35. UN CUORE CHE RIPARTE

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"Tonno però devi smetterla di rubare i carrarmatini, ti ho visto" Frank si lamenta con l'amico che ancora una volta sta cercando di truffare.
Tonno ride e cerca di difendersi dall'ennesima accusa.

Il martedì sera è di gran lunga la mia serata preferita e non mi costa uscire dal lavoro e nel bel mezzo di gennaio raggiungerli e cenare insieme.
Terminiamo la partita con una schiacciante vittoria di Nic che conquista 24 territori e anche stasera Cesare si propone di accompagnarmi.
"Chiudete voi lo studio? Solita birrettina?" Chiede Nels prima di avvisarsi verso la sua macchina.
Ecco l'altro appuntamento fisso del martedì: la birra con Cesare.

Quando ormai in studio non c'è più nessuno ci buttiamo sul divano, e stappiamo le due bottiglie.
Mentre gli racconto un episodio capitato oggi in libreria, Cesare accende la tv e scorre lentamente tutti i canali in cerca di qualcosa di decente da vedere. Dopo qualche programma trash e un paio di reality, Cesare ferma lo zapping.  Rocketman, il film sulla vita di Elton John, è su Italia Uno in prima visione e il cantante inglese è ripreso sul palco mentre sta cantando proprio Your Song.
"Vuoi ballare?" Cesare volta il viso verso di me e con un sorriso mi invita a vivere quel dejavou.
Rido anch'io e annuisco.
Entrambi con in mano la bottiglia di birra ci abbracciamo e quasi per scherzo ci mettiamo davvero a ballare, ma stavolta quando finisce la canzone, non ci allontaniamo subito, quasi imbarazzati come la sera dell'ultimo dell'anno, stavolta balliamo anche la canzone dopo. Poggiamo le bottiglie sul tavolino, Cesare mi accompagna in una giravolta e mi scappa quasi da ridere quando mi fa fare perfino un casquet.
"Non sei proprio capace a ballare" penso io continuando a sorridere tra me.
Quando Cesare mi tira su da quel passo di danza impacciato, ci ritroviamo all'improvviso vicini, troppo vicini: i suoi occhi verdi sono puntati dritti nei miei, respiro il suo profumo e i miei capelli gli sfiorano il viso, lui li sposta e me li si sistema dietro l'orecchio poi mi accarezza sulla guancia.
E a quel gesto è come se il mio cuore ripartisse: è un fiume in piena a cui è aperta la diga, è un vecchio motore a vapore che riprende a funzionare, è un enorme fuoco, acceso da un fiammifero. I battiti riprendono forza, sempre di più e se per mesi non ho sentito il cuore battere così vivo, così potente, così pieno di energia ora fatico a contenerlo.
Cesare inclina il capo e socchiude le labbra, si avvicina per accostarle alle mie, ma un istante prima io volto il viso e faccio un passo indietro.
"E' meglio andare adesso!" Sussurro deglutendo con gli occhi incollati al pavimento. 

Il lato destro del cuore || SpaceValley|| COMPLETAWhere stories live. Discover now