Capitolo 5

7 2 0
                                    

«Hai fame?» gli domando appena sento il mio stomaco brontolare.

Ormai sono quasi le quattro ed io incomincio ad immaginarmi del cibo che mi parla. Ad esempio James in questo momento mi sembra un Hot Dog.

Si gira verso di me con un sorrisetto.

«Dipende, se hai intenzione di cucinare tu allora no.»

Davvero divertente.
Davvero molto divertente.

«A differenza delle tue aspettative sono davvero una brava cuoca e so cucinare benissimo la pasta.» mi dirigo in cucina senza aspettare una sua risposta, ma sento immediatamente i suoi passi seguirmi.

«E chi te l'ha insegnato?»

Si siede sullo sgabello davanti a me e mi guarda in attesa di una risposta.

«Mia madre e mio padre hanno vissuto per molto in Italia quindi...»

Incomincio a cucinare gli spaghetti con il pomodoro quando il suo telefono squilla.

Si alza e va nel salotto, probabilmente per non far ascoltare me.

Ma sono troppo curiosa per rispettare la sua privacy. Se fosse la stessa persona con cui parlava al telefono a scuola?

Cerco di origliare ma le parole sono confuse e lui non fa altro che dire parolacce.

«Cazzo ma con chi credi di parlare? Puoi anche dire a quel figlio di puttana che so cosa fare.»

Sembra arrabbiato.

«Non me frega un cazzo! Non mi importa chi è, non deve dubitare di me.»

Cerco di ascoltare ancora un po' per capire, ma sento l'acqua della pentola fuoruscire e così corro in cucina e metto la pasta nei piatti.

James ritorna in cucina e il suo umore è totalmente cambiato. Stranamente prima voleva scherzare e mi trattava abbastanza bene, ora non mi guarda nemmeno e la sua espressione dice tutto.

«È pronto, vuoi del parmigiano?»

Fa cenno di no, poi si siede e guarda il piatto.

«Pensavo peggio, molto peggio...» sussurra e finalmente alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano.

Gli sorrido cercando di alleggerire la situazionale, si sente la tensione nell'aria.

Incominciamo entrambi a mangiare in silenzio, ma io non riesco a chiudere la bocca e gli faccio una domanda che sarebbe meglio non fare.

«James... non voglio essere invadente, ma...» sto per chiederglielo, ma lui mi interrompe.

«Allora non esserlo.»

Ma che maleducato! Volevo solo fare una domanda.

«Chi era al telefono?» gliela faccio lo stesso.

Nel suo sguardo qualcosa cambia, si alza immediatamente ed io quasi mi spavento.

«Beatrice hai origliato di nuovo cazzo! Ma non sai farti un po' gli affari tuoi?»

Si passa le mani tra i capelli e poi esce dalla cucina. Rifletto su cosa è meglio fare: me ne sto seduta e mangio anche la sua pasta o lo seguo?

Esco dalla cucina e lo raggiungo mentre lui prende il suo giubbetto e si avvicina alla porta.

«James!» si ferma e si gira verso di me.

Non so cosa dire, in un certo senso ha ragione. Inoltre i suoi occhi penetranti non aiutano affatto.

From light to dark Where stories live. Discover now