KIM SEOKJIN

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«certo che il mondo degli umani è davvero una figata...»

«io voglio tornare a casa»

«ma Jimin, siamo a casa!»

«questa non è casa mia! Io voglio tornare nella mia casa nel paradiso!»

«angelo capriccioso non fare il diavoletto»

Jimin sbuffò, il mondo degli umani non faceva per lui. Gli mancava l'aria fresca del paradiso, i suoi abitanti, gli altri angeli, i suoi amici, la serenità...

Il mondo degli umani era privo di tutto ciò, C'era solo peccato...peccato ovunque, non sapeva per quanto tempo ancora avrebbe sopportato tutto questo. E poi c'era Yoongi, che non faceva altro che starsene a poltrire o divertirsi e spendere soldi su soldi senza però lavorare.

«finiamo in fretta il nostro lavoro e torniamocene a casa...»

«emh...sssii...aspetta solo un attimo che vado in bagno...»

«va bene ma fai in fretta...»

Trenta minuti dopo di Yoongi nessuna traccia. Il biondo bussò alla porta del bagno.

«Yoongi? Stai bene?»

Entrò piano sbirciando un poco.

«Yoongi come mai ci...RAZZA DI DIAVOLO!»

La finestra del bagno era spalancata e di lui neanche l'ombra. Yoongi se n'era andato,probabilmente a divertirsi in qualche locale, ancora. Ma questa volta non glie l'avrebbe fatta passare liscia...sarebbe andato da lui e lo avrebbe costretto a lavorare.

Il punto era, dov'è Yoongi?. Lui in questi giorni aveva visto davvero molto della città rispetto a Jimin che è sempre rimasto in casa o a fare la spesa. Frequentava un sacco di locali e non sapeva assolutamente da dove cominciare.

Quindi pensò "se fossi un diavolo dove andrei?" E gli venne subito un illuminazione.

«questa volta non la passi liscia Yoongi...»

...

«emh...p-permesso...si...mi scusi!emh...po-potrei passare per favore?»

L'angelo era entrato in uno dei posti più ambiti a Seoul, un locale dove si preparavano ogni sorta di eventi, dove l'alcol scorreva a fiumi, droghe e decisamente tanto...ma tanto sesso. Era ovviamente il locale preferito dal diavolo infatti ne parlava in continuazione.

La visione di tutte quelle persone che sprecavano in modo così misero la loro corta vita era riluttante, invece di comportarsi come Dio comanda stavano lì...a riempirsi di peccati.

«m-mi scusi signorina...per caso ha visto il mio amico Yoongi? Alto più o meno così, capelli scuri,è un diavolo»

«ohoh...un diavolo? Qui c'è ne sono molti» con un ghignetto la donna si avvicinò a Jimin accarezzandogli una guancia.

«anche tu sei un diavoletto?»

«assolutamente no! Io sono un angelo! Presto servizio a nostro padre, Dio»

«capisco caro...bè...hai decisamente la faccia da angioletto...che ne diresti di far schizzare su di me un po' del tuo spirito Santo?»

Con un gesto della mano la ragazza strinse il cavallo dei pantaloni del biondo che in risposta strabuzzò gli occhi allontanandosi immediatamente.

«m-ma che fai! Oh padre perdonala non sa quello che fa...»

«uff...quanto sei noioso...comunque il tuo amico è basso e va a dire in giro di essere il diavolo vero? È proprio lì, su quel tavolo...»

•Diavolo Custode• {YoonMin}Where stories live. Discover now