietario della voce.

Era un ragazzo circa della mia età, molto alto, con I capelli perfettamente divisi a metà, bianchi e rossi, e I suoi occhi affetti da eterocromia, uno castano e uno più azzurro del mare mi fissavano ardentemente, quasi fossi un animale ferito e lui un predatore senza scrupoli in più attorno all'occhio sinistro aveva una scottatura molto marcata ma che lo rendeva molto attraente.

X: Signorina si sente bene?

Io: eh?...s-sì, g-grazie

X: cosa ci fa una damigella nel bel mezzo del bosco a tarda sera?

Io: oh, beh io attraverso sempre questo tratto di strada per arrivare a casa mia eheh

La mia risata nervosa ed evasiva aveva probabilmente fatto capire al ragazzo che mi sentivo in imbarazzo, perché si avvicinò a me con un leggero sorriso che mi fece provare una scarica lungo tutta la colonna vertebrale.

X: e posso sapere come ti chiami?

Io: c-c-c-certo i-i-io s-s-sono (tn).

In quel momento ero più rossa della parte sinistra dei suoi capelli.

X: piacere (tn), io sono Shoto Todoroki, undicesimo discendente della famiglia Todoroki.

Todoroki, todoroki?
Quel nome mi diceva qualcosa ma ignorai il mio pensiero.

Rimanemmo in silenzio per qualche imbarazzantissimo secondo, finché non mi girai per andarmene, mio padre si sarebbe di sicuro preoccupato.

Ma in un attimo il ragazzo mi afferrò il fianco spingendomi con la schiena attaccata ad un tronco secolare.

Io: C-c-cosa fai? D-devo andare, mio padre si preoccuperà se non torno-

Venni zittita da un bacio sulle labbra.
Spalancai gli occhi notai il ragazzo chiuderli per godersi quel contatto inaspettato.
Io ricambiai e quando lui se ne accorse rese il bacio più passionale.

Ci staccammo per riprendere fiato e lui si allontanò di qualche passo.

Todo: non dovrai più pensare a tuo padre perché da oggi sarai di mia proprietà.

Non capivo, ero spaventata ma anche desiderosa di lui, non sapevo che fare e il primo impulso fu quello di arrabbiarsi

Io: io non sono tua! Non sono un oggetto che puoi possedere! Sono una persona con pensieri e sentimenti!

Lui rimase a fissarmi per qualche minuto prima di piegarmi un braccio dietro alla schiena e spingermi bruscamente contro lo stesso albero.

Todo: tu sei mia! E lo sarai per sempre

Poi avvicinò il suo viso al mio collo e sentii il fiato caldo a contatto con la pelle e mi vennero I brividi.

Aveva iniziato a leccare la mia pelle e io avevo le lacrime agli occhi, non sapevo che pensare, quel ragazzo così enigmatico era riuscito a confondermi nel giro di pochi minuti, prima fa il gentiluomo, poi mi bacia, poi mi tratta come un oggetto e ora cosa sta facendo?

Mha (o bnha se siete dei scacassa....) one shot Where stories live. Discover now