CAP 2

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                                     LUCE

"Lu, scendi è arrivata la pizza."

"Due minuti e sono pronta."

Finisco di pettinare la mia lunga chioma bionda, prendo una maglietta a maniche lunghe e scendo in salotto.
Vincent è spaparanzato sul divano; in una mano tiene la birra e nell'altra una fetta di pizza.

"Guarda di non mangiare tutto, ho fame anch'io!"
Vinc mi guarda accigliato e balza subito in piedi.

"Oh no, no, no, no!"

"Cosa ho fatto adesso?"

"Lu, ma ti guardi? Non vorrai mica venire a una festa vestita così spero?"

"Cosa hanno i miei jeans che non va?"

"Appunto, sono jeans e per giunta larghi e poi, cos'è quella canottiera? La maglia legata in vita è il massimo. Sul serio Lu, neanche mia madre uscirebbe conciata così. Non so se ti rendi minimamente conto di quanto sei bella, ma ti nascondi in vestiti che stanno bene a qualcun altro e non a te. Non puoi nasconderti per sempre."

So di essere una bella ragazza, non sono stupida.
Sono alta, capelli biondi lunghi, ho due grandi occhi verdi e nonostante la mia magrezza ho le gambe muscolose. So anche che, se mi truccassi un po' e mi vestissi in modo provocante, potrei avere tante attenzioni da parte dei ragazzi, ma è proprio questo il punto: non voglio attenzioni.

"Ascolta bene Vinc, io a questa festa non ci voglio neanche andare, quindi se non ti va bene come mi vesto non sei costretto a portarmi con te. Resto volentieri a casa e grazie per tutti i complimenti che mi hai fatto, sei veramente carino."

Vinc sbuffa e mi prende la mano.

"Mi dispiace, non volevo essere così brusco; ma dico sul serio sui tuoi vestiti."
Mi fa una smorfia e mi abbraccia.

"Allora, piccola nana, ci conviene mangiare la pizza prima che si raffreddi."

"Quanto ti odio!"

"Sì, come no Lu, tu non mi odierai mai." Scoppiamo a ridere e la tensione che si era creata prima sparisce.

***

Il taxi ci ferma di fronte ad una grande casa coloniale, scendiamo dalla macchina e ci dirigiamo all'ingresso. Sul grosso portone di legno massiccio sbucano due enormi teste di leone, è quasi inquietante. Suoniamo e viene ad aprirci una ragazza con un bicchiere in mano e un grosso sorriso.

"Ciao, voi siete?"
Inizia a ridere e scuote in aria la mano.

"Ah, non importa, entrate, c'è da bere a volontà!" E va via traballando.

Entriamo nel grosso salone: lungo la parete sono disposti diversi divani e dei piccoli tavoli da fumo, la musica è assordante, le luci di vari colori variano dal blu, al rosso e al giallo. In fondo alla grande sala sono state adibite tre zone bar e accanto sono stati sistemati grossi fusti di birra; ed è lì che vedo Jenny in compagnia di un ragazzo. Lei si accorge di noi e ci corre incontro seguita dal tipo.

"Ciao, siete arrivati finalmente!"

Devo ammetterlo, questa ragazza sprigiona felicità da tutte le parti. Vincent si avvicina di più a noi.

"Ci presenti il tuo amico? "
Jenny naturalmente con il solito sorriso fa le presentazioni.

"Lui è Matt, loro sono Luce e Vincent, io e Luce frequenteremo gli stessi corsi."
Lui le sorride e le prende la mano.

Ai Confini di un Destino Where stories live. Discover now