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ParkChimmie

Piace a 234 personeParkChimmie Voglio rivedere il mio Bunny ☹️Hai disattivato i commenti

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ParkChimmie Voglio rivedere il mio Bunny ☹️
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 Jungkook osservò il post di Jimin e si sentì arrossire tremendamente, Taehyung al suo fianco scoppiò a ridere e gli scompigliò dolcemente i capelli, trovando adorabile come Kookie si stesse infatuando del suo migliore amico secondo dopo secondo senza rendersene nemmeno conto.

«Sei così carino! Insieme sareste perfetti.» sussurrò il grigio, facendo sussultare il ragazzo, che preso dallo spavento fece scivolare il cellulare dalle mani, ma per fortuna cadde sulle sue gambe senza riportare alcun danno.

«Hyung! Mi hai s-spaventato.» mormorò arrossendo ancora di più cercando di guardare da qualsiasi altra parte, ma Tae non avrebbe demorso, non dopo che Jimin a grande linee gli aveva raccontato di esserci uscito un paio di volte, di essersi baciati due volte e di trovarlo tremendamente carino: avrebbe aiutato il suo migliore amico a conquistarlo, poco, ma sicuro!

E la sua missione di oggi era: portare il ragazzino a casa loro.

«Non mentirmi, Jungkookie! Stavi spiando Chim, ah? È proprio un bel ragazzo, vero?» lo provocò con un sorriso malizioso e il ragazzo arrossì tremendamente, sapendo di non poter negare né il fatto di star sbirciando il profilo del maggiore, né che fosse un bel ragazzo, perché definire Jimin bello era molto riduttivo.

«I-Io ... f-forse! Hyung, per favore ... mi imbarazza.» sussurrò chinando lo sguardo e Tae avrebbe tanto voluto pizzicargli le guance, ma resistette all'impulso limitandosi a sorridere ancora di più.

«Non devi, non con me almeno! Sono sicuro che diventeremo grandi amici!».

Jungkook sorrise all'entusiasmo del suo Hyung e annuì, d'altronde Tae era una bella persona, con lui si trovava bene e conosceva Jimin, quindi avrebbe potuto aiutarlo a fare chiarezza su molte cose.

«Grazie Hyung, lo penso anch'io!».

---

Appena arrivarono a casa di Taehyung, il minore pensò solo ad una cosa: Jimin non abitava affatto a due passi da lui, questo voleva dire che la sera del loro primo appuntamento il maggiore avesse mentito per non farlo preoccupare troppo.
Trovò la cosa molto dolce, ma anche da stupidi: avrebbero potuto salutarsi a metà strada.

«Siamo a casa!» urlò Taehyung mentre invitava Jungkook a togliersi le scarpe e a passargli la giacca con un sorriso amichevole, che mise un po' più a suo agio il minore, che stava letteralmente morendo d'ansia.

«Bentornato! Ciao Jungkook.»

Il minore alzò lo sguardo per incrociarlo con quello di Yoongi, che gli sorrideva cordialmente.

«Ciao Hyung.» sussurrò arrossendo un poco e Taehyung sorrise ancora di più prima di trascinarlo in cucina, dove trovarono Jimin seduto al tavolo intento a studiare.
Probabilmente era rientrato da poco dall'Università e Jungkook sussultò quando si accorse che il maggiore stesse indossando un paio di occhiali da vista.

«Jungkookie!» mormorò entusiasta e il minore arrossì, mentre Yoongi fissava i due con gli occhi luminosi: doveva farli mettere insieme, li shippava troppo.

«Ciao Jimin Hyung.» sussurrò arrossendo di nuovo e il maggiore sorrise radiosamente.
Kookie si chiese come potesse essere così attraente e allo stesso tempo così dolce, soprattutto in quel momento: sembrava tutto tranne che il solito ragazzo arrogante, ma probabilmente era dovuto dalla presenza di Yoongi.
Da quel che aveva capito voleva rassicurare il fratello che fosse una persona dolce, pura e innocente: tutto molto divertente, davvero ... Dato che Jimin era tutto tranne che quello, almeno in certi momenti.

«Vi lasciamo soli, non combinate niente di troppo strano.» annunciò Taehyung, mentre afferrava il suo fidanzato e se lo trascinava dietro per concedere a quei due un po' di privacy.
Jungkook arrossì solamente di più a quelle parole e Jimin poggiò il volto contro la mano destra e continuò ad osservarlo arrossire e guardarsi intorno incuriosito.

«Sono felice che tu sia venuto, sai?».

Il moro divenne ancora più scarlatto in volto e si immobilizzò in mezzo alla stanza, cercando di riordinare i pensieri: era così imbarazzante stare in presenza di Jimin, soprattutto dopo ciò aveva fatto.
Il ragazzo dai capelli arancioni ridacchiando si alzò dal suo posto per pararsi di fronte al moro, che nonostante fosse più alto di lui sembrava così intimorito dalla sua presenza.

«Che succede Bunny?» domandò divertito Jimin e Jungkook arretrò velocemente, ma più lui arretrava più Jimin si avvicinava e ben presto si ritrovò incastrato fra la parete e il corpo del maggiore.

«J-Jimin.» sussurrò arrossendo fino alle punte dei capelli e il maggiore gli sorrise afferrandogli i polsi e stringendoli ai lati della sua testa.

«Sei così carino, lo sai?» mormorò dolcemente avvicinando il suo volto a quello del minore, che iniziò a ripetersi come un mantra: mandarino, con scarso successo ovviamente, perché in quel momento la sua mente stava registrando i dettagli del viso del maggiore e quanto dannatamente invitanti fossero le sue labbra.
Mancava così poco per toccarle con le sue.

«Chim! Tae ha chiesto se ...».

La voce di Yoongi, che stava giungendo in cucina fece scattare Jimin, che in un secondo invertì le posizioni trascinando i polsi di Jungkook ai lati della testa facendoli poggiare i palmi sul muro e inevitabile il moro si sbilanciò un poco per finirgli addosso, mentre l'arancione mollava la presa sui polsi e abbassava lo sguardo fintamente intimorito.

«Che stai facendo al mio fratellino!?».

Yoongi fissava la scena sotto shock, Jungkook quando capì effettivamente come tutta la situazione fosse fraintendibile fece uno scatto all'indietro e diventando rosso come un peperone guardò Jimin chiedendo aiuto.
L'arancione si sentì un po' in colpa per aver rigirato la situazione.

«Stavi cercando di macchiare la sua innocenza, vero!?».

Jimin avrebbe voluto scoppiare a ridere, ma semplicemente si parò di fronte al fratello maggiore e cercò di rassicurarlo.

«Non stava facendo nulla di male Yoonie, non preoccuparti, okay?».

Yoongi studiò ancora per qualche secondo Jungkook, che fissava la punta delle sue scarpe in completo imbarazzo e dopo aver preso un profondo respiro si scusò per la reazione esagerata.

«Che ti serviva, comunque?» domandò Jimin e Yoongi scrollò le spalle, se n'era dimenticato e decise di tornare da Taehyung senza aggiungere altro.

«Ora mi odia.» sussurrò Kookie ancora in imbarazzo e Jimin, sentendosi un po' in colpa si avvicinò velocemente a lui e gli avvolse la vita in un abbraccio.

«Non ti odia, perdonami per la mia reazione ... Mi farò perdonare, va bene Bunny?».

Jungkook si ritrovò ad annuire, d'altronde quelle parole volevano dire che si sarebbero dovuti rivedere e lui ci teneva particolarmente, anche se finiva sempre con le guance in fiamme.

«Forza, spostiamoci in camera mia.»

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