PARTE 9

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20 Settembre.

Uria.

<<Stai scrivendo?>>chiede la dottoressa. E' una donna sulla cinquantina, i capelli rossi, gli occhiali buffi, triangolari ed enormi.

Io annuisco.

<<Lettere. Una al giorno>>sussurro guardandomi le mani.

<<Bene. Sono felice per te. Un paio di settimane fa nemmeno mi parlavi>>dice la psicologa sistemandosi sulla sedia che tutte le volte dispone davanti alla porta della cella.

Io resto in silenzio.

<<Desideri che io le consegni a qualcuno?>>mi chiede. Inutile dire come nella mia mente si sia proiettata subito una persona.

<<No...>>dico fissando il vuoto. Deglutisco, cercando di mantenere la calma. <<...a meno che non sia in grado di far resuscitare i morti>>aggiungo.

<<Oh...>>la sento sussurrare. Io continuo a fissare il nulla.

<<Tu mi mandi fuori di testa>>urla fortissimo. Io la guardo, resto immobile, la sfido con lo sguardo. <<Perché cazzo mi guardi così, eh? Dimmi qualcosa, stronzo>>urla di nuovo, il viso a mezzo centimetro dal mio, le sue mani che spingono il mio petto senza però spostarmi di mezzo centimetro. <<Parlami>>grida. <<No, voglio che tu te ne vada, Lea>>dico respirando a fondo. Mi sto per girare, ma lei mi afferra il polso. Cerca di girarmi, ma non riuscendoci, mi gira intorno, rimettendosi davanti a me. <<Vattene>>ripeto più forte. Non so perché sia venuta qui al quartier generale, ma voglio che se ne vada. <<E' una vita che non ti fai sentire. Si può sapere che ti passa per la testa?>>esclama. E' preoccupata, lo vedo. E questo non mi piace per niente. <<Lasciami capire, pensi che dopo un bacio tu abbia qualche diritto su di me? Perché se la pensi così, ti sbagli di grosso...>>dico con cattiveria. E più cattiveria ci metto, meglio sarà. Non deve starmi vicino, voglio che scappi a gambe levate. Soprattutto sapendo cosa c'è sopra quel tavolino a pochi metri da lei...lei...che ora mi guarda con quegli occhioni grandi e dolci. Come può una piccola bambina come lei, starmi così vicino, avere così tanto potere su di me? Lei si mette a ridere, io la guardo confuso. <<Tu non mi fai paura>>dice allentando la presa sul mio polso. Io mi guardo attorno spaesato, in cerca di una via di fuga. Indietreggio, come se stessi per essere catturato da un cacciatore. E senza trovare nessuna via di scampo, mi affido al solito strumento, il mio preferito. <<Levati, ragazzina. Sei una stupida...cosa vuoi da me?>>. Le parole...che arma incredibile. Con una persona normale userei direttamente la violenza, ma lei...lei è un fiore. Un fiore velenoso, pericoloso, mortale. Ma troppo bello per essere sciupato...<<Io ti aspetto, Uria. Io non me ne vado>>sussurra sempre più vicina. Io la guardo, sento il suo profumo, che come l'odore del fiore velenoso, m'immobilizza. Lei, poi, fa un passo indietro, si gira e va a sedersi sul divano. Porta le gambe al petto, poggia il viso sulle ginocchia e mi guarda. Io sbuffo, o forse sospiro. Mi avvicino al tavolo dell'enorme stabilimento abbandonato e fisso con paura quello che c'è sopra. Guardo la siringa, fisso la dose giallognola, il liquido che dovevo ancora aprire. E poi alzo lo sguardo. Velocemente, apro uno dei cassetti e ci butto tutto dentro. Mi strofino le mani sulla felpa grigia e alzo il cappuccio, nervoso più che mai. Mi avvicino al divano e mi posiziono davanti a lei, che dal basso mi fissa. E' bellissima...la conosco da così poco e mi sembra di conoscerla da sempre. Allungo una mano e appoggio il pollice sulla sua guancia calda. L'accarezzo e mi perdo in quel verde. Mi siedo sul divano e restiamo a guardarci per un tempo infinito. Io penso solamente alle sue labbra, a quel bacio. E poi lei si appoggia su di me, accocolando la testa sul mio petto. La guardo, sorpreso, quasi impanicato per il suo gesto. La guardo e, come se non avessi più potere sul mio corpo, poggio la mano sui suoi capelli scuri. Le accarezzo i capelli, ci scaldiamo, mentre lei, inconsapevolmente, riempie la mia anima con la sua presenza. E mentre la guardo addormentarsi, chiudere gli occhi lentamente, penso solamente ad una cosa: sei tu la mia droga.

Perfect 2Where stories live. Discover now