Capitolo 17

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Chanel's Pov

Mi alzai dolorante dal mio letto, a causa della posizione che avevo tenuto durante la notte.

Decisi di cambiarmi i vestiti, che erano quelli di ieri, ma non prima di essermi fatta una doccia.

Dopo tutto questo guardai l'orologio, che segnava le 7:15.

Presi il mio telefono e iniziai a scendere le scale, ma mi bloccai quando vidi una notifica da parte del mio rifornitore.

"Ci scusi, ma il suo ordine arriverà tra minimo 15 giorni " recitava il messaggio.

Ma stiamo scherzando?

"Voi potete ritardare, ma il tempo non lo farà, ho bisogno del mio ordine" messaggiai velocemente a mia volta.

Non passarono numerosi minuti, che dopo essermi seduta sul divano, mi arrivò un'ulteriore notifica da parte dell'azienda.

"Le nostre più sentite scuse, ma c'è davvero una bassa probabilità sull'arrivo dell'ordine in anticipo" informava il messaggio.

Non riuscivo a capire perché ci volesse così tanto, solitamente consegnavano in un una settimana.

Digitai velocemente il numero del servizio clienti, per poi schiarirmi la voce quando iniziò a squillare.

"Buon giorno, come posso aiutarla?" Domandò l'assistente,
"Desideri sapere perché il mio ordine è in ritardo" risposi.

"Certamente, mi può dire il suo nome?" Chiese la segretaria, "Chanel Maria Stark" Dissi.

"Ah...o-okay un attimo...ehm qui non c'è scritto come mai il suo ordine è in ritardo, però le posso dare la conferma che entro 15 giorni dovrebbe arrivare..." informò, "Senta...io ho bisogno di quei pezzi..." ribadì quasi sbuffando.

"Mi scusi davvero...vuole che chiamo il mio superiore?" Domandò lei, "Se è l'unico modo per sapere...Si lo chiami" profilai.

Dopo un paio di minuti in attesa, sentì una voce dire: "Buongiorno sono il responsabile...Ho saputo che il suo ordine è in ritardo e lei vuole sapere il perché...è coretto?" Chiese.

"Si è corretto" mi affrettai a dire, "Vorrei che però l'informazione rimanesse segreta..." avviso lui.
"E lo sarà...però adesso insomma" risposi cercando di accelerare le cose.

Quanto poteva essere grave?

"In pratica il nostro camion di trasporto è stato rapinato, senza che noi ce ne accorgessimo, ma adesso stiamo cercando di indagare, ci scusi per il disagio" confidò l'uomo.

Erano stati rapinati?
Ma come poteva essere possibile...non si parlava di un camion da due soldi...anzi tutto il contrario.

"Oh mi scusi per l'arroganza, mi dispiace per l'accaduto, spero che nessuno sia rimasto leso..." dissi, "Tutte le persone sono rimaste illese, più o meno, come ho detto prima durante l'atto non era stato rilevato niente. Grazie per la comprensione" ribadì lui.

"Arrivederci, grazie ancora" salutai io.

Ero ancora basita, non riuscivo a capire come fosse possibile, i criminali che ci sono qui non hanno certo in mano tecnologie avanzate per permettersi di fare ciò.

Intanto il mio progetto avrebbe dovuto attendere, forse era un segno del destino?
Nahhh ma chi ci crede al destino.

Lo stesso però, ora avrei avuto più tempo per riflettere.

Kid in love || Peter Parker #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora