Jimin osserva Jungkook mentre quest'ultimo scrutava ogni dettaglio della sua camera da letto, dalle pareti costellate di fotografie alle coperte color blu cielo: sembrava volesse capire qualcosa di lui attraverso quella stanza e l'arancione era sicuro che non si sarebbe fatto perdere neanche un particolare e questo un po' lo agitava.
Se gli avesse fatto determinate domande probabilmente sarebbe entrato nel panico, per il momento non voleva parlare di ciò che fosse successo due anni prima, non perché non si fidasse di lui - nonostante lo conoscesse da così poco s'era già affezionato a lui e aveva capito che fosse una persona affidabile, il vero problema era se stesso: non era pronto a parlarne, tutto qui.«Mi piace.» constatò all'improvviso il minore e Jimin si aprì in un sorriso luminoso, facendo sparire i suoi occhi in due adorabili mezze lune, che fecero sorridere di rimando Jungkook: era così bello quando smetteva di atteggiarsi a duro, anche se al moro non dispiaceva anche quel lato di lui, nonostante arrossisse al sol pensiero di rivivere qualcosa di simile a qualche minuto prima.
«Ne sono felice.» sussurrò in risposta Jimin, prima di sedersi sulle coperte e far cenno a Jungkook di raggiungerlo al suo fianco.
«Posso farti una domanda?» mormorò ad un certo punto Jungkook arrossendo lievemente e Jimin inclinò il capo di lato per osservarlo meglio, si chiedeva cosa stesse pensando quel ragazzino così timido e dolce e allo stesso momento si chiese se fosse davvero la stessa persona incontrata al supermercato quel giorno.
«Perché ti comporti così con me? Cioè lo fai per quale motivo?».
L'arancione scoppiò a ridere di fronte ai suoi dubbi ricevendo in risposta un'occhiataccia, che per qualche secondo gli fece intravedere un lato di Jungkook più sicuro, più ...maturo.
«Perché mi piaci Jungkookie.» sussurrò avvicinandosi a lui e il ragazzo arrossì un poco, ma non si spostò da dove fosse in quel momento, forse perché desiderava maledettamente tanto che Jimin lo baciasse: lo aveva desiderato il giorno del loro primo appuntamento, lo aveva desiderato il giorno dopo e lo aveva fatto anche in cucina qualche minuto prima.
«Come fai a dire che ti piaccio se non mi conosci?» mormorò assorto a contemplare le labbra rosee e piene di Jimin, mentre una parte di lui gli urlava che potesse dire la stessa cosa di se stesso, dato che gli piaceva quel ragazzo dai capelli arancioni senza conoscerlo veramente.
«Da quel poco che ho conosciuto mi piaci e poi abbiamo un sacco di tempo per conoscerci meglio, no?».
Frasi sussurrate quasi sulle labbra dell'altro, brividi lungo la schiena e guance arrossate: se Yoongi o Tae fossero entrati in quel momento si sarebbero sentiti decisamente a disagio, perché l'atmosfera era diventata di colpo intima, in un senso molto diverso rispetto a quello che era successo in cucina: prima era provocazione, malizia ... ora era più una bolla serena, piena di un'attrazione dolce come lo zucchero filato.
«I-Io non so come funzionano queste cose.» ammise il minore, che non aveva mai avuto un grande successo in fatto di relazioni, dato che finivano sempre tutte nel peggiore dei modi e Jimin sorrise lievemente.
«Non che io ne sappia molto di più.» mormorò cercando di farlo sorridere, cosa che riuscì a fare, dato che Jungkook si aprì in quel suo tipico sorriso da coniglietto, che Jimin adorava in particolar modo.
«Posso baciarti?» sussurrò nuovamente il maggiore facendo mancare un battito a Jungkook, che con le guance in fiamme annuì: non aspettava altro da quando aveva messo piede in casa sua, se proprio avesse dovuto essere sincero.
Jimin sorrise e colmò la distanza posando le sue labbra su quelle del minore, che le dischiuse quasi subito permettendo al ragazzo di mordicchiare il suo labbro inferiore prima di intensificare il bacio: fino a quel momento si erano scambiati solo lievi sfioramenti, ma questo era decisamente un bacio degno di quel nome.
Il modo in cui Jimin si muoveva sicuro sulle sue labbra, il modo in cui la sua lingua si faceva spazio nella bocca del più piccolo e il modo in cui quest'ultimo cercava di non ansimare per qualcosa di tanto semplice come un bacio, rendeva tutto così dannatamente diverso dalle ultime volte e Jungkook temeva che non sarebbe più riuscito a disintossicarsi da Jimin, non dopo quel bacio almeno.
Ben presto il moro si ritrovò a infilare le mani fra le ciocche arancioni del maggiore e stringersi leggermente a lui, mentre una piccola parte della sua mente registrava quanto fossero morbidi i suoi capelli; Jimin prontamente strinse la sua vita e lo avvicinò a sé, godendosi il calore che i suoi fianchi emanavano anche da sotto lo strato di vestiti.
Nel mentre continuavano a baciarsi Jimin socchiuse gli occhi per osserva il minore, certo di ritrovarsi di fronte uno spettacolo sublime e così fu: Jungkook aveva gli occhi chiusi e il volto rosso sia dall'imbarazzo sia dallo sforzo fisico in atto; con un sorriso il maggiore mordicchiò nuovamente il suo labbro inferiore e Jungkook mugolò sulle sue labbra, per poi scostarsi per riprendere fiato e aprire gli occhi incrociandoli con i suoi: erano così dannatamente lucidi.
Rimasero a fissarsi per un tempo che parve infinito, entrambi avevano il respiro pesante, ma si sorrisero complici.
Non sapevano cosa volesse dire tutto quello, nessuno aveva parlato di una possibile relazione, ma l'idea di potersi conoscere meglio rallegrava parecchio Jungkook, che non voleva essere usato per il divertimento di Jimin.JeonJungkookie
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JeonJungkookie Penso che il mio nuovo colore preferito sia l'arancione.
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ParkChimmie Potevi mezionarmi, Bunny 😉 comunque ne sono felice 🧡
YugyYugyGo Cosa mi sono perso!? O.O
HaeminKim Quindi sei tu il coniglietto di Jimin Oppa 😍
TaeAlienKim La mia SHIP sta diventando reale 🧡