"Fatal Frame"

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13.08.2019

"Fatal Frame" di toniagaeta8962  è una storia che ho iniziato a leggere perché mi è stato richiesto dall'autrice.

-> la recensione si occupa delle prime 5 parti di narrazione effettiva, pertanto si avvisa i lettori di possibili spoiler.

Riassunto:

A due anni dalla scomparsa misteriosa di Samantha, e dall'archiviazione del suo caso, Nathan decide di riaprire le indagini. Sa che è viva, e sa di poterla trovare.

Recensione:

Il testo appare molto confuso, e a volte di difficile comprensione: c'è un'incoerenza di eventi sparsa lungo tutto il racconto (prima Lucas la sta chiamando, poi sta baciando un'altra; prima sta piangendo disperata, poi sbadiglia annoiata; prima è imbavagliata, poi parla; la casa è di cento metri quadri, ma gli spazi descritti sono troppi e troppo grandi perché possano davvero esistere in una metratura simile; prima appoggia gli scatoloni sul mobile, poi per terra, poi li ha in mano; ...); le descrizioni sono elementari e tutto, dalla descrizione degli spazi agli eventi che accadono, è in forma di lista della spesa. Per quanto riguarda la forma stretta, ci sono errori nella scelta degli articoli o delle preposizioni di articolo; gli avverbi di tempo sono usati male in relazione a ciò che accade; la punteggiatura è usata molto male; i tempi verbali non sono affatto congruenti tra loro lungo la narrazione; vari errori di battitura (tra i quali voglio considerare l'accento errato per la terza persona del verbo essere). Ci sono poi inesattezze, quali il fatto che Nathan "trova lavoro nella polizia come investigatore". Per essere investigatore bisogna prima aver fatto l'accademia e diversi anni di servizio nel corpo di polizia "di base". Non ci si laurea e poi si "trova lavoro come investigatore in polizia". Anche la descrizione della città potrebbe essere più accurata. Se si sceglie un luogo esistente, e soprattutto conosciuto (dato che Portland è la capitale dell'Oregon), è bene attenersi a una descrizione più che veriteria, o evitarla del tutto. L'espressione "con modi garbati", legata poi alla consumazione di una tisana o un pasto, non trova scopo: quello che mi posso immaginare è che stia seduto con la schiena dritta e il mignolino alzato mentre sorseggia lentamente la bevanda. Bisogna scegliere accuratamente le espressioni e i fatti che si vogliono citare; le prime per una questione di lingua, i secondi per una questione di veridicità. I personaggi non hanno alcun tipo di personalità, di conseguenza non sembra possano avere alcun tipo di evoluzione con l'avanzamento della storia. La trama è chiara, il lettore sa che si tratta di un poliziesco. Se così non fosse, se questa dovesse essere una storia d'amore, allora c'è un errore di fondo. La copertina è fatta bene.


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