Capitolo 10

93 7 2
                                    

Percorsi i lunghi e tetri corridoi della scuola, arriviamo nell'ufficio del preside. Quest'ultimo ci intima di chiudere la porta e poi ci fa accomodare su delle poltrone poste davanti alla grande scrivania in legno massiccio sulla quale sono presenti un computer, delle foto, dei libri e varie scartoffie, mentre lui e suo figlio si siedono dietro di essa.
Sotto ai nostri piedi si trova un tappeto che sembra molto costoso; sulla parete alla mia destra è presente una grande libreria, piena di volumi di ogni genere e anno. Alla parete alla mia sinustra sono appesi dei quadri antichi dai colori freddi e davanti ho una grande finestra che da sul cortile dell'istituto.

L'uomo di fronte a me si prende la testa fra le mani e si massaggia le tempie, poi, con fare strafottente, dice: -quanto volete?-

"In che senso?" chiedo non capendo, anzi, facendo finta di non capire.
-Quanto volete per non procedere legalmente?-
Sospiro frustrato.
Ma dove sono capitato?!

"Non voglio niente: suo figlio sta torturando Mike da anni, crede che darmi dei soldi possa risolvere la situazione?!" dico, scaldandomi.
-I soldi risolvono tutto, ragazzino.
Sono al corrente della situazione, ma non posso farci niente-
"Certo che può, lei è il preside, dannazione!"
-E cosa dovrei fare? Andare contro il mio stesso figlio?- dice ironicamente.
"E quindi lasciamogli rovinare le vite altrui, giusto? Ma che discorsi fa?!"
-Comunque non ci sono prove del fatto che sia stato mio figlio a fargli del male, nessun professore è venuto a lamentarsi, quindi le sue insinuazioni sono insensate e nessuno le crederebbe se decidesse di diffondere tali informazioni- mi guarda strafottente.

Sento la rabbia pervadermi, quindi mi alzo di scatto e sbatto le mani sul tavolo, immaginando che sia la sua faccia.
"Stando al suo ragionamento, quindi, suo figlio non può essere punito nonostante perseguiti Mike da anni, giusto? Beh, è proprio grazie a gente come lei e suo figlio se al mondo esistono persone stupide che compiono questi atti, e anche atti peggiori, rimanendo impunite. Poi ci stupiamo a sentire e leggere di persone che si tolgono la vita perché nessuno è stato lì per loro. Per colpa di persone che, senza un motivo apparente, decidono di rendergli la vita un inferno!" urlo, poi mi blocco quando sento Mike che mi tiene per la manica della camicia.

"Lascia stare -sospira- tanto è inutile" vedo le lacrime formarsi nei suoi occhi, quindi mi giro nuovamente verso l'uomo di fronte a me.
Sospiro per calmarmi.
Torno a sedermi e prendo la mano di Mike per poi stringerla forte, ma lui la ritrae e si gira evitando di guardarmi negli occhi.

-Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio, posso assicurarvi che non accadrà nuovamente. Solo...vi prego di non sporgere denuncia. Sono disposto a fare di tutto, persino a cambiarlo di classe e a fargli passare l'anno anche se ha molte insufficienze. Vi prego" dice il preside quasi mettendosi in ginocchio.
Mi giro verso il biondino, che non mi degna di uno sguardo e che ancora non ha avuto occasione di esprimersi.
Sospiro per la millesima volta.

"A questo punto credo debba essere Mike a decidere cosa fare"

Mike's Pov

A volte mi chiedo come si sarebbe evoluta la situazione se avessi avuto il coraggio di dirlo ai miei.
Cosa avrebbero fatto? Sarebbero stati dalla mia parte nonostante tutto? Mi avrebbero accettato comunque?

E se il mio migliore amico fosse rimasto qui? Avrebbe stroncato tutto sul nascere? O avrebbe troncato direttamente la nostra amicizia?

So solo che se ci fossero state queste persone al mio fianco, non sarei stato da solo.
Ma non avrei mai incontrato Nick.

Vengo riportato alla realtà dalla voce di quest'ultimo: "A questo punto credo debba decidere Mike cosa fare"

Valuto la situazione: ne vale veramente la pena?
Vale veramente la pena restare per anni in un processo che non vinceremo mai, quando manca solo un anno alla fine di tutto questo?
Vale la pena far sapere tutto ai miei genitori, con il rischio che mi abbandonino anche loro?
Ne vale davvero la pena?

Nothing like usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora