Capitolo 21

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Non avevo voglia di vedere nessuno, e con il morale sul pavimento, decisi di entrare nella prima stanza che avevo vicino.
C'era questa porta a due ante , abbastanza grande. Girai la maniglia e un'anta si aprì.
Entrai e mi trovai in una sala abbastanza grande, dove non c'era nessuno.
Infondo alla stanza c'era un piccolo palco , un po' rialzato dal pavimento, con sopra un tavolo lungo e dietro di esso 4 sedie, davanti ogni posto a sedere c'era un microfono.
Davanti al mini palco c'erano migliaia di sedie , messe in fila per laterale e per orizzontale , che riempivano l'intera sala.
Mi avvicinai al tavolo e mi accorsi che vicino ogni microfono c'era un cartellino con dei cognomi, era una specie di conferenza stampa?
Notai che su uno dei cartellini c'era scritto Hossler e su un'altro Moormeier.
Sono i cognomi di Jaden e Payton. Dovranno fare una conferenza?
Prendo in mano il cartellino di Payton , e penso a quanto successo prima , mi sento in colpa. Con lui ho esagerato.
Ma non è colpa mia , è iniziato tutto con quella stronza di Avani.
A proposito, io ancora devo andarle a parlare.
'Ei tu!'
Sentii urlare.
Mi voltai di scatto e mi sbrigai a poggiare il cartellino al suo posto.
Infondo alla stanza , vicino alla porta d'entrata, c'era un ragazzo, biondo , che non avevo mai visto prima.
'Non puoi stare qui!'
Continuò lui.
'Si, scusami!'
Dissi scendendo dal palco.
'Tra poco inizia la conferenza , non puoi rimanere!'
Continuò di nuovo lui.
Io mi sbrigai a raggiungere la porta , dove si trovava lui, e gli mostrai il cartellino che avevo, quello che mi permetteva di andare ovunque.
'Lo vedo il tuo bellissimo cartellino, ma non puoi restare qui'
Disse lui sorridendo, aveva un sorriso perfetto, denti bianchissimi.
Solo ora mi accorsi che indossava una maglietta grigia a maniche corte , ed anche lui indossava un cartellino , Mark Anastasio, c'era scritto.
Quindi si chiama Mark...indossa un cappellino con la visiera dello stesso colore della maglietta ,che copre in parte il suo ciuffo biondo.
'Beh anche tu ne hai uno, e comunque puoi restare qui'
Dissi facendo spallucce.
'Si perché sono io quello che ha sistemato la sala'
'Tu lavori qui?'
Dissi scioccata per il fatto che sembra abbia la mia età , e non mi aspettavo che così giovane lavorasse qui.
'Beh in realtà mia madre lavora qui, io dò solo una mano, sennò non saprei cosa fare ogni giorno, per un mese'
Ma non mi sono mai accorta della sua esistenza.
'Da quant'è che sei qui?'
'Sono arrivato ieri'
Ecco perché...
Sorrisi, finalmente qualcuno forse poteva capirmi.
'Beh allora siamo nella stessa situazione'
Lui mi guardò confuso.
'Allora non sei una fan con un pass speciale che crede di poter andare ovunque, come è già successo con altre ragazze purtroppo..'
Disse divertito.
Ridacchiai anche io.
'No! Assolutamente no. È l'ultima cosa che potrei essere in questo mondo'
Lui mi sorrideva divertito, devo dire che lo conosco da 5 minuti, ma lo preferisco a molti altri.
Poi mi porse la mano.
'Comunque piacere Mark'
Era così gentile.
Strinsi la mano dicendo.
'Avril'
Poi qualcuno lo chiamò e mi disse.
'Questo vuol dire che sta per iniziare la conferenza , devo andare, ci vediamo dopo'
E sparì all'interno della sala.
Io rimasi fuori di essa , immobile , a non capire da dove potesse essere sbucato fuori un ragazzo così simpatico.
Mi sbrigai a tornare nei camerini , prima che mio padre scoprisse qualcosa.
Quindi il resto della giornata passò noiosamente nei camerini del tour.

Pov's Payton
Adesso sono nel mio stand, cerco di essere sorridente e simpatico con ogni fan che arriva, anche se non è molto facile, visto il fatto che ho appena realmente litigato con Avril, e lo so che io ho fatto bene a risponderle così , ma ogni volta che ci ripenso mi sento in colpa.
'Payton!'
Mi distrasse dai miei pensieri l'urlo di una ragazzina che mi stritolò.
Io che quasi non riuscivo a respirare cercai di dire qualcosa.
'E...eiii! C..come va?'
Quando finalmente mi lasciò libero , iniziò a parlarmi di cose a cui non feci molta attenzione , annuivo e sorridevo, avevo la testa altrove.
Facemmo la foto e la ragazzina se ne andò via urlando , proprio come era arrivata.
Non ho avuto tempo di fare nulla, che ecco un'altra bambina che mi si avvicina piano piano e mi chiede.
'Payton, cosa hai fatto?'
Corrugai le sopracciglia confuso.
'Niente, perché ?'
'Sembri triste'
Si vedeva così tanto ?
Mi sbrigai a fare un sorriso più reale possibile e misi un braccio intorno alla bambina dicendo.
'Sto benissimo'
Quando finalmente finimmo di abbracciare ogni fan ci dirigemmo verso la sala conferenze , oggi non ci sarà lo spettacolo sul palco , ma parleremo e risponderemo a qualche domanda dei fan.
Tra poco saremmo tornati in hotel, e sarebbe anche andato tutto bene , tranne per il fatto che vicino all'entrata della sala vidi Avril che rideva insieme ad un ragazzo biondo.
E adesso chi è questo?
Mi bloccai a guardarli, si sono stretti la mano, quindi si sono appena conosciuti, so che non dovrei essere geloso, ma vedere Avril che sorride con quel ragazzo in soli 5 minuti mi da fastidio, perché io ci ho messo una settimana per vederla sorridere per merito mio, anche se ora ho mandato tutto a puttane ...
'Payton , dobbiamo entrare'
Disse Madi prendendomi sottobraccio e trascinandomi all'interno.

È finito l'evento, stiamo tornando ai pullman, durante la conferenza una ragazza mi ha chiesto "sei fidanzato?" Ed io avevo risposto che purtroppo sono single , "e non ti piace nessuna?" Continuò la ragazza con aria maliziosa.
Tutta la sala ridacchiò e mi sentii leggermente in imbarazzo, sgranai gli occhi e sorrisi nervosamente , poi sospirai e cercai di rispondere "in questo momento sto bene da solo", ma Anthony , che era vicino a me , mi scompigliò il ciuffo e ridendo disse.
"Il nostro Payton ne cambia una a sera, non credetegli", tutta la la sala iniziò a ridere ed io non mi sentii più in imbarazzo come prima , l'unica cosa è che di solito sarebbe stato Jaden a fare una battuta del genere , mentre ora è lì seduto che nemmeno ci guardiamo...

A distrarmi dai miei pensieri fu vedere Avril che stava per salire sul pullman .

The Only 2 -sei come non mi aspettavo- in realtà è il continuo del primo libro..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora