Capitolo XIII - Una gravidanza imperfetta

3.8K 216 50
                                    

Capitolo XIII

Una gravidanza imperfetta

Il tempo passò in fretta per Chuuya e Dazai. Per certi punti di vista, anche troppo velocemente.

Oramai Chuuya era al quinto mese, Osamu viveva praticamente dal rosso e quest'ultimo aveva smesso di andare in missione sin da quando la pancia aveva cominciato a notarsi. Sia perché era pericoloso per il bambino, si perché le persone che lo giudicavano a causa del suo ventre rigonfio lo facevano solo incazzare e questo era dannoso per il pargolo.

Non gli faceva bene prenderli a calci con violenza.

Non sapeva bene spiegarsi perché Mori gli aveva permesso facilmente di abbandonare le missioni fin a dopo il parto. Se lo era chiesto, ma alla fine aveva trovato convincente il fatto che semplicemente lo voleva al massimo delle sue forze e non con un punto debole in grembo.

Sospettava anche che ci fosse lo zampino del suicidomane in quella storia, ma non aveva alcuna prova e dubitava che uno dei due avrebbe mai rivelato qualcosa.

In ogni caso, il rosso aveva dovuto cercare di stare calmo, anche se stando spesso con Dazai era quasi impossibile. Aveva pure dovuto buttar via ogni pacchetto di sigarette che aveva per evitare di fumare. A volte era davvero difficile non uscire a prenderne almeno una e farsi qualche tiro.

Aver dovuto smettere di fumare lo aveva reso solamente più nervoso.

Ma mai quanto l'aver dovuto smettere di bere alcolici, in particolare il vino.

Osamu lo punzecchiava in continuazione sul fatto che non potesse né bere né fumare e ciò lo portava solo a colpirlo.

In compenso c'era sempre il sesso...

Quello lo aiutava a sfogarsi un po', peccato che anche quello fosse limitato.

Incredibilmente Dazai quasi non gli saltava più addosso e se lo faceva era attento. Addio sesso violento dove a comandare c'era la parte più sadica del moro.

Povero Chuuya.

Avrebbe sempre negato che quella parte di lui gli piaceva parecchio. Anche se... le attenzioni che Osamu gli stava dando non erano neanche tanto male. Più che semplice sesso sembrava "far l'amore", almeno in quegli ultimi tempi.

Resistere altri quattro mesi sarebbe stata dura, soprattutto perché da due mesi aveva continue nausee ed era finito col vomitare più volte.

Almeno non aveva ancora alcuna voglia come mostravano sempre nei film... Nel suo caso lui non aveva quasi mai appetito e questo aveva messo sull'attenti il suo compagno. Chiaramente Chuuya non poteva permettersi di non mangiare quando avrebbe dovuto nutrire due persone.

Anche quella mattina si era svegliato con la solita nausea e gli faceva male la testa. Con un po' di difficoltà era riuscito a staccarsi dalla presa di Dazai, dandogli uno schiaffo in pieno volto, ed era corso al bagno. In verità vomitò solo dell'acqua non avendo null'altro sullo stomaco.

Girò appena la testa verso le sue spalle quando sentì una mano sulla sua schiena e l'altra che gli teneva i capelli per evitare che si sporcassero. Le prime volte lo aveva sorpreso, ma oramai quello era parte della loro routine.

Cercò lo sguardo del moro notandolo lievemente preoccupato. -Non mangi nulla e continui a vomitare.- Dazai non aveva mai avuto a che fare con una gravidanza, ma al quinto mese mangiare appena e vomitare spesso non lo trovava affatto buono. Per non parlare del fatto che la pancia di Chuuya non era neanche tanto grande per essere al quinto mese e lui, se fosse stato possibile, sembrava perfino più magro.

-Buongiorno anche a te- ribatté ironicamente il rosso. Fece una smorfia e si pulì il muso con il dorso della mano, rialzandosi.

-Oggi andremo dal medico, Chuuya.- Dazai posò una mano sul fianco e lo osservò allontanarsi da lui per sciacquarsi il viso.

Nakahara sussultò e si asciugò velocemente il viso. -L'appuntamento è per la prossima settimana.-

-Ho chiamato ieri per anticiparlo. Non puoi continuare a stare così male.-

Chuuya era preoccupato.

Sì, per le condizioni del bambino, ma anche di deludere Osamu.

Per tutta la vita non gli era interessato aver figli ed essere un buon omega. Ma in quel momento in cui finalmente era così unito con Dazai... voleva che andasse bene.

Gli diede le spalle ed andò in camera portando una mano sul grembo. Sapeva che qualcosa non andava, che non stava andando tutto semplicemente come mostravano alla TV o sulle riviste.

Se... qualcosa fosse andato storto e avesse perso il bambino... Dazai sarebbe rimasto con lui?

"Se il bambino non ce la facesse lui se ne andrebbe e non tornerebbe mai più. Lo so. Non voglio perdere questo bambino, non voglio perdere lui... e non tutto questo..." pensava il rosso mentre ritornava sotto le coperte.

Non aveva neanche la forze per ribattere alle parole del moro. Poteva solo sperare che andasse tutto bene.

Voleva quel bambino.

Voleva quella vita normale da omega. La stessa che aveva respinto da sempre. Stando in quei ultimi mesi con Dazai senza lavorare alla mafia, aveva capito quanto la normalità con Osamu fosse ciò che voleva.

Picchiare le persone era divertente, lo faceva sfogare.

Ma voleva mettere quello al confronto con il far l'amore con chi amava e poi rimanere abbracciati sul letto addormentandosi così?

Era tutta un'altra cosa in confronto al far sesso durante il calore. Era realmente felice, anche se stava male.

Da quanto non era così felice...? Non se lo ricordava neanche. Forse non lo era mai stato.

Sospirò e aspettò, Dazai si stese accanto a lui e gli accarezzò il fianco da sotto le coperte. -Solo perché è difficile, non vuol dire che qualcosa davvero non vada- mormorò con le labbra vicino al suo orecchio. Chuuya non riusciva a capire se lui lo credesse davvero o semplicemente lo stesse rassicurando.

Si morse il labbro inferiore e lo torturò un po' per cercare di non scoppiare a piangere. Alcune lacrime silenziose gli solcarono il viso, ma fortunatamente dava le spalle al moro. Non avrebbe dovuto rendersene conto...

Ma Dazai non era un uomo qualunque e conosceva Chuuya come le sue tasche, anche se ancora non capiva alcuni suoi comportamenti. Sospirò e poi scostò un po' le coperte dal corpo del rosso andandoci a baciare la spalla. -È più preoccupante che possa ereditare la tua altezza...- mormorò fingendosi davvero preoccupato per quello, consapevole che lo avrebbe infastidito.

Il rosso fece una smorfia e lo colpì sulla spalla. Si asciugò gli occhi col dorso della mano. Si girò guardandolo davvero male. -Sei un idiota! Uno stupido suicidomane... uno sprecabende inutile...- Chuuya colpì più volte il petto dell'altro con un po' di forza, non era così bravo a limitarsi quando stava davvero male.

Osamu non batté ciglio e lasciò che lo colpisse e insultasse. Anche lui era preoccupato, a modo suo, ma voleva che Chuuya si sentisse meglio e sapeva come farlo sfogare. Quando l'altro finì lo abbracciò.

Qualunque cosa sarebbe successa, sarebbero stati uniti e l'avrebbero affrontata insieme come una vera famiglia.

__________

Salve! Okay non aggiorno da tanto lo so... mi dispiace! È che l'ispirazione va e viene...

Spero che questo capitolo vi piaccia!

Comunque... ho aperto in canale YouTube di disegno, principalmente, con mia migliore amica e mi piacerebbe tanto se ci seguiste!

Pensavamo presto di postare anche qualche piccolo fumetto, ma per ora è un progetto ancora in corso d'opera perciò si vedrà.

Ci chiamiamo Rena&Kira

Ecco il link: http://www.youtube.com/channel/UCMQmjpxHsH_fzuPDWPd7ZMA?sub_confirmation=1

Omegaverse World - SoukokuWhere stories live. Discover now