Capitolo 24

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Cameron's pov

«Dove cavolo è?» Continuo a gridare e dare di matto, da oramai due ore.

È da due ore contate che stiamo cercando di contattare Jocelyn, ma non risponde a telefono e non è casa.

La porta era chiusa, ma c'è un vaso rotto in salotto. Sierra e Maddy hanno detto che loro non avevano rotto niente prima di uscire.

«Calmati, Cam.» Sierra mi poggia una mano sulla spalla, mentre Hayes si tiene la testa tra le mani.

Nash ed i ragazzi sono andati a cercarla nei dintorni, mentre io e Hay siamo a casa mia con Sierra e Maddy. Non c'è traccia neanche di Mahogany.

E se le avessero rapite? Se stessero male?
Hayes non può perdere entrambe, così come io ed Avery non possiamo perdere la persona più importante della nostra vita.

«Calmarmi.» Ripeto, in tono aspro. «Come faccio a calmarmi quando mia moglie sembra essersi dispersa nel nulla?»

Maddy abbassa la testa, con gli occhi lucidi.
Questa era l'ultima cosa che ci voleva.

«È difficile per tutti.» Mia sorella continua, con voce dolce. Mi ricorda Jocelyn quando deve consolare qualcuno. Tutto mi ricorda lei. «È tua moglie così come è una sorella per Hayes e Nash, ed una migliore amica per me e Maddy. Le vogliamo bene tutti e faremo il possibile per ritrovarla, okay?»

Fa un respiro profondo. «Lei non è qui, ma tu sì. Non possiamo perdere anche te, Cameron.»

Annuisco, anche se non ho pensato di farlo. Mi sento stordito, e fuori posto, mi sembra di stare in un vortice che mi divora piano piano e che non ha una via di uscita. O forse in un incubo. Forse entrambi.

«Non perderemo nessun altro.» Hayes si alza di scatto. «Adesso la andiamo a cercare anche noi, non staremo qui a girarci i pollici. È mia sorella, cazzo, e non posso permettere che le succeda quello che è successo a Jack.»

«Purtroppo non dipende da noi, Hayes.» Fa notare Madeline, sedendosi sulla poltrona e portandosi le gambe al petto. «Chiunque l'ha rapita, e se l'hanno fatto, non si farà vedere finché vorrà. E noi non potremo fare niente.»

Mi sento male quando Maddy spiattella in faccia la verità a tutti. È ovvio che lo so già, ma sentirselo dire fa male.

Voglio vedere Jo aprire la porta ridendo, abbracciata a Nash e urlare che è uno scherzo, poi la bacerei dalla gioia, le urlerei contro, inizieremmo a litigare, e per fare pace faremmo l'amore. Eppure so, il peso nel petto me lo ricorda, che non succederà.

«Cam...» Sierra si gira verso di me, e solo in questo momento mi rendo conto che mi sono appoggiato al muro per non cadere.

La porta di casa si apre e mi giro subito per guardare, ma vedo solo i Magcon e mio padre. Lei non c'è.

Chiudo gli occhi mentre Nash dice che non l'hanno trovata.
Ogni secondo che passa mi sento sempre più male, mi sento sempre meno vivo. Come se l'energia che ho dentro di me si affievolisse sempre di più. Sto solo aspettando il momento in cui lo farà definitivamente.

I ragazzi parlano un altro po' di dove hanno controllato, a chi hanno chiesto. Dan dice di essere andato dalla polizia e intanto mia sorella chiama mia madre.

Sono così preoccupato per Jocelyn che non me ne importa neanche dell'incontro dei miei genitori dopo più di vent'anni.

Appena Sierra chiude la chiamata, il mio telefono squilla. E mi perdo un battito quando vedo chi é.

«È Jocelyn!» Annuncio contento verso tutti.

Sta bene, sta bene. Mi ripeto mentre accetto la chiamata. Metto il viva voce per far sentire anche agli altri che sta bene.

Ma non è la sua voce a rispondere. Non è lei a dire che sta bene. «Ciao, Cameron.»

Mi viene da piangere. Una voce maschile e camuffata mi sta chiamando con il telefono di mia moglie. «Dov'è Jocelyn?» Chiedo con un filo di voce.

Dimmi che sta bene, per favore. Farò qualunque cosa.

«Sta bene, adesso. Ma non posso assicurarti che quando la rivedrai sarà ancora così.» Una risata femminile di sottofondo, che non è quella di Jo.

E poi sento delle urla. E mentre gli dico di lasciarla stare, di prendere me, di non toccarla, lo sconosciuto chiude la chiamata.

Tutti sono bloccati sui loro posti, i respiri affannati. Ed io mi chiedo chi mai potrebbe fare qualcosa del genere.

Chi mai potrebbe voler far così male ad una persona? Rapirla, picchiarla, magari anche violentarla. Umanamente, come si fa? Come fa quella persona a guardarsi davanti allo specchio, ad essere consapevole di ciò che ha fatto, e non sentirsi male?

Lascio cadere il cellulare a terra, e fa un tonfo che mi arriva ovattato.
Si è rotto lo schermo, o almeno così dice Taylor quando lo raccoglie.

Ma sono troppo distratto per rispondergli. Anche perché so che non sarebbe una risposta carina.

Appoggio la testa al muro e chiudo di nuovo gli occhi. Sento il cuore battere forte nelle orecchie dalla paura, il mal di testa alle tempie che pulsano e mi fanno sentire stordito.

«La ritroveremo.» Sussurra di fianco a me Jack G., poggiandomi una mano sulla spalla.

«È vero.» Brent annuisce. «Dammi il tuo telefono Cameron, io e Dan andiamo dalla polizia per vedere se riescono ad intercettare la chiamata. Voi rimanete qui.»

Sento una porta sbattere, segno che se ne sono andati come hanno detto, e riapro gli occhi. Mi stanno guardando tutti preoccupati.
Sierra e Maddy stanno singhiozzando e i fratelli Grier si stanno abbracciando.

«Jack ha ragione.» Matthew, che si era seduto sul divano, si alza in piedi.

So che non è il momento, ma dentro di me sono felice che sono tutti qui, come se le litigate delle ultime settimane non fossero mai esistite. Vorrei fosse così sempre e, soprattutto, in altre circostanze.

«Jocelyn fa parte di questa pazza e stupenda famiglia, e nella nostra famiglia non abbandoniamo o lasciamo soli nessuno. Lei ha bisogno di noi e non smetteremo di cercarla finché non la troveremo.»

Accenno un sorriso. Famiglia, questa parola per descrivere i Magcon mi piace sempre di più.

E mentre mettiamo tutti le mani in cerchio, l'una sopra l'altra, in segno di promessa, so che nessuno può dividerci.

Così come nessuno può separare me e Jocelyn, nessuno mi farà smettere di amarla.

Chiudo di nuovo gli occhi e tutto dentro di me grida un'unica e semplice frase, che fa male anche solo a pensarla, perché significa che lei non è con me.

Dove sei, piccola?

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-sil 💗

Ti odio Cameron Dallas 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora