La conversazione

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Mentre sto tornando dai miei amici ripenso alla conversazione appena ascoltata tra il mister Trevis e il preside Reimon, pensarci mi rende ancora più confusa difatti non mi accorgo di essere arrivata dai miei amici.
Solo quando Axel inizia a scuotermi violentemente le spalle realizzo di essere arrivata a destinazione.

<<Oi Anna? Terra chiama Anna, sei tra noi fanciulla?>>
A risvegliarmi oltre ad Axel è il buffo modo di parlare di Mark, mi stava parlando come un austronata, e beh effettivamente mi trovavo proprio con la testa tra lo spazio, cosa che i miei amici avevano ovviamente notato.
Subito cerco di riprendermi dal mio stato di trance per non far vedere loro che qualcosa stava turbando la mia quiete interiore.
<<Scusate ragazzi>> inizio a dire guardando ognuno di loro negli occhi, resto poi pochi secondi in silenzio, giusto il tempo di calmarmi e continuo dicendo loro: <<Stavo pensando alla prima canzone da ascoltare durante il cammino verso casa>>

Si beh, non sono brava ad inventare stronzate...

Subito dopo aver completato il discorso mi gratto la nuca nervosamente.

Non dovevo ascoltare quella conversazione, non era un mio problama quello e inoltre non potevo far preoccupare tutti per una stronzata che avevo commesso io.
Quindi sarei stata zitta, non avevo la minima intenzione di parlare dell'accaduto di pochi minuti fa.
Però, perché il mister Trevis non ne ha parlato con gli altri?
Perché tenere nascosto questo nuovo giocatore da incontrare...
Che mistero...

Mi ero di nuovo imbambolata e questa volta a svegliarmi con un sonorissimo urlo nelle orecchie è Mark.
Subito dopo lo guardo con un'espressione mista tra incazzatura e dolore, mi aveva stonata quel portiere!
<<Mark stavi per caso cercando di farmi diventare sorda?!>>
Gli dico subito dopo alzando di poco la voce.
Si crea subito un silenzio tra tutti noi che viene subito riempito dai miei lamenti post-rottura dei timpani da parte del portiere.
<<Credo di aver veramente perso l'udito Mark!>>
Dico subito dopo aver terminato i miei flebili lamenti.
Ad intervenire questa volta è Silvia che posizionandosi davanti il mio corpo mi dice dolcemente: <<Anna, c'è per caso qualcosa che ti preoccupa o ti turba?
Ti stiamo parlando da dieci minuti e non ci hai degnato neanche di un semplice si o un ok...>>

Ed io che non volevo far notare loro la mia crescente preoccupazione, sono un fallimento per quanto riguarda mascherare i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni...

Prendo subito parola dopo aver ascoltato la mia cara amica e sorridendo dico loro: <<No tranquilli ragazzi, va tutto bene, sono solo molto pensierosa per quanto riguarda il viaggio>>
Mi fermo un secondo per riflettere e poi battendo le mani come una bambina entusiasta continuo dicendo: <<Sono super emozionata, non vedo l'ora!>>
E subito dopo aver finito di parlare batto il cinque al portiere che mi avava quasi privata di uno dei cinque sensi.

Subito tutti iniziano a parlare di quanto anche loro siano felici di partire, che belli che eravamo sei ragazzi pieni di vita che parlavano insieme del loro primo viaggio scolastico che si sarebbe svolto di lì a poco.

D'improvviso sentiamo la suoneria di un telefono, proprio questa fa terminare la nostra conversazione.
Ognuno di noi si guarda in faccia come per chiedersi di chi sia il telefono.
Ci fermiamo tutti in cerchio in silenzio fin quando Celia non prende parola: <<Mark è il tuo telefono>> e dopo aver finito la frase inizia a ridere.
Mark tutto imbarazzato prende subito il telefono e con quel suo solito visino confuso ci dice: <<Oh sisi, hai ragione Celia>>
A bloccare però il suo discorso è il sonorissimo tonfo del telefono che cade a terra.

Subito Jude si abbassa per prenderlo e proprio quando sta per darlo a Mark si toglie gli occhialini e ridendo dice: <<Il famosissimo portiere della Reimon che si fa sfuggire un telefono dalle mani.
Ah Mark, se solo fossi un po' più con la testa sulla terra e non nel pallone>>

Devo dire che Jude aveva totalmente ragione, Mark, quel ragazzo era unico in tutto, ed era per questo che lo ammiravo tanto.

<<Dai ragazzi sapete che io e il calcio siamo sposati, non fatemene una colpa>>
Risponde subito dopo Mark con uno di quei suoi splendidi sorrisi.
<<Dai Mark adesso leggi il messaggio, siamo tutti curiosi qui!>>
Gli dico subito dopo la sua affermazione stramba.
Lui subito fa un cenno di si con la testa e quando legge il nome del mittente un po' mi preoccupo.
<<È il mister Travis>> pronuncia subito Mark con molta calma.
Il mister, sembra quasi una tortura, lo trovo ovunque.

Poco dopo aver letto il messaggio Mark spegne il telefono e guardandoci con un sorriso a 360°, con tono allegro ci dice: <<Ragazzi il mister mi ha mandato un messaggio per dirvi di portare cose abbastanza pesanti per il viaggio, poiché essendo dicembre ci sarà molta neve sulle montagne e molti meno gradi di qui>>

Tutto qui quello che avava scritto il mister a Mark?

Non essendo sicura al cento per cento guardo Mark e con un filo di preoccupazione nella voce gli dico: <<Tutto qui quello che ti ha scritto il mister?>>
Dopo la mia domanda vedo l'espressione di Mark un po' confusa e subito dopo lo vedo annuire.
Non so, il ragazzo non mi convince, ma se non ha detto altro si vede che il contenuto più importante del messaggio è quello che ci ha spiegato.

Dopo aver letto il messaggio Mark posa il telefono e a passo svelto ci incamminiamo verso le nostre case.
Ci fermiamo tutti al solito incrocio, quello in cui tutti ci salutiamo per poi prendere strade differenti.
Ci salutiamo tutti e poi ognuno di noi prende la propria strada.
Resto ferma all'incrocio come sempre, vedo tutti sparir via dietro i grandi palazzi, Celia e Jude sono i primi a scomparire, tocca poi a Mark e a Silvia e solo quando sono sicura che non ci sia più traccia di loro mi giro verso Axel e con il mio solito sorriso lo incito a camminare.

E si, fortunatamente ognuno di noi faceva la strada in coppia, Jude e Celia andavano a destra, Mark e Silvia dritti e io ed Axel a sinistra.

<<Anna io sono arrivato, mandami un messaggio appena arrivi a casa>>
Come sempre la voce di Axel mi risveglia, il tempo di sorridergli e di annuirgli e lo vedo sparire tra i cancelli della sua enorme casa.
Come sempre alzo lo sguardo verso la camera della sorellina Julia e muovendo freneticamente la mano a destra e a sinistra le sorrido e la saluto.
Subito dopo riprendo il mio cammino, tre minuti e sono giunta a casa, recupero il telefono per mandare velocemente un messaggio ad Axel e poi lo poggio sulla tavola della cucina.
Lentamente salgo in camera mia e come se tutto fosse magico vedo la mia valigia già pronta.

Ah mamma, se non ci fosse lei davvero non saprei cosa fare!

Mi avvicino alla valigia e noto un bigliettino poggiato sopra, lo apro e vedo che mamma mi aveva lasciato una lettera.
"Ho saputo del viaggio che dovrai fare, mi raccomando fai la brava e sii educata come sempre.
Sfortunatamente oggi ho il turno doppio e torno a casa solo domani pomeriggio quando tu sarai già partita.
Ah dimenticavo, la partenza è prevista per le otto fuori l'edificio della Reimon, non tardare e soprattutto non far tardare anche Mark!
Ps: le polpette per pranzare si trovano in frigo, mentre per la cena il signor Blaze ti ha gentilmente ospitata a casa sua, anche per dormire, così tu non sarai sola ed io sarò più sicura.
Ti voglio tanto bene cara, a presto.
La tua mamma xoxo"

Va bene, mi sarebbe piaciuto salutarla prima di partire, ma non fa nulla, non è la fine del mondo dopotutto tra un paio di giorni avrò l'opportunità di rivederla.
Vado a recuperare il telefono giù in cucina, poi risalgo in camera e mi butto subito sul letto per cazzeggiare un po' col telefono e tra una cosa e l'altra noto che è già ora di pranzo.
Scendo giù in cucina, prendo le polpette dal frigo, le riscaldo nel microonde e subito le intruduco nel mio stomaco.

Questa sera dovrò andare a casa di Axel quindi preparo una borsa con la mia roba e la poggio sulla tavola.
Spero di non essere un gran disturbo per la famiglia Blaze.





Angolo autore
Che ve ne pare, la storia vi sta piacendo?

//Viaggio tra le montagne// Shawn Froste, Inazuma ElevenWhere stories live. Discover now