epilogue

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A circa tre mesi da quel brutto periodo passato tra tanta paura e tanta speranza, Jimin e Jungkook si trovavano finalmente a condurre una vita tranquilla, felice e piena d'amore.

Il processo contro Kyum-So era ancora in corso ma la condanna richiesta contro di lui era già stata confermata e per tanto, i due era sereni e non temevano più che qualcos'altro di cattivo potesse accadergli.

Subito dopo il loro ritorno in città, Jimin si trasferì in casa di Jungkook e Yeril mentre quella in cui viveva prima, rimase a Taehyung e il suo nuovo compagno, Jin.

Yeril si era affezionata al biondo in modo speciale ed era molto contenta di averlo in casa nonostante, tuttavia, per la sua età, non capisse la relazione che c'era tra lui e il suo papà ma quest'ultimo le avrebbe spiegato tutto una volta cresciuta.

I due continuarono a lavorare nell'azienda porno ma non facero più alcun video, a parte uno che tennero per sé come una sorta di ricordo. Il maggiore si limitava all'amministrazione di alcune parti dell'impresa e il minore lo aiutava in quello che poteva.

I genitori di Jungkook erano ormai diventati anche di Jimin visto che i suoi, quelli naturali, lo avevano rifiutato e cacciato via di casa solo per il suo orientamento sessuale, solo per amare una persona "diversamente" ma malgrado ciò era felice perché di amore ne aveva in abbondanza.

E adesso, mentre Yeril si trovava a casa dagli zii per giocare con il suo cuginetto nato da pochi mesi, Jimin e Jungkook andarono dal parrucchiere per dare un ulteriore cambiamento, un nuovo tocco alla loro vita stravolta.

«Che colore vorreste fare?» chiesero contemporaneamente i due parrucchieri che si sarebbero occupati dei loro nuovi look.

«Il mio colore naturale è il nero ma da molti anni a questa parte ho cambiato facendo il rosso che, scusa la modestia, mi sta da dio ma vorrei ritornare al nero e gridare così al mondo chi è l'attivo della coppia» ridacchiò Jungkook che, nel frattempo, toccava le punte dei suoi capelli.

«Perfetto... E scusa l'impertinenza, ma si nota comunque che lui è il passivo» il parrucchiere fece spallucce e Jimin fulminò entrambi con lo sguardo.

«Adesso scusate me. Vaffanculo!» esclamò con un broncio più che tenero.

«Hai visto? Anche la sua rabbia è passiva!» scherzò il più alto.

«Jungkook giuro che a casa ci arrivi senza cazzo quindi smettila, grazie» sorrise falsamente.

«Lasciali stare e dimmi il colore che vorresti fare» intervenne il ragazzo che si sarebbe occupato del minore.

«Biondo» i tre scoppiarono a ridere fragorosamente facendo così accigliare l'altro «Un'altra risata e me ne vado a casa, vi avverto»

«No, scusa! È che anche il colore è un po' da p-»

«Zitto e procedi!» urlò con rabbia.

«Amor-»

«Zitto e preparati che stasera puoi scoparti il buco che c'è nella parete della cucina»

«Ma noi facciamo l'a-»

«Zitto»

Jungkook rise un'altra volta e per farsi perdonare cercò di afferrare la mano di Jimin che all'istante tirò indietro ma in un modo o nell'altro, terminarono con le loro dita intrecciate e un sorrisino in volto che soprattutto il più piccolo voleva nascondere.

Dopo circa tre ore, i due ebbero finalmente concluso con il nuovo cambiamento dei loro capelli.

«Cazzo...» sussurrò Jungkook quando vide il suo compagno e quella chioma bionda che gli stava da incanto «Cazzo... C'è un bagno qui?» chiese frettolosamente.

«Si, è la prima porta che appare per quel corridoio» segnalò il parrucchiere.

«Grazie» il maggiore sorrise e si alzò in piedi tirando con sé anche Jimin che in preda alla sorpresa lo seguì.

«Che stai facendo?»

«Sei stupendo» sentenziò quando chiuse la porta del bagno «Sei stupendo» ripeté facendo indietreggiare Jimin contro la parete più vicina e lì, si impossessò delle sue labbra.

«J-Jungkook...» balbettò quando percepì quella mano così esperta nei suoi pantaloni precisamente sulla sua intimità «Anche q-qui?»

«Si, ho troppa voglia di te...» le loro lingue condivisero saliva e giocarono ad annodarsi e snodarsi volgarmente «Saremo silenziosi, amore»

«Sei un b-bastardo però ti amo da morire, sappilo» disse seguito da un gemito, provocato dalle dita che dilatavano tortuosamente la sua apertura.

«Ti amo anch'io, ragazzino» rispose Jungkook felicemente contro il suo orecchio mentre il suo pene pulsante si faceva spazio dentro il sinuoso corpo di Jimin.

Nuovamente uniti e
innamorati più di prima.

Grazie 💙

Grazie 💙

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𝑳𝒊𝒕𝒕𝒍𝒆 𝑩𝒐𝒚 | 국민 Onde histórias criam vida. Descubra agora