Capitolo 58

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Comunque ora stiamo camminando verso i pullman ed il cellulare nella mia tasca non smette di vibrare, incessantemente.
Così sono costretta a tirarlo fuori e controllare.
Beh a quanto pare il mio primo video su tiktok è andato...nei per te...è così che si dice giusto?
Perché è arrivato a ben quattrocentomila like e più di novecentomila visualizzazioni, c'è gente che mi commenta in ogni lingua, c'è l'italiano , lo spagnolo , per sino il russo.
Poi mi accorgo che sono arrivata a novantamila follower, ma che cazzo? Solo per un video con dei ragazzi che ridono , si è creato tutto questo scalpore?
Comunque ora questo è l'ultimo dei miei pensieri, infatti spero solo di non incontrare Payton, o non so se riuscirei a controllarmi come ieri sera.
Mentre ho ancora il telefono in mano e siamo appena arrivate ai pullman, il cellulare mi vibra di nuovo, sta volta qualcuno mi ha menzionato in un commento, era un commento sotto il video che aveva messo Payton , con me, qualche giorno fa; il commento diceva 'è lei la ragazza che c'è lo sta portando via.'
Sospirai, in questo momento sto facendo di tutto tranne che portartelo via..
Infilo di nuovo il telefono in tasca, cercando di non cedere in tentazione e riguardare quel nostro video, o mi sarei sentita peggio.
'Beh a dopo..'
Mi distrae Charli, dandomi un bacio in guancia, visto che stava per salire sul pullman, ma prima che potesse andare arrivò Mark e lei si fermò ad ascoltare.
'Avril, stai meglio?'
Mi chiese in modo gentile.
'Diciamo..'
Dissi a sguardo basso, no non stavo meglio. Stavo solo cercando di auto-convincermi ad andare avanti, ma non ci riuscivo.
'Bene, perché io volevo chiederti una cosa..'
Continuò lui, sta volta in modo più serio.
Corrugai le sopracciglia e dissi.
'Dimmi..'
'Ti andrebbe di venire al prom con me?'
Chiese sperando evidentemente in un si.
Io sbarrai un attimo gli occhi, mi aveva preso alla sprovvista, voglio dire: non significa che se io e Payton ci siamo allontanati allora io non provo più nulla per lui.
Si accorse della mia espressione e prima che potessi parlare disse, tutto d'un fiato.
'Come amici ovviamente.'
Feci un mezzo respiro di sollievo, ed anche se non mi andava molto, decisi di farlo anche per fare un piacere a Charli, così lei sarebbe stata libera di andare con Chase.
E poi è solo in amicizia con Mark, quindi anche se avrei preferito restare in camera a mangiare della cioccolata , lo feci per la mia amica, era il momento di ringraziarla per tutte le volte che è stata accanto a me.
'Allora va bene..'
Mark sorrise entusiasta ed a Charli si illuminarono gli occhi, perché sapeva che così poteva correre da Chase a dirgli di si.
Ero felice per lei , si merita questo.
Quindi ora sto per salire sul pullman , Mark è salito poco prima di me , era felice come una pasqua, mentre io , appena metto un piede sul primo gradino delle scalette del pullman, un signore dello staff che era già sopra ad esso, si ferma davanti a me impedendomi di passare e mi disse.
'Ragazza , tu che sei giovane , potresti correre in fretta nel magazzino dell'hotel? Il nuovo dipendente ha scordato lì i testamenti ed i documenti, ci servono per ritornare a casa.'
Restai un attimo spaesata.
'I-io?'
Dissi indicandomi con l'indice.
'Si, veloce che dobbiamo partire o facciamo tardi'
Disse il signore incitandomi a scendere dal pullman.
'Ma io non so nemmeno dove si trova questo magazzino!'
Dissi nel panico.
Il signore si guardò velocemente in torno e disse.
'Ecco. Tu! Accompagnala nel magazzino.'
Urlò a qualcuno dietro di me e quando mi voltai vidi Payton.
Mi si gelò il sangue , lui sgranò gli occhi spaesato.
'Io?' 'Lui?'
Dicemmo contemporaneamente come se fossimo scioccati.
Il signore sbuffò e prima di sparire sul pullman disse.
'Si, forza.'
Ma perché capitano tutte a me?
Così mi schiarii la gola e dicendo.
'Andiamo...'
Con un forte disagio nell'aria, ci incamminammo verso l'entrata dell'hotel.
Non spiccicammo mezza parola, fino a quando non entrammo nella hall.
Non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo, non so se provavo più fastidio o delusione.
'Da questa parte'
Disse ed in poco tempo ci trovammo all'interno di una piccola stanza al piano terra, il cosiddetto magazzino.
C'erano scaffali su scaffali ed un'enorme tavolo al centro, pieno di fogli e robe varie.
La signorina della reception ci aveva detto che i documenti si trovavano sul primo scaffale a destra , in alto.
Così in poco tempo li trovai , anche perché c'era scritto 'light out tour' sopra.
Mi sbrigai a prenderli , prima finivamo e prima mi sarei tolta da questa situazione , la quale mi stupisco per non essermi ancora lasciata controllare dalle mie emozioni.
Mi misi in punta di piedi ed allungai il braccio per cercare di prenderli, ma questo scaffale era davvero alto.
Ma non me la sentivo di chiedergli aiuto, non me la sentivo di parlargli, non me la sentivo di fare nulla, che appena lo avessi visto faccia a faccia a me , mi sarebbe venuta voglia di baciarlo, e mi odio per questo.
Perché nonostante lui abbia sbagliato e mi abbia fatto stare male e nemmeno se nè pentito , io cerco di odiarlo , ma non ci riesco.
'Aspetta faccio io..'
Sentii dire dietro di me, dopo i miei continui sforzi nel cercare di prenderli, ma non mi arresi.
'No, lascia fare a me'
Dissi senza muovermi di lì e cercando ancora di afferrarli.
'Ma non ci arrivi...spostati.'
Continuò lui da dietro, ma non gli diedi importanza, continuando ad allungare il braccio.
Così , all'improvviso, sentii lui avvicinarsi da dietro, si aggrappò con una mano allo scaffale , per aiutarsi ad afferrare i documenti e l'altra l'allungò verso di essi.
Mi sentii rinchiusa fra le sue braccia , e sentivo il suo respiro sul mio collo, non mi voltai, perché se lo avessi fatto , ritrovandomelo ad un centimetro dal viso, gli avrei lasciato fare qualsiasi cosa.
Quindi cerco di regolarizzare il respiro , restando calma , ed aspettando che afferri i documenti per poi togliersi e lasciarmi libera di respirare.
Il cuore mi batteva a mille , non sapevo esattamente cosa fare.
Aspettavo si spostasse, ma quando li ebbe presi e finalmente feci un sospiro di sollievo, perché questo voleva dire che si sarebbe finalmente spostato, lui non si mosse di un millimetro.
Iniziai ad agitarmi di nuovo.
'Dai che sennò facciamo tardi'
Dissi schiarendomi la voce e girandomi verso di lui per cercare di farlo spostare, ma comunque non si mosse.
Mi guardava come se fosse dispiaciuto, ed io , ritrovando il suo viso così vicino a me, mi sentii ancora più in soggezione.
Si stava avvicinando troppo, e per quanto avessi voluto baciarlo, non mi avrebbe fatto bene; sarei stata solo peggio perché ci sarei cascata una seconda volta. Non può trattarmi come un giocattolo, stare con me quando gli serve , poi lasciarmi come se non fossi mai stata nulla e tornare a suo piacimento.
Ma cazzo queste labbra quanto mi mancano...
Quindi, anche se contro me stessa, anche se avrei voluto fare esattamente il contrario,scansai il suo braccio e mi divincolai dicendo a malincuore.
'No, Payton.'
E senza guardarlo in faccia uscii dalla stanza.
Non so se lui rimase lì ancora per molto, non so come abbia reagito, non so nemmeno perché lo volesse fare dopo la decisione che aveva preso , so solo che io corsi sul pullman, cercando un sedile dove stare da sola.
Mio padre , che era già seduto al nostro posto, vedendomi passare e non fermarmi vicino a lui si voltò verso di me preoccupato.
'Dove vai?'
Ma non gli risposi, mi sedei in un'altro posto, infilandomi il cappuccio, per cercare di non far capire a gli altri che stessi piangendo.
Mio padre capii che era come l'altra sera e che doveva lasciarmi i miei spazi in questo momento, così non fece altre domande.
Penso che Payton abbia portato i documenti al signore , perché quest'ultimo si è appena affacciato dal pullman per afferrali.
Io avrei voluto baciarlo, ma non l'ho fatto. Non può fare come vuole , non può illudermi così tante volte , non posso permetterglielo.
Quindi , guardo fuori dal finestrino e cerco di pensare ad altro, ci provo con tutta me stessa, ma a volte mi sento una stupida a non averlo baciato, poi però rifletto e mi dico che in fondo ho fatto la cosa giusta. A volte mi pento , a volte no, non lo so.
Questo ragazzo mi farà uscire pazza.
Cosa avrei dovuto fare?
Cerco solo di non far uscire ulteriori lacrime e di fare respiri profondi, ma sento gli occhi lucidi ed un nodo in gola che non frena le mie emozioni. Avrei solo bisogno di Charli in questo momento.

The Only 2 -sei come non mi aspettavo- in realtà è il continuo del primo libro..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora