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Buon martedì a tutti ci sentiamo sabato mattina ♥️

Micol

Sono agli sgoccioli della mia gravidanza, dovrei stare a casa a riposo ma oggi c'era l'evento nazionale della fiera del libro e così mi sono preparata per andare alla conferenza stampa e a distribuire volantini. Thomas era furente, non smetto di lavorare mai, ma lui non capisce che stare a casa per me è come stare in una campana di vetro, gli ho assicurato che starò seduta e che poi starò a casa fino al momento del parto.
Arrivo al nostro stand e vedo tantissima gente che passa tra i banconi così mentre Maurizio distribuisce i volantini io sto seduta a raccogliere le firme e a rispondere alle domande anche se mi verrebbe voglia di fare di più, mi sento una morta così.
Ci spostiamo poi nella sala da pranzo e mangiamo a buffet, mangio leggero perché ultimamente soffro di bruciore di stomaco, mangio qualche ciliegia col gelato visto il caldo, perché la torta contiene un po' di rum e non voglio fare del male alla bambina.
Nel pomeriggio andiamo in auditorium per la conferenza, parlano diversi scrittori ed editori, ci sono un sacco di fotografi e persino la televisione, è un evento unico e speciale, pensare che fino all'anno scorso lo vedevo in televisione e ora lo sto vivendo in prima persona.
Sento qualche calcetto un po' doloroso, ma faccio qualche massaggio alla pancia anche se non passa
" tutto bene?" mi dice Mauri preoccupato
" si è che Julie scalcia e mi sta spaccando le costole"
" dai ti porto a casa okay? Hai già fatto per oggi" provo a resistere ma alla fine acconsento, stiamo andando verso il parcheggio quando una fitta mi fa piegare in due e mi sento lacerare. Sento le cosce bagnate.
" Micol respira. Adesso ti porto al pronto soccorso"
" perché?" dico mentre cerco di respirare, mi sono fatta la pipi addosso che senso ha andare in ospedale?
"hai rotto le acque tesoro. Sta per nascere la piccola Julie" I dolori iniziano ad essere più intensi, nel mentre che Mauri guida verso il pronto soccorso chiamo Thomas e gli dico cosa sta accadendo e di avvisare anche Isabel e i miei genitori di andare a prendere Ted all'asilo.
Appena arrivo vengo fatta sedere su una sedia rotelle, mi portano su un lettino e mi fanno un esame per vedere di quanto sono dilatata e anche un tracciato delle contrazioni, sono un bagno di sudore e faccio fatica a respirare
" amore sono qui" Thomas da il cambio a Mauri che va in sala d'aspetto
" ciao" sussurro facendo fatica
" dottore perché fa fatica a respirare? Ha un colorito pallido" dice il mio ragazzo preoccupato
" il bambino sta soffrendo. Ha rotto una costola alla sua ragazza dobbiamo fare un cesareo"
" e cosa aspetta? Il presidente degli stati uniti?" dice preoccupato
" si calmi stanno preparando la sala. Micol sapevamo che sarebbe potuto succedere no? Respiri lentamente" anmuisco e inspiro ed espiro senza togliere lo sguardo da Thomas

Thomas

Dopo venti minuti siamo in sala parto, hanno provato a farmi stare fuori ma so quanto bisogno avesse di me Micol così mi siedo accanto al suo volto dietro al telo, sono teso è il primo parto che vivo in prima persona.
Le stringo la mano e sento il rumore dei ferri al di là del telo, dopo un quarto d'ora sento un pianto fortissimo e così capisco che Julia è appena venuta al mondo, mi alzo istintivamente e vedo i dottori che liberano le vie aeree alla bambina e poco dopo lavvolgono in un telo e me la danno in braccio
"ciao princesa. Benvenuta" la faccio vedere a Micol che piange dalla gioia, riprendono Julia per portarla a fare i controlli e io la seguo mentre i medici sistemano Micol per riportarla in stanza.
Torno in sala d'attesa dove trovo Isabel, Adam, I bambini e i nostri genitori che appena mi vedono mi chiedono della piccola e poco più di mezz'ora vedo arrivare l'infermiera con una culletta e con dentro la mia piccolina che dorme serenamente, tutti le scattano le foto, vedo passare l'infermiera della sala parto così le chiedo di Micol, non Lho ancora vista
" adesso arriva il primario aspetti un momento" mi dice frettolosamente mentre corre con delle sacche di sangue. Ma di Micol e del dottore nessuna traccia.
" mi scusi signor... Thomas. Abbiamo portato sua moglie in terapia intensiva, l'intervento è appena finito"
"come terapia intensiva? Ha solo partorito mi scusi" dico perplesso
" sua moglie ha avuto una complicanza durante il parto. Sapeva dei rischi che poteva correre"
" io non ne sapevo nulla. Di che cosa sta parlando?" dico sempre più spaventato
" venga nel mio ufficio" così lo seguo e mi prende da uno schedario un modulo che Micol ha compilato quando io ero via per lavoro, scopro che lei dal quinto mese che sa di questa cosa, ma non ha detto nulla per non farmi preoccupare. Sapeva dei rischi che poteva correre, ma lei ha pensato al bene della bambina.
" e ora cosa accadrà?" chiedo mentre una lacrima scende dalla mia guancia
" lei è in terapia intensiva. Ma non è fuori pericolo. Abbiamo parlato anche di misure straordinarie..."
"la prego posso vederla? Posso stare con mia figlia?" annuisce e così torno dalle mie donne, sperando che a breve si svegli e che possiamo tornare a casa tutti e quattro felici.

Amore tra le pagineWhere stories live. Discover now