15.

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« Buonasera. » sento subito la sua voce e mi raddrizzo sulla sedia girevole di questo fast food. Quando si avvicina a me alzo lo sguardo su di lei e la osservo. Gli occhi color cioccolato, i capelli castano chiaro, il naso all'insù e le labbra piccole ma carnose. È uguale a come lo era un'annetto fa. I pantaloni eleganti le fasciano le gambe minute e la camicetta di raso completa il look professionale e elegante. D'altronde è sempre una psicologa. Mi pento subito della mia decisione di averla chiamata.

« Sunshine. » mi sorride e io le faccio un segno con il mento abbozzando un finto sorriso.

« Andiamo a fare un giro? » chiede e io annuisco senza sapere cosa dire. L'ho chiamata io dopotutto.

« Cos'hai preso? » chiede e io scuoto la testa.

« Nulla, ma anche se avessi preso qualcosa non ti avrei fatto pagare. » specifico e lei scuote la testa abbozzando un sorriso beffardo.

« Andiamo. » usciamo e ci dirigiamo verso la sua Range Rover nera. « Spruzzi soldi da tutti i pori. » mormoro senza accorgermene.

Lei rimane impassibile e mette in moto. « Tutti i soldi che ho me li sono guadagnati con il sudore. Non m'importa di questa roba, sono solo regali senza un senso. Quello che a me importa è aiutare le persone. » e mi zittisce, perché non so cos'altro dire.

Ci fermiamo in un parco pieno di luci e con molte persone. Ci sono ragazzini che giocano con la palla, anziani, persone di media età.

« Come va? » chiede e io alzo le spalle in un momento di totale mutismo.

« Sunshine, cosa sta succedendo? » insiste.

« Ti ricordi di Damian ? » chiedo e lei annuisce guardandomi con sospetto.

« Oggi ci siamo baciati. » Lauren alza le sopracciglia in un'espressione stupita. « Non posso dire che è stato brutto, perché è un bel ragazzo, fin troppo bello, però per tutto quello che c'è stato tra di noi, tutta la nostra amicizia da bambini mi sembra sbagliata come cosa. Contando quello che mi ha fatto in passato. » sposto lo sguardo sulle maniche della mia felpa. « Vivo con lui. Mia mamma e suo padre si sono messi insieme. » alzo lo sguardo solo per vedere il suo volto sorpreso da questa notizia.

« Io mi chiedo come si possa dimenticare una persona in così poco tempo. Io mio padre lo vedo ancora che gironzola per casa mentre cerca il telefono o il telecomando del televisore che io gli nascondo per vederlo in quello stato. » sorrido tristemente a quel ricordo. « Dove diavolo è finito mormorava con aria incredula. Io mi divertivo vedendo la sua espressione pensierosa. Io lo vedo ancora in cucina mentre mi prepara i pancakes la mattina. Mi accoglieva sempre con un buongiorno raggio di sole mentre metteva le cose sulla tavola. » il nodo in gola cresce sempre di più tanto da offuscare i miei occhi.

« Io... non ho mai pianto dopo la sua morte. Non perché sia insensibile, ma perché non voglio che lui mi veda così. Ma mi chiedo che senso ha essere così forte quando si è soli tra tutte queste persone che pensano solo a se stesse. » prendo un respiro profondo e ricaccio dentro le lacrime. Non voglio piangere, non lo farò davanti alla mia ex psicologa.

Lauren prende un respiro profondo. « Devi essere forte solo per se stessa, non per gli altri. Devi amarti, Sunshine. Non devi sottovalutarti, mai. Ci sono persone che ti vogliono bene. Non si è mai totalmente soli. Tempo al tempo. »

Non rispondo e mi alzo dalla panchina. « Grazie per essere venuta. » le dico e lei sorride alzandosi.

« Ti accompagno. » scuoto la testa e le dico che farò quattro passi per schiarirmi la mente. So già che non la chiamerò più. È stato un momento di debolezza. Non succederà più, io sto bene.

Ritorno a casa con un passo molto lento, non faccio altro che ripensare alle parole di Lauren. Forse dovrei davvero parlare con lei.
Non ho mai amato l'idea di aprirmi con una sconosciuta. Io mi sono sempre confidata con mio padre e con le mie poche amiche che ho avuto. Sono una ragazza molto testarda e non ho mai ascoltato mia madre quando mi diceva di parlare con Lauren.

Quando rientro in casa sono davvero confusa, non so cosa pensare sul bacio tra me e Damian. Lui è stato il mio primo vero bacio, ed è stato strano. Io e Damian siamo sempre stati solamente amici nonostante a me piacesse molto. Lui non ha mai pensato a me in quel senso, e ne sono sicura. Probabilmente il bacio che mi ha detto è stato solamente un gesto dettato dalla rabbia.

Spazio autrice

Scusate se questo capitolo non è il massimo, ma l'ho scritto solamente per non lasciarvi ulteriormente nell'ansia.❤️

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