PENSIERI DI UN FUTURO ASSASSIN(i)O

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Entro le 20 devo stare a casa...cosa cazzo mi è passato per la testa, mannaggia a me.

Ricapitoliamo, se qualcuno mi domanda di Henry io rispondo semplicemente con "Ma Henry è ancora a Delaware con i clienti" e stop...ma se Henry avesse mandato un messaggio o se avesse chiamato qualcuno cosa dirò?

"Io non so niente, Henry non me l'ha detto, controllate pure il telefono" e con questa risposta sarò in una botta di ferro. Però che testa di cazzo è quell'Henry, ma dico io Gesù Cristo hai quasi sessant'anni e proprio ora ti è venuta la voglia di un'amante giovane? A malapena ti si alza ancora...non sai che quella ti vede più come un bancomat.

Però non posso darli torto, trentadue anni di matrimonio con quella donna equivale all'ergastolo con un'unica differenza: in galera hai un'ora di svago. Era opprimente con Henry, doveva condividere tutto, un giorno arrivò anche a giustificarsi per l'acquisto di un libro...ma stiamo scherzando? Il libro fu la miccia di una discussione banale e Henry, quel dannato deficiente che per colpa sua sto passando una giornata di merda e non so quando finirà, si scusò, chiese perfino il perdono....da matti. Sì, da matti.

Ora che ci penso darò la colpa all'amante come l'ultima persona ad averlo visto vivo. AHAHAHAHAH cazzo che mente che sono, certo potevo evitarlo ma forse doveva andare così, ognuno di noi ha un disegno divino o celestiale? Boh non so come si dice, comunque qualcuno lo aveva programmato.

Domani mattina, devo solo ricordare di pulire, no anzi meglio comprare un tappetto nuovo, stesso modello e stesso colore, quello sporco di sangue lo distruggo.

Sto iniziando a sentirmi in colpa, perché? Io mi sono difeso...l'ha fatto perché era disperato, quella lì ha mandato in aria il suo cervello, Henry non avrebbe fatto una cosa del genere, lo so, ci conosciamo da quasi quindici anni da quando abbiamo fondata questa minuscola società edile, è sempre stato una persona tranquilla e buona, lo dimostra il matrimonio con quella rompipalle.

Ho i sensi di colpa...ecco lo sapevo, mannaggia a me. Nemmeno dovevo essere nel mio ufficio oggi, cazzo!

Ora non devo perdere quest'adrenalina, non ora, quando ritorno a casa, posso anche piangere, non me ne frega, ma ora devo stare attento, mi sto muovendo nei limiti, un passo falso e addio.

Devo anche pulire il bagaglio nei prossimi giorni... no cos'è tutto sto traffico, è una strada di merda dove non cammina nessuno dopo le cinque, cosa sono quelle luci rosse e blu...no, no,no,no...

C'era un posto di blocco lungo la strada provinciale che collega Bangor a Derry, due autovetture della polizia sbarravano il passaggio e controllavano auto per auto.

Sono nella merda, ecco e ora? Fanculo Henry dovevo darti fuoco e metterti in uno di quei pilastri dei nuovi edifici...no non dovevo ammazzarti, ma tu mi ha costretto, ti sei avventato contro, mi hai colpito con la torcia e mi stavi strozzando, TU VOLEVI UCCIDERE ME...IO MI SONO SOLO DIFESO CAZZO. Per cosa poi? Per rubare i soldi che avevamo nella nostra cassaforte perché la tua amante ti ha messo in un bel casino grandissima testa... Calmati Stephen, calmati non è il momento della collera, ci sono i poliziotti lì in fondo, un passo alla volta e arriviamo alla meta.

Allora...allora...ci vuole ancora un po' di tempo per il mio turno quindi pensiamo a risolvere questo problema...

1)    Giustificare il taglio sulla testa, la ferita è ancora fresca;

2)    Pensare a una scusa per evitare l'apertura del bagaglio;

3)    Se vogliono controllare il bagagliaio come giustifico il cadavere di Henry?

"No signor agente, io e il mio amico stiamo facendo un gioco che si chiama - Scopri il cadavere entro un'ora -  si vince un biglietto di solo andata nel resort San Quintino. YUPPI DU".

La macchina davanti a quella di Stephen si fermò davanti agli agenti.

Il tempo mi rema contro, ottimo...le mani tremano, no aspettate tutti, ve l'ho detto a casa potete tremare, piangere, non mangiare, potete fare qualsiasi cosa ma a casa non qui.

E' il mio turno, dai Stephen vecchia volpe...facci sognare.

Il poliziotto invitò Stephen ad avvicinarsi nel loro "spazio". Un agente si fermò sul lato passeggero e iniziò a guardare l'auto, due erano di fronte che impugnavano i fucili.

<<Buonasera agente, cosa è successo?>> cercò di mantenere un tono di voce sereno.

<<Stiamo facendo dei controlli signore>> smorzò il poliziotto che notò la ferità sulla testa <<Vedo una brutta ferita>>.

Cazzo <<Quale? Questa? No, non è così grave>>

<<Potrei sapere com'è accaduto?>>.

Stephen si accorse che l'altro poliziotto era arrivato al bagagliaio.

<<Ho un'impresa edile e stavo facendo dei lavori quando una trave mi ha beccato>>.

<<Perché non è andato all'ospedale per le cure? E' un taglio serio>>.

<<Ma no, è solo un taglio>> Stephen si accorse tramite lo specchietto retrovisore che l'agente puntava la torcia sulla targa.

I due agenti si guardarono. <<Le dispiace aprire il bagagliaio?>>

<<No, certo che no, potrei sapere il motivo?>>.

<<Semplice routine signore, la prego apra il bagagliaio>>.

Stephen scese dall'auto, capì di essere nei guai e la conferma della sua ipotesi fu quando si accorse delle tracce di sangue sulle lettere centrali della sua targa, i poliziotti si allontanarono di un passo con la mano sulla pistola, pronta a estrarla.

Finisce così? Eh? Sei contento Henry, mi ha rovinato la vita.

Mise la chiave nella serratura, si udì un leggero click e Stephen alzò il bagagliaio con gli occhi chiusi.

I due agenti si avvicinarono.

<<Bene, credo che sia tutto a posto>>.

Cosa?

Aprì immediatamente gli occhi, il cadavere di Henry non c'era, era scomparso.

Come? E' impossibile.

Ritornò in auto, salutò gli agenti e proseguì per la sua strada; arrivò in una zona deserta, accostò, aprì il bagaglio e...il cadavere di Henry era lì.

Non riesco a capire, prima non c'era e ora sì. Cosa diavolo è successo? Non poteva scomparire e non è invisibile.

Scoppiò a ridere.

Sapevo che c'era un disegno divino per me. Mi dispiace Henry ma è andata così. Ora ti metto in un bel posto così nessun può trovarti.

L'auto partì, sfrecciando lungo la strada provinciale...

...mancava un miglio a Derry quando sentì una voce.

<<Stephen, ehi Stephen>> si voltò verso il lato passeggero e con uno sguardo freddo fissò Henry, vivo e vegeto.

<<Mi fido di te, sono nei guai fino al collo solo tu puoi salvarmi. Nessuno sa del tuo coinvolgimento, so che sto chiedendo troppo ma sei l'unico...i soldi dell'ufficio li possiamo recuperare con l'assicurazione. Se non salto i debiti quelli mi ammazzano, lo capisci. Io ho già pianificato tutto>>.

Henry continuava a parlare ma la sua voce diminuiva trasformandosi in un ronzio fastidioso che penetrava la mente di Stephen.

Mi vuoi mettere nei guai eh? Tu e quella gallina. No, non ci sto. Non mando all'aria la mia società per i tuoi problemi....ti ammazzo prima io...stronzo.

<<Allora Stephen mi aiuterai?>> chiese Henry.

<<Certo>> rispose, sul suo viso si manifestò un sorriso mefistofelico.

Weird and Wonderful (Racconti)Where stories live. Discover now