Faccia a faccia

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Capitolo undici - Faccia a faccia

È a lavoro sul caso Ade, quando viene fatta una segnalazione alla centrale dello sceriffo, di aver rubato in un supermercato poco distante dalla centro della città e il ladro avrebbe lasciato un messaggio per lo sceriffo di Storybrooke, da consegnare a lei personalmente e che si sarebbe accertato personalmente che ciò fosse avvenuto. Una guardia giurata è per colpa di questo pazzo, in fin di vita, il ladro gli ha sparato nel tentativo di fermarlo.
Emma arriva sul posto insieme a Killian e subito le viene consegnato il biglietto che il ladro vuole che lei abbia.
Lo legge già sapendo di chi si tratti e infatti non si sbaglia. È Peter Pan.
"Ho voglia di vederti, ma so che non vorrai incontrarmi visti i nostri trascorsi turbolenti, però mi farò vivo io. So tante cose su di te, sceriffo. P.P."  Ciò che Emma non sa è se sta agendo da solo o meno. Se dietro quel messaggio ci sia anche Ade o meno. Sa solo che quel pazzo la terrorizza, cosa vuole dire con quel "so tante cose su di te", che sappia forse di Henry e Hope? Probabilmente si, ed ora ha paura più che altro per loro. Cosa ha intenzione di fare? Come vuole agitare? Non riesce a trovare una risposta e si guarda intorno come a cercare se lui sia ancora nei dintorni, esce pure dal supermercato di corsa, nella speranza di vederlo, ma niente. Certo non è così ingenuo da farsi beccare o di attenderla, avrà sicuramente in mente qualcosa e ha paura a sapere che cosa sia.
Non riesce a rilassarsi per tutto il giorno, tanto che va a prendere prima i bambini a scuola e personalmente, per averli vicino a lei e non rischiare che quel maniaco si avvicini a loro. Preferisce farli annoiare in centrale, piuttosto che saperli in pericolo, da Pan ci si può aspettare di tutto. Emma lo sa bene, sa bene quanto sia spietato e non si è fatto scrupoli a puntare la pistola per uccidere una donna incinta, se Gold non si fosse messo in mezzo per salvare la sua donna e prendersi il proiettile destinato a lei, sarebbe morta una donna innocente e suo figlio. A quel terribile pensiero si stringe le mani al ventre e cerca di respirare per scacciare quei pensieri scomodi, anche perché non riesce quasi a respirare e non vuole certo farsi venire un attacco di panico proprio davanti ai suoi figli.
Killian la vede sconvolta e vuole cercare di fare di più per aiutarla, per starle vicino come giusto sia, ma ha paura di non riuscire nel suo intento come vorrebbe.
Però un'idea prontamente cattura la sua attenzione, mentre è in giro per la città a cercare qualche indizio che possa portarli a Pan, è nei dintorni del supermercato da solo, perché Emma è a casa con sua madre e i bambini, non ha voluto che si prendesse di ulteriore ansia visto il suo stato; quando vede un negozio per bambini. È un piccolo negozio, nascosto in una stradina, quasi invisibile, ma lui è sicuro che possa trovare comunque qualcosa di interessante da regalare a Emma, o meglio ad Emma, ma che poi sarà destinato alla sua piccolina. Non vede l'ora di scoprire il sesso e sapere se sarà davvero così come sperano lui e la sua Emma, dando per scontato ormai che sia così.
Ne esce dieci minuti dopo con un pacchetto ben stretto nella mano.
Arriva a casa con il sacchetto e prontamente sua figlia curiosa, chiede se nella busta ci sia qualcosa per lei, attirando l'attenzione anche di Regina e di Robin. I quali sono andati entrambi a trovare Emma. Robin meglio di chiunque altro capisce lo stato d'animo della ragazza visto che è stato rapito con lei e lui era presente quando quel mostro le ha fatto violenza. È l'unico che per tanto tempo è riuscito a stare vicino ad Emma e a farla parlare. È stata a lungo chiusa nel suo guscio protettivo e l'unico che poteva entrare era proprio il suo patrigno. Tra loro c'è un rapporto meraviglioso, fatto di fiducia e affetto reciproco.
«È per la mamma il regalo» risponde alla domanda di sua figlia.
«Allora chiamala così lo apriamo» curiosa come non mai di sapere che cosa ha regalato il suo papà alla sua mamma.
Killian ora si trova in completa difficoltà, nessuno a parte lui ed Emma sanno ancora della gravidanza, a parte Hopper, e non può dare di certo il suo regalo alla sua fidanzata davanti alla madre. Ora deve trovare una scusa. Ha sperato che nessuno si accorgesse della sua busta. Non ha fatto i conti con la curiosità di sua figlia.
«Amore di papà la mamma ancora non può sapere del regalo. Glielo devo dare tra qualche giorno, non oggi.» ha trovato la scusa perfetta, infatti spiega a sua figlia che cade il loro anniversario di quando lui ha visto la mamma per la prima volta. In realtà non è tanto lontano dalla verità, è più o meno in questo periodo che il suo sguardo si è posato su Emma Swan per la prima volta, innamorandosi dei suoi occhi smeraldo e dei suoi lunghi capelli biondi, ma soprattutto del suo sguardo, così perso nel vuoto, ma desideroso d'amore. Ci ha messo un po' a far breccia nel cuore di quella giovane diciottenne tormentata e schiva, a buttare giù ogni tassello di quel muro che lei si era costruita intorno per non soffrire più, ma alla fine ci è riuscito e ora sono finalmente felici insieme. Non riesce ancora a crederci di come un angelo meraviglioso come lei, lo abbia scelto. Non di certo per la sua bellezza, perché lui sa di essere bello, ma per il suo carattere spesso insopportabile e tormentato. Forse però si sono proprio trovati. Sono diversi, ma anche simili e si completano a vicenda. Emma è il pezzo mancante del puzzle del suo cuore, come lui è il pezzo mancante del suo.
La bambina sembra rimanerci un po' male.
«Hope, è normale che mamma e papà a volte abbiano delle piccole cose che condividono solo loro» interviene Robin nella conversazione per salvare Killian, il quale ha un enorme difficoltà a vedere la sua piccola Hope triste per qualcosa che gli ha detto proprio lui.
Non sa che cosa c'é nella busta ma immagina che sia qualcosa che riguarda solo loro due come coppia, da uomo ha prontamente pensato a un completino intimo, poi conoscendo Killian sarebbe davvero possibile e quindi per questo non può farlo aprire alla sua donna davanti alla bambina. È intervenuto anche per solidarietà maschile ci vuole e loro deve ammettere che sono molto complici, nonostante la differenza di età. Sono anche usciti qualche volta a bere una birra insieme.
Ad aiutare Robin, arriva anche Regina la quale distrae la bambina proponendo di mangiare tutti quanti insieme. Emma in realtà glielo aveva già proposto, ma Regina ancora non le aveva dato una risposta, non perché non volesse restare, ma per non dare fastidio a sua figlia visto quanto fosse stanca e provata, ma ora ha deciso di accettare perché vuole starle vicino.
Hope si illumina nuovamente in volto e sembra anche dimenticarsi della busta che Killian tiene in mano. Prontamente la va a mettere in camera dentro al loro armadio, gliela darà una volta che sono completamente soli nel loro letto.
Quando torna in salotto, c'è anche Emma a terra sul tappeto insieme a Hope e stanno giocando alle bambole. Hope sta stando il thè alle sue bambole e al tavolo con loro ci sono anche Emma, Regina, Robin e Henry, i quali sono stati invitati a questo grande evento che ogni giorno si svolge in casa Jones/Swan. La monella di casa adora servire il the alle sue bambola o orsacchiotti e spesso a giocare con lei è Henry, che si siede al tavolo giallo di Winnie The Pooh, dove si svolge il tutto. Le sedie non esistono, a parte per i suoi giochi e così i tre adulti e Henry sono costretti a stare in ginocchio o seduti per terra per poter giocare.
La scena è talmente comica che Killian non può non ridere di gusto. Decide anche di scattare una foto, perché non si può non immortale un momento del genere. Non ha mai avuto l'occasione di vedere Regina Mills a terra a bere the finto.
Una volta a cena la mostra ai presenti e la stessa Regina lo minaccia e che se usa la suddetta foto come arma di ricatto, gliela fa pagare sonoramente. Anzi, gli sguinzaglia dietro David, ciò basta a Killian per promettere di non farlo, rimarrà nel suo telefono e nei loro telefoni, visto che tutti l'hanno voluta avere.
Una volta soli in camera, come Killian ha desiderato di essere per tutta la sera per darle il suo regalo; la fa sedere sul letto per poi prendere il pacchetto. Lei non ha assistito alla conversione avuto con loro figlia e quindi è piacevolmente sorpresa di ricevere quel regalo. Le racconta anche di Hope ed Emma scoppia a ridere, ma è anche ancora più curiosa adesso che sa che non poteva aprirlo davanti agli altri. Scarta velocemente e ci trova due tutine, una più bella della dell'altra. Una é con gli elefanti azzurri, con arcobaleni e stelline su sfondo bianco, l'altra con piccole mucche sempre su sfondo bianco.
Emma non appena le vede resta senza fiato. Sono bellissime e le vengono gli occhi lucidi, non riesce proprio a trattenersi nel non farlo.
«Lo so love, è decisamente presto, non sappiamo nemmeno il sesso nonostante ormai diamo per certo entrambi che sia un femmina, però... Non ho resistito.» non ha resistito quando è entrato nel negozio e ancor meno quando ha visto quelle tutine, ha subito pensato alla sua bambina e non ha potuto fare a meno di comprarle nonostante fosse decisamente troppo presto.
«Kil, sono bellissime! Hai fatto bene a prenderle, anche se è presto. Le adoro.» gettandogli le braccia al collo e baciandolo con trasporto. Lui riesce sempre, in ogni occasione a sorprenderla. Non si sarebbe mai aspettata un regalo del genere da parte sua. Lui non ama lo shopping e il fatto che sia entrato da solo in un negozio per bambini, la dice lunga su che uomo meraviglioso sia. Ma Emma lo sa bene che è veramente fortunata ad averlo al proprio fianco.
«Le voglio inserire nel diario. Facciamoci un selfie. Tu tieni questa con le mucche.»
«Io sarei una mucca?» dice scherzando
«Ora che ci penso... Un po' ci somigli.» guardandolo e guardando la tutina che tiene in mano.
«Ehi, come osi!!!!» l'afferra per i fianchi e le inizia a fare il solletico.
Emma ride ma riesce poi a separarsi da lui baciandolo a sorpresa e usando questa come arma per farlo smettere. Sa giocare le sue armi.
«Hai imparato a giocare troppo sporco Swan, non va bene.» le dice e lei ride, per poi avvicinarsi per fare la foto da mettere nel diario.
«E comunque se io sono la mucca, tu sei l'elefante?» la punzecchia a sua volta e lei lo guarda finta offesa. Possibile che si ritrovino sempre a punzecchiarsi in quel modo. Ma in realtà il bello del loro rapporto sta anche in questo. In quel loro modo di giocare e divertirsi insieme. Non sono di certo una coppia noiosa, al contrario.
«Prova a ripeterlo, pirata?» gli dice Emma a quel punto, spingendolo sul letto e mettendosi a cavalcioni sopra di lui, per poi guardarlo negli occhi, mentre i suoi capelli ricadono in avanti. Killian ama vederla così, la bacerebbe subito e capovolgerebbe la situazione in un attimo.
Ma non lo fa, non subito almeno.
«Be, tra qualche mese lo sarai... Ricordo che con Hope avevi una bella pancia dal sesto mese in poi.» ridendo di gusto.
Emma a quel punto lo bacia con foga per farlo stare zitto e iniziare lei, ciò che ha letto negli occhi del suo uomo pieni di desiderio.

Take my hand, past the clouds we'll find the starsWhere stories live. Discover now