Nuovo Anno, nuova vita (Jude Sharp)

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Alle fine si ritrovava di nuovo solo. Era seduto sul divano e si teneva la testa fra le mani. I suoi occhiali verdi erano appoggiati sul tavolinetto. Un flebile singhiozzo scappò dalle sue labbra rosee. Non voleva piangere ma era più forte di sé. Quella mattina si era svegliato come sempre poi andò verso la culla per prendere in braccio la figlia come faceva ogni mattina. Scese dunque con la figlia in braccio aspettandosi di vedere la fidanzata in cucina, però una volta arrivato lì, non ci trovò nessuno. Si avvicinò al tavolino e trovò un bigliettino.

Mi dispiace Jude. So di essere una codarda, però non ce la posso fare. Questi mesi con te e nostra figlia sono stati belli però sento di non appartenere a questa famiglia. Mi dispiace moltissimo però io devo andare per la mia strada. Essa non comprende voi due. Mi dispiace.


Jude strappò il bigliettino in mille pezzetti e lo buttò nel secchio della spazzatura. Non smise di pensare a quel biglietto per tutto il giorno ed arrivata la sera, ciò peggiorò ancora di più. Era il trentuno dicembre, l'ultimo dell'anno e lui si trovava quasi solo. Aveva soltanto figlia. Si alzò dal divano color sabbia e prese la figlia in braccio stringendola forte a se.

-Prometto che ti proteggerò da tutto e da tutti amore mio, sussurrò lui.

La figlia era nata a maggio e aveva soltanto sette mesi, però in quei sette mesi aveva imparato più cosa che in ventotto anni di vita. Sentì suonare al campanello. Si rimise gli occhiali che aveva poggiato prima sul tavolino ed andò ad aprire. Appena aprì un sorriso gli si stampò in volto. Gabi, Riccardo,Samguk e Lucian si trovavano davanti alla porta con delle buste in mano.

-Cosa ci fate qui ragazzi?, chiese Jude sorridendo.

-Siamo venuti a festeggiare l'ultimo dell'anno con lei. Sappiamo che gli altri hanno tutti organizzato una festa e visti che noi quattro non siamo proprio dei gran festaioli, abbiamo deciso di farle una sorpresa, spiegò Samguk.

Jude li fece entrare e accomodare sul divano. Teneva ancora la sua bimba in braccio che dopo poco iniziò a piangere. Lucian spalancò gli occhi e guardò a destra e a sinistra. Gabi iniziò a ridere vedendo l'espressione spaventata di Lucian.

-Non hai mai visto un bimbo piangere?, chiese il rosa con un sorriso.

-Si, però sembrava tanto calma. Perché adesso piange?

-Gli manca di sicuro la madre. Non l'ha più vista da ieri e non la rivedrà neanche più, rispose Jude con tono duro.

La bimba non smise ancora di piangere così Samguk fu il primo a reagire.

-Posso tenerla io? Forse si calmerà altrimenti chiediamo a Riccardo, di solito ci sa fare con i bimbi.

Jude annuì dando la sua piccola a Samguk che la fece dondolare un po' tra le sue braccia. La bimba si calmò e tutti tirarono un sospiro di sollievo.

-Coach, lo so che non toccherebbe a me dirlo però, la sua ex fidanzata è una stupida. Lei si merita di meglio, disse Riccardo leggermente titubante.

-Ti ringrazio e anche a te Samguk. Chiamatemi Jude quanto stiamo tra di noi e non datemi del lei.

I ragazzi annuirono e Riccardo chiese di poter tenere la bambina per un po'. Appena Riccardo la prese fra le braccia la bimba iniziò a sorridere e gli strinse leggermente un dito con la sua manina. Gabi si avvicinò con il viso e le diede un bacio sulla fronte. La bambina scoppiò a ridere e fece un gesto a Gabi di prenderla in braccio. Il rosa la prese in braccio e lei strinse leggermente una ciocca di capelli senza però fargli male.

-Non tirare i capelli i Gabi, gli fai male, disse Jude dolcemente.

-Non si..ti preoccupare non mi sta facendo male.

Jude sorrise e si sedette accanto ai ragazzi. Si tolse per la prima volta davanti a loro gli occhiali stupendo tutti quanti. I suoi occhi rosso sangue guardavano il pavimento. Poi si alzò di punto in bianco e tornò dopo poco con dei bicchieri, dei piattini e dei dolci in mano.

-Non è molto però non potevo non offrirvi qualcosa.

-Abbiamo portato qualcosa anche noi!, esclamò Lucian e prese la busta.

Appoggiò sul tavolino una Coca-Cola, poi dei dolcetti, torroni eccetera. I cinque ragazzi e la bimba trascorsero una bellissima serata. Ridevano e scherzavano come non mai. Samguk gli aveva raccontato del suo corso di cucina, Riccardo del suo ultimo concerto, Gabi della sua convivenza con Riccardo, facendo arrossire quest'ultimo, e Lucian invece dei suoi studi.

-Sono davvero fiero e di voi e sono comunque contento che continuiate a giocare a calcio. Come va la nazionale?

-È fantastico! Ci divertiamo tantissimo anche se gli allenamenti sono abbastanza duri!, rispose Gabi con un sorriso.

-Sono sicuro che ce la farete. Ho sentito che sei tornato ad essere tu il capitano Riccardo.

-Si, e ne sono entusiasta. Mi mancava davvero tanto essere capitano.

-Ti capisco, all'inizio ero capitanato anch'io però alla Royal Academy.

-Ragazzi fra un po' inizia il conto alla rovescia preparatevi!, esclamò Samguk.

Jude prese la figlia in braccio mentre Samguk si occupò dello spumante. Riccardo, Lucian e Gabi si alzarono anche loro dal divano e accesero la televisioni che stava per dare il via.

-Dieci...nove...otto...sette...sei...cinque...quattro... tre...due...uno...Buon anno!, gridarono tutti e cinque.

Samguk strappò lo spumante senza fare troppo rumore. Jude diede dei bacetti alla figlia che rideva contenta. Lei gli mise poi le manine sul viso.

-Bab..bo, balbettò la bimba.

-Buon anno amore, sussurrò lui dandole un altro bacetto.

-Che dolce! Gabi voglio avere un figlio anch'io, mormorò Riccardo.

-Sarà un po' più difficile amore, replicò Gabi rosso in volto.

Lucian, Samguk e Jude scoppiarono in una risata  facendo arrossire Gabi ancora di più. Riccardo si grattò la nuca e abbracciò Gabi subito dopo.

-Potrete per sempre adottare no? Io ed Aitor vorremmo adottare fra qualche anno.

-Si, certo ci avevamo già pensato solo che il signorino non aveva mai gridato di voler avere dei figli.

-Scusa Gabi è stato più forte di me.

-Approposito di Aitor perché non è venuto anche lui?, chiese Jude.

-Doveva festeggiare Capodanno con i suoi genitori, Jordan e Xavier, rispose Lucian.

Alla fine i quattro ragazzi restarono a dormire da Jude quella sera, dopo aver scritto o telefonato a gli altri per augurare un felice anno nuovo. Alla fine Jude non era solo come pensava, aveva la figlia e tutti i ragazzi del Raimon, sia grandi che piccoli.






Angoletto mio.
Salve, buon giorno, buona notte, buon tutto! Questo era un One Shot un po' diverso sperò comunque che vi sia piaciuto. Vi auguro anche un buon anno nuovo ( anche se questo capitolo è stato postato un paio di giorno prima ma vabbè). Quindi niente, ciao e alla prossima!











Inazuma OsDonde viven las historias. Descúbrelo ahora