Capitolo 4

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_Anna pov's_

Mi sveglio sentendo Aron abbaiare e raschiare la porta: vuole uscire, così mi cambio velocemente e prendo il guinzaglio preso ieri per poi portarlo fuori; mentre camminiamo mi accorgo di essere più spettinata di un porcospino, mi metto a ridere da sola ed Aron mi gira intorno scodinzolando tutto felice; dopo averlo portato a fare i suoi bisogni torniamo a casa ed improvvisamente vengo presa da un attacco di nausea, corro in bagno e rigetto tutto nel gabinetto: Aron mi guarda e cerca di consolarmi leccandomi le dita della mia mano.
Dopo circa mezz'ora torno in cucina e gli do da mangiare mentre io prendo le mie pastiglie: mi rattrista un poco sapere che sto iniziando a stare peggio, ma non devo abbatermi adesso; dopo aver fatto colazione faccio un po' di pulizie in casa per poi recarmi al mare con Aron e non appena arriviamo vedo il mio cucciolo fissarmi un po dubbioso, ma non appena mi dirigo verso la riva mi segue scodinzolando ed abbaiando; dopo esserci ricorsi a vicenda ci sediamo sul mio asciugamano ed io prendo la mia chitarra ed inizio a cantare una vecchia canzone che sentivo quando avevo scoperto della mia malattia: Try di Colbie Calliant.

Mentre canticchio vedo Aron appoggiarsi alla mia gamba ed appisolarsi con il suono della mia voce; le onde del mare accompagnano il suono della mia chitarra e la mia voce sembra rispecchiare il loro movimento, mi sento legata al mare ed un senso di leggerezza si propaga nelle mie vene facendomi sentire libera; mentre sto suonando non mi accorgo di una presenza dietro di me che, non appena finisco, inizia ad applaudire: è una ragazza, avrà si e no sedici anni.

"Hai davvero una bella voce!" Mi dice la ragazza.
"Grazie, diciamo che me la cavo." Le dico sorridendo.

Mi fa cenno se può sedersi ed io annuisco sorridendo; una volta a fianco a me la vedo osservare la mia chitarra e con una voce timida mi dice:

"Sai non ho mai sentito una persona suonare e cantare così bene... Io amo la musica, ma al giorno d'oggi i miei coetanei pensano ad altri concetti..." Mi confessa.
"E tu ti senti la pecora nera, esatto?" Le chiedo.
"Si... Per questo, quando ti ho sentita suonare, sono corsa qui: la tua musica mi ha fatta sentire me stessa per una volta." Mi dice sorridendo.
"Beh, l'unico consiglio che posso darti è quello di non smettere di amare ciò che ti piace, se abbandoni quella parte di te ti sentirai perso e diverso da tutto il resto." Dico io per incoraggiarla.

Mi sorride per poi allungare la mano e presentarsi: si chiama Elizabeth; parliamo della musica in generale: dei brani classici, quelli pop, quelli rock fino allo sfinimento; questa ragazza ha una luce negli occhi davvero unica, ma sta a lei farla uscire per dimostrare la sua grinta al mondo. Dopo un po' Elisabeth se ne torna a casa con un sorriso ed io riprendo a suonare, ma sta volta senza cantare e dopo aver finito mi dirigo a casa con Aron e preparo il pranzo per entrambi.

Il pomeriggo passa tranquillamente: Aron si è messo a girare per casa trasportando i suoi giochi, mentre io mi sono dedicata alla cena di sta sera: arriverà la mia migliore amica con il suo ragazzo e devo preparare solo più alcune cose; una volta finito guardo l'ora, sono le: 19:50PM e non appena condisco la pasta sento suonare al campanello, mi precipito alla porta e trovo Mary con un vassoio in mano:

"Ho fatto un po' di biscotti, spero siano venuti buoni." Mi dice sorridendo.
"Ma non dovevi." Esclamo io.
"Infatti non sono per te, sono per Aron." Mi dice ridendo.
"Che scema che sei!" Le dico.

Ci mettiamo a ridere mentre Tom ci ha appena raggiunte e non capisce il motivo delle nostre lacrime; li faccio accomodare per poi servire la cena, una volta iniziato mangiare, ci raccontiamo gli ultimi mesi in cui non ci siamo più visti mentre Aron tenta di elemosinare un po' di cibo da noi ricevendo, però, solo piccole carezze e risate per la sua tenerezza; dopo un po' vedo Mary guardarmi, so cosa significa quello sguardo: domande.

"E va bene hai vinto, ti racconterò cosa mi è successo in questi giorni." Esclamo io.
"Sarà meglio per te, sono morta d'ansia e curiosità nelle ore precedenti!" Esclama Mary.
"Confermo, credevo fosse diventata pazza!" Dice ridendo Tom.
"Lo immagino; comunque: il giorno dopo esserci incontrate, la mattina, sono andata in spiaggia a rilassarmi prima di andare in ospedale e mentre ero lì ho sentito un bambino piangere e quando mi sono avvicinata mi ha detto di essersi perso, così l'ho aiutato a cercare la madre; dopo averla trovata sono andata in ospedale ed ho fatto tutto quello che dovevo e la sera sono andata ad incontrare quel ragazzo e la sua band."
"Uhh si mi ricordo!" Escalma Mary.
"Bene, perché quella sera ho cantato davanti ai presenti e dopo aver finito la mia esibizione sono stata inserita nella band."
"Oh mio Dio! Sul serio?!"
"Si, ma non è finita qui: dopo aver parlato, il gruppo è tornato a casa mentre io sono rimasta ancora un poco e mentre prendevo una coca cola vedo il barista farmi cenno che è stata offerta da un gruppo di persone, me li indica ed io mi sono avvicinata per poterli ringraziare ed in quel momento sento la voce del bambino che avevo aiutato la mattina, si fa prendere in braccio e non appena raggiungo il tavolo sento il bimbo dire al padre che io ero la ragazza che lo ha aiutato..."
"E? Avanti non tenerci sulle spine!" Dice Tom.
"E mi sono trovata davanti Robert Downey jr!"
"Cosa?!" Eclama Mary.
"Te lo giuro pensavo fosse un'allucinazione e quando l'ho visto ho cercato di contenere il mio entusiasmo, ma il tutto è stato vanificato non appena si è spostato mostrandomi gli altri attori di Avengers! Ovvero: Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Chris Hemsworth, Chris Evans, Jeremy Renner, Scarlett Johansson, Sebastian Stan e Mark Ruffalo!"
"Oh porca puttana e tu che hai fatto?!" Chiede Mary in estasi.
"Mi sono seduta con loro al tavolo e siamo rimasti a chiacchierare fino a tardi, poi io sono tornata a casa; ma non è finita qui."
"Okay, qui ci vuole un bicchiere di vino: non credo di riuscire a reggere tale emozione." Dice ridendo Tom.
"Beh, due giorni dopo ho trovato Aron e quando lo stavo portando dal veterinario ho incontrato Chris Evans, mi ha dato un passaggio e dopo aver fatto i dovuti controlli mi ha portata sul set del fil di Avengers!"

Vedo Mary alzarsi e saltellare come una scolaretta mentre Tom la guarda un po' preoccupato ed allo stesso tempo divertito; poco dopo torniamo ad una conversazione normale e Mary e Tom mi raccontano dei loro successi e della loro decisione riguardo al matrimonio; dopo lunghe ed immense chiacchierate ci salutiamo per poter andare a dormire, io sparecchio tavola mentre il mio cucciolo si addormenta sul tappeto in sala, lo guardo e sorrido per la scena tenera e dopo aver messo a posto tutto lo prendo ed entro in camera: mi metto il mio pigiama e lascio nella cuccia Aron, che sta ancora dormendo.

Vedo Mary alzarsi e saltellare come una scolaretta mentre Tom la guarda un po' preoccupato ed allo stesso tempo divertito; poco dopo torniamo ad una conversazione normale e Mary e Tom mi raccontano dei loro successi e della loro decisione riguardo...

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Scritto nel destinoWhere stories live. Discover now