Dolce sorpresa

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Mi sveglio ancora tra le braccia di Jimin e sorrido istintivamente "Hey già sveglia?" chiede.
"Si...che ore sono?"
"Le sei!"
"Oddio, è così presto?" dico passandomi una mano sul viso.
"Già."
"Come stai?" chiedo guardandolo negli occhi.
"La ferita si è richiusa." dice con un sorriso.
"Menomale."
"Vuoi andare a fare qualcosa?" chiede.
"Mmm...restiamo qui!" dico.
"Ok...però...sai...leviteresti la gamba da..." guardo la mia gamba poggiata...be lì e subito la tolgo "Scusa non me ne sono accorta." dico imbarazzata.
"Fa nulla...Jo, il letto è piccolo stiamo stretti." dice.
"Vieni in camera mia, ce la fai?" chiedo e subito si alza "Ovvio!" mi prende per mano ed esce dalla stanza per poi salire le scale ed entrare nella mia stanza.
Si sdraia sul letto e io mi siedo accanto a lui "Ci pensi che oggi dovrò allenare un branco? Come cavolo faccio?" chiedo passandomi le mani tra i capelli.
"Sta tranquilla che ci riuscirai." dice baciandomi i capelli "Sono sicuro che la mia piccola ci riuscirà!" dice sicuro mentre mi abbraccia.
La mia schiena è poggiata sul suo petto e nel frattempo io sto giocando con le piccole dita delle sue mani, sto facendo girare i suoi anelli e lui con la mano libera mi accarezza i capelli.
"Potrei stare così per ore." sussurro.
"Anche io." mi giro per guardando e mi stampa un bacio.

Il tempo passa e sono costretta ad alzarmi e cambiarmi per poi scendere e provare ad allenare gli altri. Alla fine è venuto anche Jimin perchè ha detto che si sentiva bene e che voleva aiutarmi.
Dopo aver preso coraggio siamo andati nella foresta e mi sono fatta dare una mano da Jimin per alcuni esercizi.
Quando abbiamo finito torniamo ognuno al proprio bungalow e io vado a farmi una doccia rilassante.
Ok, dopotutto non è andata così male, tranne quando Jimin è dovuto intervenire per aiutarmi a spiegare l'attacco, quando Taehyung mi ha aiutato durante il combattimento e quando Jaebum mi ha colto di sorpresa. Tutto ok no? No. Uffa. Non sono in grado di portare avanti un branco come diavolo faccio? Dio mio, ora sono cavoli.
Esco dalla doccia e mi vesto comoda una volta vestita me ne vado in camera, ho lasciato i capelli bagnati, non avevo voglia di asciugarli.
Entro in camera e Jimin è sul mio letto "Sai che puoi entrare anche dalla porta ora vero?"
"Si... ma è più divertente passare dalla finestra." dice scrollando le spalle.
"Se lo dici tu." dico e mi siedo sul letto a gamba e incrociate "Perchè sei qui?"
"Non posso andare dalla mia ragazza?" chiede.
"Fai pure." dico intrecciando le sue mani con le mie.
Ormai è sera e abbiamo già cenato, chissà che ha in mente.
"Vuoi venire da una parte?" chiede.
"Non potremmo restare qui?" chiedo. Non voglio uscire di notte da soli, ho paura...
"Non vuoi venire?" chiede inclinando la testa di lato e io abbasso lo sguardo.
"Jo...hai paura che tua sorella torni vero?" chiede, ha centrato il punto. Mi limito a non rispondere.
"Piccola lo sai che ora che anch'io sono qui Malia non ti toccherà. Ma se ti senti più sicura possiamo anche restare qui, per me non c'è problema." dice mentre mi abbraccia. Mi lascio stringere da lui e poi mi allontano "D'accordo andiamo!"
"Sicura?"
"Sicurissima" sorride e mi porta non so dove.
Mi porta alla cascata e dopo aver riso a causa della mia espressione confusa si butta in acqua.
Io rido per il suo carattere da bambino "Vieni!"
"Jimin l'acqua è fredda!" dico indietreggiando.
"Non è fredda! Buttati!" continua.
"No" dice e subito dopo vedo che esce dall'acqua "Jimin...non lo fare...Park Jimin non provare neanche a- Mettimi giù!" ormai mi ha presa in braccio e mi sta portando in acqua.
Appena vengo a contatto con questa rabbrividisco e resto stretta a Jimin "Ti odio!"
"Non è vero!"
"Si invece è gelida!"
"Intanto mi stai abbracciando quindi fa nulla." sorride e poi io mi allontano, se ti ci abitui non e poi così fredda, nuoto un poco e poi mi immergo per poi riemergere, Jimin in un lampo mi è vicino e mi da un bacio che a poco a poco inizia ad approfondire e io glielo lascio fare.
Poi mi stacco " Jimin sto letteralmente gelando!"
"Torniamo allora." mi prende per mano e torniamo al giardino.
Arriviamo davanti la porta del mio bungalow e mi da un bacio "Notte." ricambio e poi entro in casa.
Salgo in camera e mi cambio mettendomi degli abiti puliti e poi mi metto a leggere, ho lasciato la finestra aperta, nel caso Jimin volesse tornare.
"Che leggi?" chiede entrando, sapevo che sarebbe venuto.
"Nulla di che!" dico togliendo il libro di mezzo.
"Andiamo, che stavi leggendo?" chiede sedendosi accanto a me e poi da un'occhiata al libro sul comodino "Hai capito tu la piccola e tenera Jo!" dice avvicinandosi.
"Me lo ha regalato tua sorella per il compleanno l'anno scorso."
"Perché lo leggi solo ora?" chiede.
"Così."
"Lo stai usando tipo manuale per me?" chiede con un sorrisetto pervertito.
"Ya! Che dici!" dico diventando rossa e girandomi dall'altra parte.
"Non ti facevo tipo da cinquanta sfumature di grigio!" sussurra al mio orecchio mentre mi mette una mano sul fianco.
"Dai Jimin!" mi giro verso di lui e gli poggio una mano sul petto.
Sorride e poi inizia a baciarmi. Io bacio inizialmente è casto e dolce ma a poco a poco diventa desideroso e lussurioso.
Jimin si sdraia su di me e inizia a baciarmi con più foga, le mani intrecciate nelle mie vicino alla mia testa. Mi stacco " Jimin ti ricordi che c'è anche mia nonna?!"dico.
Senza dire nulla si alza e chiude a chiave la porta e ritorna a baciarmi e per la prima volta finiamo per fare l'amore.
Stremato si lascia cadere a peso morto sul mio petto e poi mi guarda per darmi un dolce bacio "Ti amo sempre di più!" dice.
"Anch'io Jimin, ogni giorno che passa." sorride poi si mette accanto a me.
Sorregge il suo peso con il gomito e mi accarezza i capelli mentre mi guarda "Sai ora che ci penso mi sono perso molte cose di te da quando ci siamo allontanati."
"Non ti sei perso nulla. Sono rimasta uguale a prima. Forse ti sei perso i miei scatti d'ira nella camera di tua sorella perchè quando venivo a casa tua non mi degnavi neanche di uno sguardo ma oltre quello nulla." dico sorridendo e intrecciando le mie dita alle sue.
"Tu invece ti sei persa tutte le mie occhiatacce che lanciavo ai ragazzi che tentavano di starti un po' troppo vicino secondo i miei gusti." dice e mi da un bacio sulla guancia "Ora mettiti a dormire che domani sarà una lunga giornata.
Mi accucciolo contro il suo petto "Notte Oppa."
"Non chiamarmi così o non ti faccio dormire per nessuna ragione al mondo!" dice.
"Ok...oppa." sorride e poi mi da un bacio "Notte piccola."
Mi addormento con il sorriso tra le braccia di Jimin, persona migliore al mio fianco non poteva capitare.

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