Capitolo 4

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Note: Non ci credo nemmeno io, ma ieri ho tipo tradotto 16 pagine per completare questo capitolo. NON E' EDITATO quindi scusatemi se ci sono passaggi strani da un tempo verbale ad un altro o errori di scrittura. La mia beta può lavorare solo su un progetto per volta, quindi al momento da la precedenza all'altra ff. 
Mancano 2 lunghissimi capitoli + 1 breve epilogo. Non posso fare pronostici sui tempi di pubblicazione, ma se siete ancora qui, e state leggendo queste parole, vi voglio ringraziare dal profondo del cuore <3 
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Louis si svegliò da solo e con un forte senso di colpa. La notte prima era stata un disastro. Non solo aveva dato buca ad un ragazzo decente che lo aveva invitato ad uscire, cosa che avrebbe dovuto essere divertente, solo per tornare da Harry ed ignorare ogni messaggio di Chad. Quella mattina si trovava nel letto di Harry, comodo e avvolto dalle calde coperte. Era sicuro di aver sentito Harry uscire per la sua corsa mattutina, ma Louis aveva fatto finta di dormire per evitare inviti che avrebbe comunque rifiutato.

Quando il sole divenne troppo luminoso per i suoi occhi addormentati, Louis decise di alzarsi e cercare del cibo. Era esausto; tutto ciò che voleva fare era rubare un po' di quei cereali costosi e iniziare la giornata evitando di pensare al significato delle azioni della sera prima.

Ovviamente non fu abbastanza fortunato da fare colazione in pace, perché Harry arrivò proprio mentre stava finendo la seconda ciotola di cereali, rannicchiato sul divano a guardare Netflix. Harry sorrise non appena vide Louis e corse da lui per saltargli addosso senza curarsi di essere sudaticcio e accaldato dalla corsa. Nemmeno a Louis importò più di tanto, ad essere onesti.

"Buon giorno, Lou," Harry gli sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia prima di sedersi sul divano afferrando le gambe di Louis per mettersele in grembo. "Ti sei appena svegliato?"

Louis finì di fare colazione, si pulì il mento con una mano e lasciò la ciotola sul tavolinetto. Tutti i suoi movimenti erano seguiti attentamente da Harry, e la cosa lo fece sentire a disagio. C'era qualcosa di non detto nello sguardo di Harry, e Louis non sapeva come interpretare la tensione. Sperava davvero che almeno per quella volta, fossero onesti l'un l'altro e parlassero. Louis voleva chiedere, chiedergli se c'era qualcosa di più al di fuori del loro accordo, qualcosa di non detto, ma come poteva domandare una cosa del genere senza rischiare la più bella amicizia che avesse mai avuto? Harry era, in primis, un suo amico e mettere a repentaglio tutto quanto perché Louis era stupido e si era lasciato andare ai sentimenti, era da egoisti.

"Com'è andata la corsa?" Chiede invece Louis cercando di nascondere le sue preoccupazioni.

"Sono stanco ma mi sento bene. È stupendo stancarsi solo per tornare a casa e avere modo di rilassare un po' i muscoli. Forse dovresti provarlo qualche volta, sai," suggerì Harry malizioso, andando a toccare la pancetta di Louis.

Louis fece finta di pensarci per un istante. "Mah, forse quando morirò." Rispose con un sorriso tirato sulle labbra, che Harry prontamente baciò leggermente.

"Non diventerai più giovane, Tomlinson."

"Oi, fanculo, perché tu sì?" Rise Louis. "Ho una forma eccezionale, dovresti saperlo per esperienza personale."

Harry annuì con una faccia sognante. "Mh, vero," sussurrò.

Rimasero lì, a fissarsi per un momento, prima che Harry si alzasse dal divano rovinando la comoda posizione di Louis. "Mi vado a fare una doccia e poi volevo incontrami con Liam. Vieni anche tu?"

Il sentir nominare Liam riportò alla mente la serata disastrosa e il senso di colpa che Louis stava cercando di soffocare da quando Harry era rientrato. Non sapeva se Chad avesse informato Liam del loro appuntamento e dell'orribile comportamento che aveva avuto, non era ancora pronto per affrontare le conseguenze.

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