. Capitolo 14 .

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Pov Klaus
La stavo stringendo tra le mie braccia, era così indifesa e minuta, ma non ha mai smesso di lottare contro a quei due vampiri, più stavo con lei e più la mettevo in pericolo, pensavo che Marcus fosse facile da trovare e uccidere e invece mi sbagliavo, per la prima volta, nei miei lunghi mille anni, non so che cosa fare. Arrivati a casa fui assalito da Elijah: << Come sta? É ferita? L'hai ucciso non é vero? >>
<< Elijah, Victoria sta bene e non é ferita... Purtroppo non sono riuscito a trovarlo, é molto furbo e l'abbiamo sottovalutato. Porto Victoria a letto >>; arrivai in camera e l'adagiai, il più delicatamente possibile sul letto, non volevo lasciarla  da sola, mi sdraiati di fianco a lei e le presi la mano, per paura che potesse scappare via da me e da ciò che aveva visto nel bosco, ma l'unica cosa che non mi accorsi, era che i miei occhi si stavano pian piano chiudendo.
Mi svegliai tutto ad un tratto, Victoria stava urlando, mi voltai verso di lei e mi accorsi che stava avendo un incubo, cercai di svegliarla e fortunatamente ci riuscii: << Era solo un incubo Victoria, stai tranquilla ci sono io qua con te >> l'avvicinai a me e la strinsi più forte che potevo: << Nik...ti prego... Fammi dimenticare quegli attimi... Non posso vivere così >> le baciai la fronte, se voleva dimenticare le avrei fatto dimenticare tutto anche di me e della mia famiglia: << D'accordo se é questo che vuoi ti farò dimenticare di tutto >>
<< Fino a dove mi vuoi far dimenticare? >>

Pov Victoria
<< Fino a dove mi vuoi far dimenticare? >> gli domandai preoccupata: << Da quando hai conosciuto Elijah fino a oggi >> mi alzai dal letto furiosa: << No Nik, non puoi farmi questo, io ti ho chiesto di farmi dimenticare solo quella giornata e non i mesi trascorsi insieme >>
<< Lo so, ma mi rendo conto, che più ti sto accanto e più ti sarai in pericolo... Vorrei solo aver passato più tempo con te mia dolce Victoria >> si alzò dal letto e si mise di fronte a me: << Ti amo e ti amerò per sempre, peccato che tu debba scordare questa confessione, perché sei l'unica a cui l'abbia detto... Addio Victoria >> lo guardai dritto negli occhi e una lacrima stava scendendo, andando a rigare le mie guance

Klaus aveva preso il controllo della soggiogazione: << Voglio che ti dimentichi di me e di tutta la mia famiglia, che ti scorsi di Marcus e le cose che sono successe in questi mesi passati insieme

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Klaus aveva preso il controllo della soggiogazione: << Voglio che ti dimentichi di me e di tutta la mia famiglia, che ti scorsi di Marcus e le cose che sono successe in questi mesi passati insieme... Ora voglio che torni a letto e dormi fino a domani mattina, notte Victoria >> senza guardare lo sconosciuto tornai a letto e mi addormentai subito.
La mattina mi svegliai di buon umore, scesi le scale e trovai mia madre e Alaric intenti a far colazione: << Buongiorno a tutti >> mi sedetti al mio posto e iniziai a far colazione: << Ti vedo bene Victoria, é successo qualcosa? >> mi domandó mia madre un po' strana: << Mmmh direi di no, però mi sento più sollevata, prima era come se avevo un macigno dentro di me che mi opprimeva >> Alaric inizió subito a tossire: << Rick va tutto bene? >>
<< Sí Vic, qualcosa mi é andato di traverso >> ma mentre addentai la brioche, qualcuno suonó il clacson: << Questa é Elena, io vado a scuola, ci vediamo più tardi >> presi la borsa e uscii di casa tutta contenta, finché non vidi chi era il mio accompagnatore: << Damon? Che ci fai tu qui? >>
<< Elena mi ha incaricato di farti da taxi, dai su monta, non ho tutto il giorno >> salii in macchina e indossai la cintura: << Qualcuno stamattina si é alzato con il piede sbagliato >>
<< A quanto vedo tu sei molto contenta...  É successo qualcosa? >> mi fissó e poi tornó a guardare la strada

<< No, ma non posso essere contenta? >><< Chissà cosa ti avrà detto quell'ibrido >> sussurró talmente piano che feci fatica a udire quella frase; arrivammo a scuola: << Eccoci qua >> posai la mano sulla maniglia, ma mi bloccai: << Damon? Non ho vo...

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<< No, ma non posso essere contenta? >>
<< Chissà cosa ti avrà detto quell'ibrido >> sussurró talmente piano che feci fatica a udire quella frase; arrivammo a scuola: << Eccoci qua >> posai la mano sulla maniglia, ma mi bloccai: << Damon? Non ho voglia di andare a scuola... Perché non ci andiamo a divertire, sai come i vecchi tempi >> mi sorrise e mise in prima: << Perché no... Dai rimettiti la cinta e stai giù, così nessuno ti vede >> mi misi giù e Damon riprese a guidare, verso? Non so dove.
<< Eccoci qua bimba >> smontai dalla macchina e davanti a me c'era un hotel messo male: << E questa  é la tua idea di divertirsi? >> gli domandai con un sopracciglio alzato: << Prendi una camera, io arrivo tra poco >> mi ordinó Damon, così mi avviai al l'accettazione e chiesi una camera con letti separati, per fortuna c'era.
Entrai in camera seguita da Damon: << Io vado a farmi una doccia e guai a te se entri >> gli dissi puntandogli il dito contro: << Stai tranquilla >>;  entrai in bagno e mi spogliai e m'immersi nella vasca da bagno, mentre mi lavavo, notai qualcosa, la cicatrice che avevo sul fianco destro era sparita
<< Ma com' possibile?! >>
<< Hai bevuto sangue di vampiro? >> alzai lo sgaurdo e sulla soglia c'era Damon, gli tirai una scarpa: << Non ti avevo detto di stare fuori? >>
<< Già, ma non volevi più uscire dal bagno che mi sono preoccupato... Comunque hai bevuto sangue di vampiro? >>
<< No Damon, non l'ho bevuto, sono sicurissima >> si avvicinò a me: << Se é scomparsa mi sa di sì >>
<< D-Damon? C-che cosa mi sta succedendo? >> si tolse la maglietta ed entró dentro alla vasca: << Non ti sta succedendo niente Victoria >>
<< E allora perché non riesco a ricordare se ho bevuto oppure no del sangue di vampiro? Non vorr dire che sono stata sogg... >> in quell'istante le labbra di Damon si posarono sulle mie, non stavo capendo più niente, l'unica cosa che sapevo era che pian piano quel bacio si stava facendo sempre più passionale

 >> in quell'istante le labbra di Damon si posarono sulle mie, non stavo capendo più niente, l'unica cosa che sapevo era che pian piano quel bacio si stava facendo sempre più passionale

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finché non decisi di staccarmi da lui: << D-Damon? Q-questo n-non va bene... T-tu ami Elena >> avevo il fiatone: << Pensavo che fosse amore, ma quando sto con te, so di poter essere me stesso Vic, senza che tu mi giudichi >> si stava per avvicinare di nuovo per baciami, ma posai una sua mano sul suo petto: << Damon aspetta... I-io N-non provo niente per te... Sento di provare qualcosa per qualcuno, ma non sei tu... Mi dispiace >>
<< Capisco...non ti preoccupare >>
<< Mi dispiace Damon >> mi alzai e indossai un accappatoio e uscii dal bagno, ma ora la mia domanda era questa "Chi era il ragazzo di cui mi sono innamorata e non mi ricordo il volto e il nome?"

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