Capitolo 11

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Pensavo che dopo essermi allontanato da Jimin avrei risolto i miei problemi, lo avrei dimenticato facendo scomparire anche quei sentimenti che tanto mi tormentano e le cose sarebbero ritornate alla normalità, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Ormai qualcosa dentro di me è cambiato. Qualcosa sta mutando e io non voglio.
Il mio comportamento verso gli altri, il mio modo di pensare e di fare, sono sempre tra le nuvole e inizio ad avere dubbi su molte cose.
L'unica cosa che mi distrae da questi pensieri è fare qualcosa e occupare la mente con altro e infatti da un lato sono felice che mi abbiano affidato questa missione.

Mi sistemo meglio la mascherina, mi tiro su il cappuccio della felpa e metto le mani nelle tasche per poi dirigermi da Namjoon per farmi spiegare gli ultimi dettagli, e poi uscire.

Non mi ha poi detto niente che non sapevo già, mi ha solo dato una scaletta dei posti frequentati, la posizione e l'orario del politico.

Appena metto piede fuori respiro l'aria fresca che da tanto non sentivo, se non quando andavo sul tetto, con il vento che soffia leggero facendomi venire brividi che percorrono tutto il mio corpo per il freddo. Mi guardo intorno quasi come se in quelle settimane fosse cambiato qualsiasi cosa e io fossi rimasto bloccato nel tempo mentre il mondo andava avanti.

Inizio a camminare verso il  bar, a testa bassa, dove sicuramente ci sarà l'uomo che cerco.  
Nonostante il tempo che non è dei migliori e il freddo che gela il sangue, molte persone girano per strada spensierate e felici ridendo, ma io come sempre  mi concentro sulla città che mi incanta sempre con le sue meravigliose luci ed il suo paesaggio.

Non essendo molto lontano arrivo subito e come previsto dalla vetrata lo noto immediatamente anche grazie alle immagini fornite da Namjoon, mentre beve, ride e si diverte con alcuni suoi amici e indossa ancora i vestiti eleganti da lavoro.

Lo inizio a studiare attentamente nei mimini dettagli per conoscerlo il meglio possibile, ogni suo movimento, gesto, cerco anche di decifrare ciò che dice leggendo le labbra.
E da questo posso subito affermare che è ben curato, i suoi movimenti sono duri e sicuri da uomo che dà ordini e i suoi occhi sono stanchi dovute al tanto lavoro con occhiaie che sono ben nascoste.

Resto a guardarlo e a studiarlo per almeno una mezz'ora finchè alla fine saluta i suoi amici per poi uscire. Si ferma all'entrata per aggiustarsi meglio la giacca prima di camminare verso la mia direzione. Io subito mi giro di schiena per vederlo passare dietro di me dal riflesso della vetrina senza essere notato.
Inizio così a seguirlo mantenendo una certa distanza per non farmi scoprire e tenendo lo sguardo fisso su di lui per non perderlo. 

Sta ormai diventando sera, il cielo si sta colorando di arancione con sfumature rosa e viola creando un meraviglioso spettacolo da osservare e godersi, mentre la temperatura diminuisce sempre di più.

Pensavo che proprio per questo sarebbe tornato a casa, ma a quanto pare non è così. Si sta dirigendo verso uno dei quartiere più poveri e malandati della città, cosa al quanto strana essendo che lui vive in uno dei quartieri più ricchi; e proprio per questo inizio ad incuriosirmi notevolmente.
Le cose iniziano a intrigarsi e a farsi più divertenti.

Mentre continuo a seguirlo tenendo sempre una certa distanza passo davanti ad una vetrata di un piccolo bar che conosco molto bene e che non volevo più vedere.

È dove ho lasciato solo Jimin dopo aver scoperto chi era.

E ovviamente essendo il karma dalla mia parte come se lo avessi chiamato vedo dalla vetrina quei capelli da cui sono ossessionato.
Non è solo però è accompagnato da un altro ragazzo un po' più alto di lui con i capelli rossi.
Sta ridendo spensierato, sembra felice con quel sorriso che pensavo di non rivedere più se non nella mia testa. Sono felice che sia tornato alla sua solita vita non avendomi più tra i piedi godendosi così ogni istante della sua vita. Scommetto anche che mi ha dimenticato.

Ma non so perchè  provo una strana sensazione a vederlo con quell'altro ragazzo, come se qualcosa dentro di me ardesse forte e mi sento tormentato da questo unico pensiero di voler dare un pugno a quel tipo che sta con lui. 

Non mi rendo conto di essere rimasto fermo a guardarli per qualche secondo, e questo è un grave errore perchè Jimin mi nota facendomi così andare in crisi. Infatti senza pensarci due volte inizio subito a riprendere a camminare velocizzando il passo per seminarlo.
Sento in lontananza che mi chiama con affanno visto che starà correndo per raggiungermi.

Ma io non mi devo girare, non posso, sto cercando in tutti i modi la forza di non girarmi per guardarlo perchè ormai so cosa succede quando accade.

Ad un certo punto non lo sento più, quindi penso finalmente di averlo seminato ma poi una mano mi blocca il braccio facendomi irrigidire subito.
Mi giro e lo vedo lì  che mi guarda mentre respira affannosamente e cerca di parlarmi.

《Hey...Jungkook... È da un pò che non ci vediamo... dove eri finito? Ti ho fatto o detto qualcosa di sbagliato? Perchè sei scappato l'altra volta?》

Il mio cuore perde un battito alla vista del suo sguardo preoccupato e triste, se solo sapesse la verità. Cosa realmente è successo e chi sono veramente io, non mi correrebbe dietro in modo così amichevole.

Ma adesso devo trovare un modo per allontanarlo da me, devo continuare la missione e se resto qui perderò di vista il politico.

Così levo la sua mano, che era rimasta sul mio braccio, in modo brusco mentre mi escono dalla bocca, senza che io possa controllarle, parole acide e cattive.
《Ma mi vuoi lasciare in pace! Cosa vuoi ancora da me》urlo.

《Io... ero preoccupato per te, è... quello che fanno gli amici》risponde con voce tremante.

《Ma noi non siamo amici. Non lo siamo stati e non lo saremo mai》dico di colpo pentendomi subito delle parole dette.

《Ma Jung...》dice con un filo di voce mentre i suoi occhi iniziano ad essere lucenti pronti a far uscire le lacrime.

《Ora lasciami in pace, non ho bisogno della tua stupida amicizia, sei solo un ragazzino ingenuo. Pensavi davvero che sarei mai stato amico di uno come te. Ti ho solo salvato la vita niente di più. Quindi non farti strane idee e dimenticami》concludo cercando di mantenere un atteggiamento da duro senza mai guardarlo negli occhi.

Mi giro di scatto per iniziare a camminare il più veloce possibile senza mai girarmi e con le mani chiuse a pugno mentre le stringo così forte da farmi male. Ma questo dolore non è niente in confronto a quello che ho appena fatto: ho ferito Jimin, l'ho fatto piangere e questo sì che fa male.

Cerco di ripetermi nella testa che ho fatto la cosa giusta e che adesso non avrò più problemi con lui ma continuo a sentirmi uno schifo.

Continuando a camminare  riesco a ritrovare finalmente  il politico che si dirige verso un vicolo buio.
Cerco di riprendermi e di ricompormi cercando di togliermi dalla testa quello che è appena successo.

Devo concentrarmi. E se penso a Jimin non ci riesco.

Arrivo al vicolo e mi nascondo dietro un bidone dell'immondizia.
Vedo il politico di schiena che parla con tre uomini, con una statura alta e muscolosa, tutti vestiti di nero e con la mascherina che gli copre il volto tranne a quello centrale che ipotizzo essere subito il capo e colui che sta parlando. 

Non riesco a sentire cosa dicono perchè sono troppo lontano così decido di concentrarmi sugli uomini.
Non so perchè ma ho la sensazione di averli già visti da qualche parte, ma non so dove. Cerco di ricordarmi, ma invano.

Nel frattempo il ministro e l'uomo stanno ancora parlando, ma ad un certo  punto succede tutto così in fretta, il politico viene preso per il colletto del giubbotto mentre gli viene detto qualcosa, forse lo sta minacciando.
Poi viene lasciato bruscamente per poi girarsi velocemente per andarsene passando vicino a me senza notarmi  e lo vedo poi sparire.

Rimango ancora per qualche minuto nascosto a guardare i tre uomini in nero cercando di studiarli ancora o di capire dove li abbia visti, con ovviamente poco successo.
Alla fine decido di andarmene con sempre più domande e dubbi che mi frullano in testa.

kíll բօɾ lօѵҽDove le storie prendono vita. Scoprilo ora