PARTE 48

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15 Gennaio.

Josh.

In piedi, fermi, fissiamo il corpo della ragazza dai capelli scuri, a terra, mentre la pozza del suo sangue continua ad espandersi sempre di più sul parquet beige, partendo dal foro sul suo petto.

La guardiamo, fermi, fino a che i suoi occhi terrorizzati non smettono di muoversi, perdendosi nel vuoto di quelli del gatto, morto davanti a lei.

Ridacchio leggermente davanti alla scena.

<<Sei un coglione>>dice Claire girandosi.

Io la guardo, alzando le mani in aria. <<Ma come?>>dico io guardandola, mentre inizia a studiare la stanza.

<<Sì, sei un coglione Josh. Bastava tramortirla da dietro, non era necessario ucciderla>>mi dice lei, iniziando a curiosare in giro, motivo per cui siamo qui. Stiamo cercando una cosa in particolare...il database dove tengono le nostre informazioni. La nostra guardia infiltrata non è riuscita a darci questa informazione, ma solo l'elenco degli investigatori del caso.

Mi giro in silenzio, guardando il corpo della giovane detective.

Sì, forse non è stata una mossa furba ucciderla...avremmo potuto interrogarla. E poi ucciderla, ovviamente.

Alzo le spalle, tornando a guardare Claire. Fisso il suo corpo da capo a piedi, leccandomi le labbra.

Come cazzo ad avere un corpo così a quaranta e passa anni, dopo tre figli?

Mi avvicino a lei di soppiatto. Le prendo i capelli da dietro delicatamente, mentre sorrido leggermente. La faccio girare, in modo che veda il cadavere.

<<Oh, avanti Claire...da quando sei diventata così noiosa?>>sussurro al suo orecchio, sorridendo leggermente.

Respiro piano con il naso vicino al suo orecchio. Lei, ovviamente, non mi da alcuna soddisfazione e resta immobile.

<<Non ti ricordi come ci divertivamo una volta, insieme, così...>>la stuzzico piano indicando il corpo sanguinante della ragazza.

Lei resta ferma.

<<Ma che cazzo...>>sussurra improvvisamente, separandosi da me.

Io sbuffo.

Mi passo una mano tra i capelli, per poi avvicinarmi a lei, che è andata a vedere il pc acceso della scrivania, proprio sopra al corpo della detective.

Guardo lo schermo.

E' la foto di una rivista, in cui è raffigurato un uomo con gli occhiali da sole e affianco a lui...

<<Oh cazzo>>sussurro scioccato, riconoscendo la figura di Lea.

Fisso la foto, agitato come se avessi combinato un guaio io stesso.

Con la coda dell'occhio guardo Claire, in cerca di qualche tipo di reazione. Lei ha gli occhi azzurri fissi sullo schermo.

<<Merda>>esclamo tornando a guardare la copertina, cercando di raccogliere i dettagli.

Nervoso, sbatto il pugno sulla scrivania e mi giro, iniziando a muovermi per la stanza.

<<Che cazzo...io lo sapevo...sapevo che dovevo rimanere a Londra. Lei non è una che passa inosservata>>dico agitato indicando lo schermo. Guardo per un secondo la foto.

<<Stupido...è stupido lasciare una, letteralmente, "morta vivente" in giro per una metropoli come quella. Molto stupido...>>dico agitato, innervosito ancora di più dall'immobilità di Claire, che continua a guardare lo schermo, probabilmente analizzando la situazione e pensando ad una soluzione.

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