Capitolo 5

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Capitolo NON editato.

Non si vedevano da tre settimane, ed era il periodo più lungo che Louis avesse passato senza Harry dalla prima volta in cui si erano conosciuti ad una delle prime lezioni universitarie. Cercava di non pensare a quanto gli mancasse, si teneva occupato scrivendo sciocchi articoli per il giornale e facendo ricerche sulle ultime mode. Si era visto con Niall e Liam secondo la loro tradizione - che Harry non aveva rispettato per ben tre volte - e Alfie si era unito a loro l'ultima volta, rendendosi parte del gruppo.

Ormai era normale, Alfie che cercava di diventare parte della vita di Louis. Usciva regolarmente a pranzo insieme durante le loro brevi pause, andava a casa di Louis con del vino e del cibo d'asporto, se Louis aveva avuto una giornata di lavoro pesante; ed erano andati a quattro incredibili appuntamenti. Tutto sommato, era fantastico. Premuroso, dolce, divertente e un buon ascoltatore quando Louis gli raccontava quelle storie noiose di lavoro. Louis desiderava solo sentire quella scintilla.

Non che non si stesse divertendo in compagnia di Alfie, non vedeva l'ora di uscirci insieme. Nonostante ciò, quando tornavano a casa Louis non sentiva nessun desiderio di invitarlo ad entrare. Si separavano di fronte alla porta, su chiesta di Louis con un bacio sulla guancia e un tenero augurio di passare una buona notte, e Louis se ne andava sentendosi solo e vuoto. Gli mancava vivere quel sentimento di eccitazione che sentiva ogni volta in cui era con...Ma quel tempo era finito. Si erano messi d'accordo nel finirla e oltre tuto, Harry era scomparso, mandando solo dei messaggi a caso con delle scuse di merda.

Louis non riusciva a mentire; faceva male aver perso Harry perché aveva pensato che fossero più che scopamici. Eppure, nonostante fosse quello innamorato, era disposto a mettere tutto da parte - dimenticare, sopprimere i suoi veri sentimenti- se ciò significasse avere di nuovo il suo amico. Qualunque ragione Harry avesse per nascondersi, era un mistero. Non era quello che voleva di più ed era stato rifiutato. Quello era Louis. Louis avrebbe dovuto essere ferito e rintanato da qualche parte. Il comportamento di Harry non aveva senso.

Il suo telefono vibrò sul letto, riscuotendolo dai suoi pensieri. Lo afferrò, rispondendo prima ancora di leggere chi stesse chiamando.

"Pronto?" Disse, andando verso l'armadio per scegliere i vestiti. Lui, Alfie, Niall e Liam sarebbero andati in un bar con musica dal vivo che apparentemente faceva una serata di Karaoke di giovedì. Ora, Louis non era un professionista, ma sapeva essere intonato e amava cantare, quindi quella serata era promettente. Inoltre aveva finalmente deciso di invitare Alfie a casa sua. Era una mossa ormai da fare.

"Um- sì, ciao."

Il respiro di Louis quasi si bloccò. La voce di Harry non era cambiata affatto- perché avrebbe dovuto? Era profonda e morbida e faceva sentire Louis come se avesse bevuto della cioccolata calda in un pomeriggio piovoso.

"Ciao, Haz," disse Louis dolce, non credendo alle sue orecchie e mettendosi quasi a piangere. Gli era mancato così tanto quello stronzo; come poteva stargli lontano? Louis prese un profondo respiro, ingoiando le lacrime. "Come stai?" Cercò di suonare normale, ma la sua voce tremolante lo tradì.

"Bene, ho alcuni giorni liberi dal lavoro." Quella conversazione era così strana e innaturale. Quando LouisEHarry erano diventati strani? Louis non l'avrebbe mai pensata una cosa possibile, ma eccolo lì, a pregare che quella telefonata finisse presto. "Tu?"

"Devo lavorare come sempre."

"Noioso."

Louis aprì l'anta dell'armadio e prese il maglioncino rosso mentre teneva il telefono con l'altra mano vicino all'orecchio. "Oh, beh, non tutti hanno l'eredità del nonno, Haz; alcuni devono pagare le bollette." Harry non rispose; di solito Louis sapeva che l'offerta di aiutarlo era sempre disponibile, ma forse Louis riteneva che ora le cose fossero cambiate. "C'è un motivo per cui stai chiamando?" Louis appoggiò il capo sul letto e si voltò a ricuperare un paio di jeans attillati. Era indeciso tra quelli bianchi o i suoi classici neri che gli facevano un bel culo.

Let Me Touch Where Your Heart Aches || Italian TranslationWhere stories live. Discover now