δυο

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Il fatidico giorno del matrimonio era arrivato. Jimin onestamente era disperato, Taehyung cercava in tutti i modi di consolarlo, ma era inutile. Sarebbe stato costretto a stare con un uomo che non amava per tutta la sua immortalità. Non valeva il diritto di poter amare chi si vuole come gli altri.

<N-non ce la faccio a spo-sarlo.> singhiozzò il moro, mentre cercava do trattenere le lacrime che però caddero inevitabilmente. Taehyung lo abbracciò.

<Mi dispiace così tanto Chim.> lo strinse forte tra le sue braccia, volendogli trasmettere tutto il sostegno che aveva per lui.

<Io no-non voglio.>Taehyung iniziò ad accarezzargli i capelli, dolcemente.

<Vorrei ci fosse un altro modo... Pensa almeno che potremo vederci quando vogliamo!> tentò di tirargli su il morale. Jimin lo guardò per pochi secondi, annuì e ricambiò la stretta dell'abbraccio.

<Non puoi immaginare il bene che ti voglio.> sussurrò il biondo. Avrebbe voluto tanto aiutare Jimin, ma purtroppo non poteva fare niente. Aveva le mani legate dietro la schiena, non poteva disobbedire alla sentenza di Zeus, che alla fine non era così negativa, ma aveva privato Jimin della sua libertà di scelta.

<Forza, il matrimonio è tra tre ore e tu stai ancora a zero. Non dovrei farlo, ma ti prepareremo io ed Era. Lo faccio solo per te. Sarò sempre al tuo fianco Jimin, qualunque cosa succeda non importa. Mh?> voleva un segno da parte del più basso che gli sorrise dolcemente. Passò poco e il dio del matrimonio entrò nella stanza. Subito avvolse il corpo di Jimim tra le sue braccia.

<Mi raccomando tesoro...> disse Seokjin con sguardo triste a contornargli il volto dai bei lineamenti. Jimin annuì, morendosi il labbro per non rischiare di piangere nuovamente. Aveva versato troppe lacrime ed i suoi occhi erano inevitabilmente stanchi e arrossati. Seokjin e Taehyung gli prepararono un bagno, riempirono di acqua calda e olio profumato una vascca. Con un pò di riluttanza Jimin si spogliò delle sue vesti e s'immerse nell'acqua. Seokjin si era piegato per lavargli i capelli morbidi. Quel momento riuscì a rilassare il ragazzo, anche se per poco. Non faceva altro che pensare ai tratti particolari di quello che da lì a poco sarebbe stato il suo coniuge. Si ricordava di quegli occhi così neri che lo avevano fissato così intensamente. Erano così stranamente belli. A prima vista facevano paura, per la sfumatura scura che li "colorava", ma le persone non riuscivano a percepire la loro reale bellezza. In contrasto con la pelle bianca erano messi in risalto maggiormente. Lui sarebbe stato il suo sposo. Sperava solamente che non lo costringesse a fare ciò che non voleva, sperava che avrebbe potuto farlo ambientare almeno un pò. Sperava che il dio della morte non fosse così cattivo quanto si narrava. Sperava che avrebbe avuto un minimo di riguardi nei suoi confronti. Rilasciò un sospiro, godendosi l'acqua calda che lo avvolgeva con delicatezza. Si vedeva ancora il vapore che si levava dall'acqua lentamente.

<Vedrai che andrà tutto bene.> disse Seokjin. Taehyung guardò Era e abbassò lo sguardo. Stava accadendo tutto contemporaneamente, non poteva dire se sarebbe riuscito a sopportare tutto o meno.
Jimin uscì dall'acqua e lo avvolsero in un lungo telo che lo copriva completamente. Seokjin ne poggiò un altro sui duoi capelli, scuotendolo un pò per farli asciugare. Continuò così finché non furono completamente asciutti, e li aggiustò con una coroncina di foglie d'oro. Su Jimin vestiva perfettamente, lo facevano sembrare un angelo. La veste che indossò era talmente raffinata che il tessuto pregiato si scorgeva da lontano. Ricadeva morbida sul suo corpo, anche Jimin avvertí la sensazione del tessuto in contatto con la sua pelle. Alla vita legarono una cintura d'oro, stesso colore dei sandali intarsiati. Era semplicemente bellissimo.

Ade, appena vide Persefone giungere al tempio, rimase incantato dalla bellezza che emanava quel giovane.
Si impose di ricordare quella visione per sempre, mentre quel viso dolce era sempre più confuso. Yoongi era incantato dalla bellezza del dio. Si ripromise, che perlomeno lo avrebbe rispettato. Avrebbe compiuto il suo volere e le sue decisioni. Gli aveva già tolto la scelta, non voleva privargli anche dell'orgoglio. Quando Jimin fu vicino a Yoongi, con titubanza afferrò la sua mano, percependo la pelle fredda del dio. Era estremamente fredda. Vari brividi percorsero il suo corpo al contatto. Gli occhi profondi di Yoongi erano penetrati dentro di lui, li sentiva addosso. Yoongi ebbe coraggio a pronunciare due parole.

<Siete incantevole.>disse solo. Jimin abbassò leggermente il capo come per ringraziarlo.

<Cosa succede? Perchè hai quella faccia da morto?> Jungkook gli si avvicinò, sedendosi affianco sull'erba bagnata, volendo scherzare un pò.

<Bella battuta, testa di cazzo.> Yoongi stette allo scherzo. Si guardarono negli occhi, finchè non scoppiarono entrambi a ridere. Quando si ripresero, il dio della guerra si azzardò a fare una domanda.

<Perchè sei qui isolato, mio tenebroso compagno di avventure?> era incredibile come quel ragazzo gli trasmettesse un senso costante di leggerezza.

<Sai che mi piace stare da solo.>

<Hai lasciato la tua dolce metà in solitudine lì in mezzo alla festa.> 

<Mi odia.>sussurrò. 

<Bhe anche io ti odierei al posto suo.>disse con un sorrisino stampato in faccia.

<Bell'amico.> Jungkook rise a quelle due parole. Dopo aver scherzato disse qualcosa che si potè considerare serio.

<Imparerà ad amarti.>Yoongi fissò il profilo di Jungkook che invece osservava incantato la luna.

<Non è bellissima?>disse poi, riferendosi proprio al satellite bianco e luminoso, non riusciva a distoglierle gli occhi di dosso.                

SALVEEEEE

Greek Gods. Spin Off. YOONMIN [ITA] Where stories live. Discover now