Weird and Wonderful (Racconti)

VENERDÌ 17 (EXTRA/REVISIONE)

AMELIO ROCCUTO E' IL PERSONAGGIO DEL RACCONTO "IL CONCERTO" DELLA RACCOLTA DI SANTA CTHULHU IS COMING TO TOWN CONTEST IDEATO DA HORROIT.

QUESTA ONESHOT EXTRA E' PER LA CHALLENGE "VENERDI' 17" CREATA DA HorrorIT

***

Era appena arrivato difronte al portone della sua abitazione quando, Amelio Roccuto, si accorse di aver lasciato le chiavi in ufficio.

Guardò l'orologio: MEZZANOTTE.

Decise di ritornare in redazione; era a bordo della sua Vespa 50 quando sbucò una ragazza che si sbracciava in mezzo alla strada. Roccuto frenò di colpo.

<<Ma è pazza? Potevo ucciderla>> disse.

La ragazza prese fiato e si piombò dietro al giornalista. <<La prego parta. Sono in pericolo>>

<<Cosa?>>

<<Parta per Dio>> gridò la ragazza.

<<Ma che -- >> Roccuto partì come un razzo. <<La porto alla stazione di polizia più vicina>>.

<<No, no. Mi porti a casa>>.

Il giornalista seguì le indicazioni della ragazza e lo condussero in periferia, in una zona isolata della città, imboccò un sentiero e in quel momento si sentì un po' a disagio, sapeva che non sarebbe andata a buon fine questa storia.

<<Siamo arrivati>> disse la ragazza. Roccuto fermò la moto di fronte a una villa apparentemente abbandonata.

<<Vivi qui?>>

<<Sì, la ringrazio, davvero, mi ha salvato la vita>>.

<<Da chi? Se posso saperlo>> la sua curiosità da giornalista era più forte che mai.

<<Da una setta>> e si allontanò saltellando e canticchiando una strana filastrocca e scomparse nell'oscurità.

Roccuto rimase un po' basito e ripartì. A metà strada la Vespa iniziò a tossire, la lancetta del serbatoio rimase abbassata. <<No, no>> disse disperato. Era rimasto senza benzina, così spinse il motorino per una decina di chilometri dove trovò una stazione di servizio, la più vicina.

Iniziò a versare il liquido nel serbatoio.

<<Mi scusi>>. Roccuto si voltò di scatto: era un ragazzo, un diciottenne, che mostrava una banconota da 50. <<Potesse cambiarmi la cinquanta. La mia macchina si è fermata e la macchinetta accetta solo banconote da venti in giù>>.

Roccuto lo guardò in maniera sospetta e chiese: <<E la tanica? Dove metterai la benzina?>>.

La domanda colse il ragazzo di sorpresa e iniziò ad articolare frase spezzate fino a quando non puntò la pistola contro il giornalista. <<Pezzo di merda. Alza le mani, se no ti dovrebbi sparare>>.

<<Dovrei>> rispose il giornalista.

<<Cosa dovrei?>>

<<Se no ti dovrei sparare>> disse Roccuto con le mani in alto.

<<E con che cosa eh? Sei un poliziotto?>>.

<<Niente lascia perdere>>.

<<Bella la moto>> disse il ragazzo.

Roccuto guardò la sua moto allontanarsi...col ragazzo. <<Che serata di merda>> aggiunse. Prese il suo telefonino e aveva la batteria scarica. <<Bene>>.

A 100 metri dalla stazione c'era una piccola casa con le luci ancora accese. <<Forse posso usare il telefono>> disse il giornalista.

Bussò un paio di volte ma nessuno rispose, la porta era aperta. <<Permesso?>> ed entrò. Non c'era nessuno in quella casa e trovo il telefono su un mobile, stava componendo il numero quando notò, dallo specchio posto sopra il mobile, il riflesso di un uomo con la gola tagliata. <<Oh cazzo. Oh...cazzo>>.

<<Tu chi sei?>> sbucò da una porta laterale un uomo con il grembiule da macellaio sporco di sangue.

<<Eh-eh- telefono, telefono io>> con uno slanciò uscì da quella casa e corse come un matto. Un'auto per poco non lo investì.

<<Roccuto!>> disse una voce che lui conosceva.

<<<Direttore>> .

<<Cosa ci fai qui?>> il direttore era incredulo.

<<La prego direttore mi porti via da qui>> entrò in auto. Il macellaio assassino li stava raggiungendo impugnando una mannaia.

<<Via, via>> disse Roccuto in maniera sbrigativa.

<<E' quello chi cazzo è?>> vedendo l'assassino dallo specchietto retrovisore.

<<Parta direttore se no ci ammazza>>.

<<Cosa? Roccuto ma lei è sempre in mezzo alle mie palle. Perché è in questa zona? Perché stava correndo? Sbaglio o le ho prestato la mia Vespa?>>

<<Eh!>>

<<Eh cosa?>> chiese il direttore.

Amelio Roccuto capì che le sciagure non erano finite.