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Dire che Jungkook non fosse rimasto letteralmente spiazzato da quella scena, era un eufemismo: quando i suoi occhi si erano posati sulla coppia, intenta a baciarsi, qualcosa dentro di lui ribollí, facendogli salire il sangue al cervello.
Vedere le labbra di quello sconosciuto su quelle di Kim, gli faceva un certo effetto, e non era esattamente piacevole. Per qualche motivo, che non sapeva spiegare, Jungkook venne investito da una forte gelosia, anche se non ne aveva il minimo diritto: il generale stesso aveva chiarito sin dall'inizio che il loro rapporto sarebbe stato senza alcun sentimento, eppure quella vista gli aveva fatto così male.

Gli si strinse il cuore quando vide che Taehyung stava ricambiando quel bacio, con una mano posata sulla gemella dello sconosciuto e con l'altra sul suo ventre, dove c'era la loro creatura. In un certo senso gli fece anche terribilmente rabbia, perché lui non poteva avere nessun tipo di pretesa su Kim.

Quando i due notarono la presenza della recluta, si staccarono con uno schiocco sonoro, il generale rosso in viso, chiaro segnale che il biondo fosse un alpha. Proprio come Jungkook. A quanto pareva, il generale aveva messo da parte il fatto che fossero destinati, e aveva comunque deciso di trovare conforto in un altro.

Jungkook sarebbe stato un bugiardo se avesse detto che lui, a Kim, non ci teneva neanche un poco. Certo era un bastardo, a volte un po' troppo senza cuore, ma il corvino sapeva benissimo che quella era solo la maschera da alpha che indossava verso la gente. Il corvino sapeva che, sotto quello strato di cera, si nascondeva un'altra persona, fragile e dolce.
«Mi scusi per l'interruzione.» fece il saluto militare Kook «Volevo informarla che ho terminato le commissioni che mi ha assegnato.»
Kim annuí, mugolando in approvazione, prima di replicare con tono piatto «Puoi andare, Jeon.»

Il corvino si inchinò, e fece per uscire ma si bloccò quando un pensiero gli ritornò alla mente «Se non è troppo disturbo, gradirei parlarle in privato, signor Kim.» disse lanciando una occhiata poco piacevole verso Jimin, gesto che non passò inosservato al biondo dal carattere fin troppo impulsivo.
«Non abbiamo nulla da dirci, Jeon.» esalò freddo, mettendo le braccia conserte, il generale.
Quella risposta lo lasciò completamente spiazzato, tanto che i suoi occhi scuri si spostarono velocemente dal moro allo sconosciuto biondo ossigenato, che lo guardava con occhi pieni di odio e brucianti di gelosia.

«Speravo capisse che si tratta di qualcosa di abbastanza importante.» continuò Jungkook, nella speranza di fargli arrivare il messaggio forte e chiaro, magari facendo andar via quel tizio da quell'ufficio.

«Non hai sentito quello che ha detto?!» sbottò Jimin, facendosi avanti verso il ragazzo dai capelli neri «Ha detto che non avete nulla da dirvi, e sai cosa significa? Che adesso porti il tuo culo fuori di qua.» il biondo portò il suo indice contro il petto muscoloso di Jungkook, che adesso ardeva di rabbia come non mai.
«Ma chi ti dà il permes-» iniziò il corvino, venendo subito interrotto da Kim che andò a mettersi in mezzo ai due.

«Chim basta. Lascia stare.» spinse indietro il biondo con una mano, gentilmente, facendolo appoggiare alla cattedra.
Jungkook invece non poté che notare il soprannome che aveva dato al biondo, segno chiaro che il loro rapporto fosse su di un certo livello, e si sentí ancora peggio, affranto.
«Andrò via adesso, visto che non sono il benvenuto. Ma sappia che io ho qualcosa di importante da dirle. Ci vediamo stasera.» parlò rivolto verso Kim, incastrando i suoi occhi con quelli del generale, così belli e profondi.
«Buona giornata» concluse con tono ironico, di sfida verso il biondo, uscendo poi dall'ufficio, richiudendosi la porta alle spalle.

«Lo odio.» commentò stizzito Jimin, incrociando le braccia al petto, consapevole che, in fondo, non lo odiava certo solo per il suo carattere, ma per ragioni che andavano oltre il personale.

Killer Scent | Kooktae [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora