Capitolo 42

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Mi sveglio a causa della luce del sole che mi disturba gli occhi e mi sento stretta possessivamente da qualcuno, apro un occhio trovano una chioma corvina poggiata sulla mia spalla.
Arrossisco, vuol dire che Sean sta comodamente usando il mio petto come cuscino. Muovermi potrebbe  complicare la situazione, probabilmente mi stringerebbe di più e non posso permetterlo se voglio respirare ancora, la sua stretta è già abbastanza salda. Porto una mano sulla sua testa, accarezzando i capelli, ricordando he gli piace molto, spero sia ancora così.
Mi sento in pace qui, abbracciata da lui, nel silenzio della mattina, con il sole che entra dalla finestra e alcuni uccellini che cantano, il contrasto del calore prodotto da noi e la frescura del mattino che entra dalla finestra e che mi rinfresca il viso è paradisiaco. Sembra quasi il risveglio di un film. La sveglia di Kate comincia a strillare ed io la spengo decidendo che dieci minuti possiamo anche prenderceli. Sento i passi sulle scale, quindi appoggio la schiena alla spalliera e il viso di Sean scivola sul mio ventre, mentre continuo ad accarezzargli i capelli.
Come previsto la porta si apre rivelando Kate, la mia amica guarda me e il corpo inerme di Sean facendo un sorriso provocante.
L'ammonisco con lo sguardo "Beh almeno io ho dormito, non posso avere la stessa certezza di te e di Mett." Arrossisce violentemente.
"Stronza." sussurra.
"Comunque devi cominciare a sbrigarti, se no faremo tardi a scuola. Sai dove trovare i vestiti, apri l'armadio e scegli qualcosa."
Annuisco guardando Sean, "Lo sveglierò dopo essermi cambiata."  Almeno così posso cambiarmi senza che mi guardi come se gli stessi facendo uno spogliarello.
Kate annuisce "Poi io e te dobbiamo parlare, Jay-jay. Anche circa Erick.", sospiro accarezzando il viso di Sean, è più forte di me, sono ancora innamorata di lui nonostante ciò che è successo. "Lo so, Kate. Ho tante cose da dirti e non solo su di lui, diciamo che riguarda un po' tutto il nostro gruppo." 
Annuisce "Lo hai fatto per lui, vero? Per Sean."
Sospiro "Si, proprio così." e sorride uscendo dalla stanza. Sollevo il viso di Sean scendendo dal letto, appogiandogli la testa sul cuscino. Apro l'armadio e trovo un maglioncino rosso e un paio di Jeans chiari. Mi levo la maglia della sera precente, mi libero anche dei Jeans e del reggiseno, sono fortunata che la mia amica abbia la mia stessa taglia in... tutto. Resto di spalle al letto per tutto il tempo, poi il mio corpo si congela quando avverte il suo sguardo bruciante sulla mia schiena e sulle mie gambe nude. Questo vuol dire che è sveglio da un po' di tempo,  che ha persino assistito alla discussione tra me e Kate.
Mi affretto ad indossare reggiseno, maglioncino e jeans. Mi giro incrociando le braccia al petto, con faccia impietrita trovando il suo sguardo già sui miei occhi, e con gli stessi occhi lo rimprovero severamente e lui... lui sorride, un sorriso pazzesco che fa venire i capogiri. Dio quanto mi era mancato vederlo al risveglio.
Scuoto la testa, sicuramente avrò una faccia da ebete.
Entro in bagno velocemente per lavarmi i denti, il viso e sistemare un po' i capelli. Poi esco velocemente "È tardi." mormoro, "Farai bene a sbrigarti."
"Buongiorno anche a te, piccola." L'ha fatto di proposito, per vedermi arrossire, cosa che succede. Brutto stronzo... esco dalla camera in agitazione, come si permette? Rivivo per l'ennesima volta l'immagine di lui e altre ragazze e questo mi fa stare male.
Dopo aver mangiato e dopo aver aspettato i ragazzi, pigri più di me e Kate, finalmente usciamo di casa e in poco tempo raggiungiamo la scuola.
Saliamo i gradini e come un dejá-vù, mi scontro con un ragazzo biondo platino a cui cadono i libri per terra.
Riconosco il ragazzo "Oh, scusa..." merda non ricordo il suo nome, che figuraccia.
Sorride gentile "Mi chiamo Brett, Jane.", mentre lui ricorda perfettamente il mio.
Dannazione.
"Si, non ho potuto dimenticarlo." Pare leggermi nel pensiero, "Volevo chiederti una cosa..." continua, "Beh, dimmi." Acconsente, poi guarda i miei due amici e infine Sean, il quale sembra voglia sbranarlo vivo, ma non si permette a dire una sillaba, mi guarda solamente, in segno di avvertimento.
"Beh, preferirei fossimo da soli.", e dato che so che se accettassi Sean si infurierebbe rispondo "Certamente."
Ci allontiamo un attimo, non troppo lontano dai miei amici che parlano tra di loro, Sean ha l'aria di star per commettere un omicidio.
"Uhm, mi chiedevo se il tuo amico biondo li... si insomma, fosse già impegnato.", credo ci siano stati degli enormi malintesi.
Scoppiare a ridere, mentre  Brett sembra in imbarazzo ed un armadietto si inclina sotto la forza del pugno Sean. Qualcosa mi dice che è geloso, ma non lo ammetterà mai.
"Nono, scusa Brett. Solo pensavo ti piacessero le ragazze.", fa un sorriso sghembo "Beh lo credevo anche io. Quando ho scoperto la verità ho finto fosse ancora così, non sono ancora a mio agio con la mia nuova... sessualità." Annuisco sorridente.
"Mi dispiace Brett, ma Metthew non è gay, direi tutto il contrario. Vedi la mia amica laggiù? Lei è Kate e beh, si stanno frequentando." Gli dico senza giri di parole.
Annusice sinceramente dispiaciuto "Beh puoi anche dire a Sean che non voglio uscire con te, senza offesa, sembra voglia staccarmi la testa." sollevo le spalle
"Oh no, glielo dirò a tempo debito, per adesso facciamolo bruciare un po'. A proposito se vorrai il nostro tavolo alla mensa ha un posto in più."
Annuisce grato, mi saluta e va via. Ignoro lo sguardo dei ragazzi e di Kate quando torno all'armadietto per posare i miei libri. 
"Ok ragazza, io e te avremo tanto di cui discutere. Posa questi libri, trascorreremo le prime due nel fantastico mondo del bagno femminile. A dopo Mett, bye bye Sean e raffreda l'animo." Ridacchia trascinandomi via.

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