Capitolo 9

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"J ascoltami, ti prego, parliamo io posso spiegarti davvero cosa succede!"
"Vuoi spiegarti, allora spiegati, ma non mi pare che tu debba chiarire tanto. Stai con Will e lo capisco, ma non capisco perché l'altro giorno in macchina tu lo abbia negato."
"Non ho negato nulla Jay, io non sto con Will, siamo solo amici."
"Non so come ti comporti tu con gli amici, ma sono certo che Will non baci i suoi amici, bacia le ragazze con cui ha una storia."
"Jay, mi ha baciato, perché non sapeva come spiegare la mia presenza lì."
Cercavo di guardarlo negli occhi per provare a capire se mi odiasse o se mi credesse, non riuscivo a leggervi nulla.
Lui restò in piedi a fissarmi per alcuni secondi senza mai dire una parola.
"Ehi, è arrivato il sospettato, Charlotte voglio che ad interrogarlo sia tu."
"Certo, vado subito."
Il mio primo interrogatorio con un cecchino che ha presumibilmente ucciso una persona. Niente panico, ho preso un bel respiro e sono entrata.
"Ciao David, come te la passi?"
"Fanculo, puttana."
"Simpatico caro, visto che non ti va di parlare come si deve con una signora parlerò io: da quanto riesci a sparare da una distanza di 300m?"
"Da solo, sono così bravo che potrei ucciderti mentre mangi una pizza a casa."
"Oh caro, mi spiace che tu creda di farmi paura, ma quando uccidi una ragazza con un colpo di fucile da una distanza di 300m e per farlo devi sparare 4 colpi, di cui 3 vanno a vuoto non vantarti con gli altri, perché non sei così bravo."
"Puttana, come ti permetti, vorrei vedere te con un fucile in mano, non saresti nemmeno in grado di caricarlo. Non giudicare!"
"Spero per te che tu non scopra mai cosa sono in grado di fare con un fucile per le mani. L'unica cosa buona che hai fatto nella tua vita, schifo umano è ammettere di aver commesso un omicidio. Buon viaggio all'inferno."
A quel punto entrarono nella stanza Voight e Olinsky, che presero quel rifiuto umano e lo portarono via."
"E comunque se devi uccidere una persona da 300m l'arma migliore è una FS-42, idiota."
Lui mi sputò sulle scarpe e all'improvviso Jay gli sferrò un destro sul naso e glielo ruppe.
Poi si girò, mi guardò negli occhi e sorrise.
Finalmente nei suoi occhi vidi nuovamente quella luce che avevo visto il primo giorno.

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