Capitolo 1

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_Anna pov's_

Uscita dall'aeroporto salgo sul primo taxi disponibile e gli do l'indirizzo del mio nuovo appartamento vicino all'oceano; una volta arrivata prendo la mia valigia e la mia chitarra ed entro nella mia nuova casa: è abbastanza grande, mi piace!
Dopo aver messo a posto i miei bagagli decido di andare a fare un giro per la città, quando il telefono mi squilla: è Mary, la mia migliore amica.

  <<Pronto?>>
  <<Allora sei arrivata?>> Mi chiede.
  <<Giusto venti minuti fa.>>
  <<Non chiamare per avvisare, eh! Ero in ansia.>>
  <<Mary tu sei in ansia per tutto!>>
  <<Si è vero, ma non giustifica il fatto che sia preoccupata per te.>>
  <<Tu mi farai impazzire qualche giorno.>> Dico ridendo.
  <<Tanto mi ami lo so.>>
  <<Gne gne!>> Dico ridendo.
  <<Apparte le stronzate: ho avvistato Tom, mi ha detto che puoi andare domani alle 9:00.>>
  <<Va bene, grazie Mary.>>
  <<Mi prometti che vieni a trovarmi?>>
  <<Se vuoi passo ora, sono a fare un giro.>>
  <<Hai già fatto con le valigie?!>>
  <<Non sono così lenta come qualcuno di mia conoscenza.>>
  <<Sei proprio spiritosa! Ci vediamo tra poco al Central Park, davati al lago.>>
  <<Va bene, a dopo!>>

Chiudo la chiamata e salgo sul primo taxi dandogli l'indirizzo per poter incontrare la mia migliore amica; Mary ed io siamo come due sorelle: ci conosciamo dalla nascita e circa dieci mesi fa si è trasferita per lavoro qui a New York; solo lei e Tom, il suo ragazzo, conoscono il vero motivo per cui sono qui a New York e nonostante cerchino di trovare delle soluzioni al mio problema so che non ce ne sono, per questo vivo alla giornata.
Raggiunto il Central Park, entro e mi dirigo al lago; una volta arrivata mi siedo su una panchina e nell'attesa inizio a canticchiare la mia canzone preferita: Rise di Caroline Jones.
Dopo dieci minuti mi sento picchiettare la spalla e non appena mi volto vedo la mia migliore amica sorridermi a trentadue denti:

  "Anna!" Esclama sorridente.
  "Mary!"
  "Come stai in questo periodo?"
  "È inutile mentirti, quindi: sto sempre peggio, ma non mi lascio scoraggiare; te come te la passi?" Chiedo.
  "Oh beh: il mondo dello spettacolo è pieno di ostacoli, ma devo dire che mi sto divertendo."

Mary ha sempre sognato di fare l'attrice e prima che si trasferisse qui mi implorava di vedere molti film per potersi esercitare; alcuni di loro erano passionali, altri noiosi, altri ancora divertenti e molti davvero ben fatti; studiava tutti i film che vedeva e cercava di interpretarli, ed è così che è nata la mia passione segreta per i film degli Avengers.

  "E Tom?" Chiedo.
  "Lo sai, con i turni in ospedale ed i miei orari ci vediamo poco, ma almeno qualche giorno di riposo ce lo concediamo."
  "Sono davvero contenta per voi due."
  "Anna, ho intenzione di sposarlo!"
  "Oh Mio Dio!!" Esclamo felice.

Saltiamo come due bambine sul posto ed iniziamo a ridere mentre i passanti ci guardano incuriositi e divertiti; parliamo del più e del meno, Mary mi racconta di aver incontrato molti attori famosi, ma di non aver avuto ancora la possibilità di fare un film con uno di loro, mentre io gli racconto delle nuove canzoni che ho deciso di cantare e di portarmi nel mio piccolo bagaglio della vita.
Dopo aver passato un'intero pomeriggio a ridere e scherzare ci salutiamo ed io torno al mio piccolo appartamento; una volta arrivata entro in casa e mi cambio per poter andare a spiaggia: indosso un paio di jeans lunghi, una maglietta bianca con qualche sprazzo di colore e lascio sciolti i miei capelli biondi, pieni di colpi di sole.

Dopo aver passato un'intero pomeriggio a ridere e scherzare ci salutiamo ed io torno al mio piccolo appartamento; una volta arrivata entro in casa e mi cambio per poter andare a spiaggia: indosso un paio di jeans lunghi, una maglietta bianca con q...

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Esco dal mio appartamento e vado in spiaggia: mi siedo sulla sabbia e mi tolgo le mi amate Adidas per poter sentire la sabbia sotto i piedi; fatto ciò mi metto ad accordare la chitarra ed inizio a cantare: The Difference di Caroline Jones.

La musica sembra accompagnare le onde del mare, le corde della chitarra vibrano al mio tocco e la musica che esce sembra raccontare la mia vita; canto a voce alta senza temere di essere sentita o meno e mi lascio catturare dalle parole del testo ed una volta finita la canzone sento delle mani applaudire: mi giro in cerca della persona che ha apprezzato il mio modo di suonare e vedo un'uomo alto il doppio di me e ben palestrato:

  "Sei davvero brava." Dice l'uomo.
  "Grazie, sono stata tanti anni a fare pratica." Dico sorridendo.
  "La tua voce è davvero soave ed angelica, mi hai fatto venire la pelle d'oca."
  "Grazie, mi sento lusingata."
  "Come ti chiami?" Mi chiede l'uomo.
  "Anna, tu?"
  "Matt; ascolta, io faccio parte di una band e stiamo cercando un cantate, dato che il nostro ci ha scaricato, ti va di unirti a noi?"
  "Beh, non vedo perché no."
  "Perfetto, allora contatto il gruppo e domani sera ci vediamo in quel pub laggiù alle 20 e gli fai sentire come canti."
  "Volentieri!"
  "Perfetto, allora a domani Anna!"
  "Ciao Matt."

Lo vedo correre via mentre io mando un messaggio alla mia migliore amica per poi prendere la mia chitarra e tornare a casa: ormai è ora di cena.
Entrata nel mio appartamento mi preparo il mio pasto, quando la mia migliore amica mi chiama:

  <<Ti manco già?>> Le chiedo ridendo.
  <<Che scema che sei! Lo sai perché ti ho chiamata.>>
  <<Oh Gesù! Mary mi ha solo offerto di andare a cantare per la sua band, il loro cantante gli ha tirato il pacco.>>
  <<Si va bene, ma almeno è un bel ragazzo?>> Mi domanda euforica.
  <<Si, ammetto che era davvero carino; mi ha sentita cantate.>>
  <<Te l'ho sempre detto che la tua voce come quella delle sirene.>>
  <<Ti guardi troppi film.>> Le dico.
  <<Hey! Mi servono per il lavoro.>>
 
Inizio a ridere seguita dopo qualche secondo anche da lei e prima che possa aggiungere altro sento la voce di Tom dall'altro capo della cornetta:

  <<Glielo ripeto sempre anche io.>>
  <<Tom!! Come stai?>>
  <<Me la cavo: i turni sono davvero stancanti, ma mi piace dare il massimo.>> Dice Tom.
  <<Lo immagino; com'è convivere con Mary?>>
  <<Apparte che è fulminata e bipolare, ci convivo davvero bene.>>
  <<Mi ha detto che avete intenzione di sposarvi.>> Gli dico sorridendo.
  <<Si esatto: vorremmo farlo tra sette o otto mesi, ma dobbiamo ancora organizzare un sacco di cose.>>
  <<Beh se avete bisogno di una mano lo sapete che potete contare su di me.>>
  <<Si lo sappiamo; a proposito, come stai te?>>
  <<Domande di riserva ne hai?... Che ti devo dire Tom: sto peggiorando sempre di più, ma questo non abbatterà il mio spirito.>>
  <<Mi fa piacere sentirtelo dire.>>
  <<Bene ora vi lascio mangiare in pace, io e te ci vediamo alle 9.>>
  <<Esattamente; buon appetito Anna!>>
  <<Alttettanto!>> Esclamo.

Chiudo la chiamata e mi metto a mangiare e dopo aver finito tutto mi siedo sul divano e cerco qualche film da guardare, fino a che non spunta il mio preferito: The Avengers.
Inizio a guardarlo nonostante sia la centocinquantesima volta che lo riguardo, ma è il mio preferito e non posso farne davvero a meno; finito il film guardo l'ora: sono le 2:00AM, è ora di andare a dormire e dopo essermi cambiata mi infilo sotto le coperte dove, per qualche minuto, mi concedo di crollare e di piangere quello che durante il giorno non piango.
 

Scritto nel destinoWhere stories live. Discover now