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«Non dormiremo. Ho voglia di un altro round di sesso con te, ragazzino» leccò le proprie labbra e osservò il più piccolo con uno sguardo ammiccante.

«No, Jungkook sta capitando troppo spesso. Non va bene» rispose Jimin ponendosi anche lui seduto «Cerca di rispettare per una volta la mia volontà. Non voglio farlo. La prossima volta che lo faremo sarà con le telecamere ossia per girare un video. È scorretto se agiamo alle loro spalle»

«Hanno detto che noi siamo liberi. Non ci trovo nulla di male, non vedo il problema. Sono il capo posso decidere anch'io» disse con indifferenza.

«Non giocare questa carta con me, Jungkook. Io sono qua per lavorare e perché no? Anche per soddisfare qualche mio piccolo sfizio e non per soddisfare gli sfizi di qualcun altro» abbassò lo sguardo verso le sue mani.

«Non ti sentire speciale, non soddisfi gli sfizi di nessuno. Ho solo voglia di fare sesso e basta. Uno vale l'altro» indicò con voce perfida.

«Se pensi che le tue parole possano ferirmi in qualche modo, ti sbagli di grosso. Per me vale lo stesso. Non mi sento speciale e uno varrebbe l'altro» ribatté serio con il suo interno leggermente ferito.

Sentirsi dire quella parole dal proprio attore preferito, uno dei motivi per cui eri in quel luogo, era un po' struggente anche per un tipo ribelle e caotico come Jimin.

«Perchè non rinunci a questo mondo? Non fa per te, te lo dico io che ho più esperienza in questo campo» domandò con un certo fastidio.

«Ma perché mai dovrei farlo, eh? Non penso proprio che ti dia così fastidio la mia presenza qui visto che quando ne hai avuta l'occasione... Mi hai capito» parlò con ira per poi alzarsi.

«Non è questo il punto. Sto solo dicendo che questo lavoro non fa per te. Dovresti aspirare a qualcosa di più alla tua età ma, ma... Adesso credo che è un po' tardi perché i tuoi video sono già in rete. Le persone ti conoscono e molti saranno già pronti a giudicarti» dicendo questo Jungkook si alzò andandosi a sedere sul bordo della finestra proprio difronte a Jimin.

«Non importa, tanto non ho nulla da perdere in questa vita» il minore fece spallucce.

«Scommetto che i tuoi genitori sono andati a farsi fottere in qualche luogo, no?» incrociò le sue braccia e guardò profondamente il corvino.

«Già... Quei fottuti bastardi non hanno mai accettato il fatto che a me piacessero gli uomini e alla prima occasione le nostre vite si sono definitivamente separate ma alla fine è stato meglio così. Avevano i paraocchi, i soliti retrogradi del cazzo. Adesso vivo con Taehyung e sto da Dio» raccontò con indifferenza legata ad un filo di tristezza.

«Triste storia, ragazzino...» rispose «Non immagino quello che farete tu e il tuo amico in casa da soli» Jimin rise.

«Ti piacerebbe che succedesse quello che pensi tu ma invece no. Siamo quasi fratelli, ci conosciamo da un botto di tempo. Quel giorno è stato solo un momento di eccitazione. Taehyung aveva visto i video su di me appena pubblicati sul sito, si era eccitato con i miei gemiti e ci siamo limonati per un po'. Tutto qui» spiegò brevemente e l'altro annuì «Tu da quanto tempo fai parte di questo mondo?» chiese con curiosità.

«Aspettavo questa domanda già da un po', molti me lo chiedono... Ho cominciato verso i 22 anni, ora ne ho 30 quindi sono 8 anni che lavoro in questo mondo» rispose il rosso «Ho cominciato per una scommessa fatta con Hoseok e Namjoon, gli altri due capi, siamo entrati e pian piano abbiamo acquisito sempre più campo fino poi a sostituire i vecchi capi che maneggiavano quest'impresa»

«Eri vergine quando sei entrato qui?» il maggiore ridacchiò.

«No! Ho perso la mia verginità quando avevo 15 anni, a quell'epoca ero ancora etero» ricordò «Poi a scuola, avevo circa 17-18 anni, ho scoperto che mi piacevano i ragazzini. Quelli piccolini con gli occhiali di 14-15 anni che studiavano tanto, quelli che ogni volta non riuscivano a prendere qualche libro in alto nello scaffale della biblioteca per via della loro altezza. Cavolo, amavo vederli così minuti e indifesi rispetto a me. È sempre stato un mio fetish. Potrà sembrare strano ma non potevo evitarlo, mi facevano impazzire» Jimin lo guardò leggermente sbigottito e annuendo allo stesso tempo.

«Beh, questo tuo fetish persiste tutt'oggi. I tuoi video sono sempre con ragazzi più piccoli fisicamente e mai più grandi» fece notare il minore.

«Si e continuerà ad essere così. Non sarò mai il passivo di qualcuno» sentenziò con aria decisa.

«Poveri quei ragazzini che prendevi di mira a scuola...» bisbigliò.

«Molti sono caduti per me, ragazzino. Non voglio sembrare altezzoso o altro ma ero molto affascinante anche da ragazzo, avevo i capelli neri come i tuoi» specificò il rosso.

«Chi ha detto che lo sei tuttora?» ridacchiò il più basso.

«Sono o non sono il tuo preferito? Non credo che ti sarei mai piaciuto se non fossi stato di bell'aspetto» disse l'altro avvicinandosi a lui e mettendo le proprie mani sui suoi fianchi «Che poi... Sei un po' incoerente. Mi hai detto più volte che non puoi di certo negare che io sia bello mentre adesso mi dici il contrario. Ma anche sul fatto di fare sesso con me, alcune volte hai una voglia matta, altre no, altre ancora cedi dopo tutte le mie avances. Non riesci proprio a ragionare quando sei vicino a me, eh?» chiese ridendo.

«Si che ragiono» tolse la sua camicia e i suoi pantaloni, rimanendo in intimo come il maggiore.

«Si, ragioni proprio bene» le mani del rosso si posarono alla base del suo pallido collo iniziando a massaggiarlo tortuosamente «Adesso andiamo d'accordo, ragazzino»

Fu questioni di secondi per cui i due si ritrovarono con la lingua di uno all'interno della cavità vocale dell'altro, scaldando così l'ambiente circostante.

𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora