Pornstar - VMIN

335 20 13
                                    

"Ok Jimin! Fine delle riprese. Ottimo lavoro" disse il registra.

Una ragazza si apprestò a raggiungere Jimin, mentre si ripuliva, con un asciugamano.

"Grande lavoro Jimin. Anche oggi sarai primo in classifica" disse sorridendogli, sperando che forse, potesse offrire anche lei qualche prestazione, ma gratis.

Jimin era un porno star.

Uno dei migliori, come diceva il suo registra, nel suo campo. Infatti, non era solo un porno star, ma era anche bisessuale e questo non faceva che aumentare la possibilità di clientela.

Era il primo in classifica nei siti porno da almeno un mese e le chiamate di industrie del porno, non smettevano di chiamarlo di qua e di là per offrirgli lavoro.

Quello che tutti amavano di Jimin, era che non solo scopava bene a detta dei clienti, ma ci metteva passione per ogni singolo movimento e perversione che attuava.

Jimin si sedette sulla sedia, assaggiando la sua bevanda energetica. 

"Hai pensato per la proposta che ti ho fatto Chim?" chiese il registra, dopo essersi alzato dalla sua postazione e averlo raggiunto.

"Si Namjoon, credo che accetterò. Almeno così le altre compagnie non mi staranno col fiato sul collo per questo mese" disse sorridendogli dolcemente.

Si, perchè Jimin era anche questo: dolce, gentile, educato e disponibile. Non solo sessualmente.

Però, proprio come un super eroe, Jimin aveva un'altra vita, che voleva tenere segreta quanto più gli fosse permesso.

E la sua vita, consisteva in un ragazzo. 

"Bene dai, allora... Vado a vestirmi. Ci vediamo tra qualche giorno allora?" disse alzandosi e guardando il registra, ormai amico, che annuì.

"Si, stavolta proveremo qualcosa di nuovo, come ti avevo detto"

"Bondage?"

"Bondage"

"Meh... Spero solo...Di essere all'altezza. Sai come sono fatto" disse Jimin, che effettivamente, aveva modi più gentili di fare.

"Si e per questo piacerà. Dolcezza e dolore" disse Namjoon mentre Jimin era filato dietro a un separè per cambiarsi.

"Mh... Vedremo. Tanto, non costa nulla provare" disse ed uscì abbottonandosi ancora la camicia.

Namjoon gli diede una pacca sulla spalla.

"Dai vai e riposa. Ci si sente"

Annuì e prima di andare, salutò tutto lo staff.

Poi, un po' stravolto, uscì dalla struttura indossando occhiali scuri. Andò alla sua macchina di lusso e corse veloce fino a casa, dove lo aspettava l'amore della sua vita.

"Amore sono a casa" disse una volta dentro la bellissima abitazione, chiudendo la porta alle spalle. 

"Jimin! Che bello, oggi ti hanno lasciato prima dal lavoro! Così possiamo pranzare insieme" disse sorridente il suo compagno.

"Si Taetae, ho finito prima e non avevano altro da darmi" disse e si avvicinò a dargli un bacio.

"Stiamo insieme da così tanti anni eppure non mi hai ancora detto di che lavoro si tratta..." disse, un po' offeso Taehyung, che effettivamente era curioso. 

Ma Jimin, come teneva segreta la sua vita privata, così faceva per la sua professione.

Amava fare il suo mestiere, ma sapeva bene che quel mondo avrebbe comportato cose buone, quanto cattive, siccome le aveva già sperimentate.

Raccolta Oneshot [In revisione...]Where stories live. Discover now