39.

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Suono il campanello a casa di Simone. La riunione è finita dopo Kurt è voluto andare a casa, mentre io sono passata da lui. Vedo che mi apre in accappatoio con i capelli bagnati.
“ già la seconda volta che apri in condizioni poco consone. Che vogliamo fare?” mi tira per un braccio e mi bacia chiudendo la porta con un piede.
“ sapevo che eri tu”
“ e se era qualcun altro ?” sposta i capelli dal mio viso e sorrido.
“ non aspettavo nessuno se non te. E poi Marco ha le chiavi ”
“ poteva essere chiunque. Non si apre così. ”
“ vengo vestito con il burka la prossima volta.”
“ ottima idea così non ti vede nessuno” prende il mio viso e mi bacia con passione. La mia schiena ormai una sottiletta sul muro.
“ che bello averti tra le mie braccia” mi dice guardandomi negli occhi. Mi appoggio al suo petto per permettergli di stringermi un pochino. Il suo profumo entra nelle mie narici.
“ hai fame?” mi chiede mentre non ha nessuna intenzione di muoversi. Lo spingo verso il divano è mi metto sopra di lui. “ giochi sporco”
“ non è vero. Comunque non ho fame. In realtà vorrei qualcos'altro.” mi guarda malizioso. È completamente nudo sotto l'accappatoio basta poco per sentirlo sulla mia intimità.
“ neanche mi sono avvicinata che sei messo così amo”
“ amore guarda, basta solo a guardarti e...” lo blocco prima che possa dire altre cose imbarazzanti che non avrei retto. Sposto la bocca sul suo collo mentre le sue mani vagano sul mio maglione che leva. Sono fredde è mi fanno sussultare una volta che le appoggia sulla mia schiena. Mi rilasso poco dopo. Mi fa appoggiare poi sul divano tenendomi stretta. Riprende a baciarmi e giochiamo un po' tra di noi. Baci che vengono sostituiti dalla lingua. Simone traccia il contorno del mio capezzolo sinistro e poi lo acchiappa con i denti. Sento che se non si sbriga lo azzanno. Mi leva i pantaloni e scende giù a togliere anche il perizoma.
“ quanto sei bella!” afferma poi baciandomi. Mi prende il labbro inferiore e lo morde. Con una mano gioca con la mia Intimità facendomi impazzire seriamente. Respiro affannosamente e vedo che se la ride. Gli sgancio rapidamente l'accappatoio che cade ai piedi del tavolino. Porto la mano sul suo membro. Faccio un po' su e giù. Apre successivamente bene le mie gambe e in un colpo secco entra dentro di me.
“Ti amo” sorrido. Si avvicina per baciarmi mentre spinge. Lo baciò con passione. Esce dopo tre spinte lo guardo stranita. Mi prende in braccio e mi sposta sul tavolo.
“ stai più comoda mi sa” inizio a ridere. È impazzito realmente. Mi bacia la pancia e poi si piazza un po' la per divertirsi un po'. Stringo i pugni quando la sua lingua tocca il mio clitoride.
“Simo ti prego. Ti voglio ancora” non se lo fa ripetere due volte. Entra di nuovo e spinge sempre più velocemente.
Avevo bisogno di sentirlo realmente mio.
Raggiungiamo l'orgasmo e respiriamo insieme. Mi tira su per abbracciarmi e farmi riprendere il respiro regolare.

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