Epilogo

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48 ore dopo

Era notte fonda quando lui iniziò l'attacco. Andrej aveva mantenuto la parola, aveva fatto un patto con un alfa molto potente, ma allo stesso tempo anche molto pazzo. Igor il Mostro era lì, aveva invaso il suo territorio, lui glielo aveva permesso. Lui gli aveva fornito ogni dettaglio per poter espandere i suoi domini. Lui era stato, solo lui. E solo lui ne avrebbe presi i meriti. Tutti gli altri potevano anche crepare dove erano in quel esatto momento, a lui non importava di nessuno al di fuori di se stesso. Aveva bramato così a lungo il potere, quel potere che ora stava per avere. Lo aveva fatto tradendo tutti e pensando solo a se stesso, alla fine lui era questo. Un traditore e un ipocrita. Aveva sempre e solo pensato a se stesso, anche se era bravo a fingere, molto bravo. Era anche furbo e ne aveva dato prova, lasciando senza parole Boris. Non erano passati tanti giorni dalla conversazione segreta avvenuta nel bosco, poco lontano dalla casa branco, eppure l'Alpha Boris era stato spodestato dal suo ruolo. Era stato spodestato, ma con gentilezza, se così si poteva dire. Era stato invitato gentilmente a farsi da parte e lui era stato costretto a farlo perché le minacce ricevute dal nuovo arrivato e nuovo Alpha, nei confronti della sua famiglia, non erano leggere, non lo erano per niente, considerando anche quello che era successo a sua madre, a Jenny e al dottor Burner. Senza pietà, era un essere senza anima. Non c'era altra spiegazione. Brutale, spietato, senza una coscienza. Un guscio vuoto.

Non poteva ancora crederci, ma Amelia, Jenny e il dottor Burner erano stati uccisi dai segugi del nuovo Alpha della Svezia. Li avevano cacciati come si caccia una preda, quando si è affamati perché non si mangia da giorni. Li avevano rincorsi, dandogli il vantaggio necessario per poter scappare, ma sapevano perfettamente che non era sufficiente. Loro erano i più forti e i più sadici. Li avevano costretti a vedere inermi ogni cosa, come monito preventivo per chi avrebbe voluto disobbedire. Era diventata una sorta di dittatura, nulla era più permesso, al di fuori di ciò che lui stabiliva. Le urla di Amelia, Jenny e del dottor Burner riecheggiavano ancora nella testa di tutti i sopravvissuti, specialmente in quelle di Boris, Artemisia e Sergei. Soprattutto Sergei, lui aveva ancora un conto aperto con quell'essere spregevole. Non avevano permesso loro neanche di onorare la morte dei loro cari, con i loro riti abituali. Erano stati costretti a lasciare i loro corpi privi di vita all'aria, per lasciarli diventare cibo di altre bestie, che sicuramente erano meno bestiali di Igor il Mostro e il suo branco di belve assassine.

Boris era furente come mai lo era stato prima in vita sua, ma allo stesso tempo era anche spaventato. Non sapeva più cosa fare. Non sapeva più cosa era giusto, aveva perso ogni speranza. Sua madre era morta come una preda, cosa che mai era stata nella sua esistenza, mai! Amelia per neanche un giorno della sua vita si era dimostrata debole, neanche uno. Lei era forte e coraggiosa, piena di vita e speranza, così come lo era lui. Era sua madre e gliela avevano strappata via con violenza, così come si strappa una pagina da buttare. Pretendeva giustizia, la voleva con ogni fibra del suo essere, ma sapeva di non poterla avere, non subito almeno. Era stato tradito dai suoi stessi fratelli, dal sangue del suo sangue. Era stato tradito in casa sua, nel suo territorio, da quelle stesse persone che avrebbero dovuto proteggerlo a costo della loro stessa vita. Non poteva capacitarsi ancora di tutto quello che era successo in così poco tempo.

A chi avrebbe potuto mai chiedere aiuto in quel momento?

Si erano rivoltati tutti contro di lui, quando avevano capito che tipo era il mostro arrivato da loro. Avevano scelto la parte vincente, senza esitazione alcuna. Lui piuttosto che tradire i suoi fratelli sarebbe morto. Lui, l'Alpha che non aveva mai fatto mancare niente al suo branco, si era ritrovato con niente tra le mani. Tutti avevano paura, ma preferivano continuare a vivere con questa, piuttosto che morire subito per mano di quel pazzo che li aveva sottomessi. Lui non lo avrebbe mai fatto, lui non avrebbe mai vissuto con la paura al suo fianco, come amica, lui era nato per dominare e così avrebbe fatto per il resto dei suoi giorni, miseri che fossero. Non avrebbe mai chinato il capo a favore di un maniaco pazzoide. Andrej avrebbe pagato caro il suo tradimento, era una promessa e Boris manteneva sempre le sue promesse, sempre.

XA - Progetto AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora