Banchettiam di stelle - Dante Alighieri

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E si, finalmente son uscito a rimirar le stelle: banchetto della loro visione, banchetto della luce lunare che travolge la bella pelle della divina Beatrice, colei che poteva lo sguardo su chiunque non fosse me, ancor fanciullo dalla prima volta che la vidi, la mia Beatrice.

Banchettiam della bellezza, miei esuli peccatori, banchettiam sotto la luce che solo il Paradiso può conoscere; banchettate voi, che per tre volte avete ignorato le mie parole.

Finalmente sono entrato nella mia mente, scrigno di sommi pensieri, lasciate ogni speranza voi che entrate, pare essere impresso in essa, lasciate ogni speranza voi stolti che non banchettate affatto e lanciate il buon pasto ai vostri servi, voi, poveri di cuore che non avete Beatrice negli occhi, ma le tre selve.

Voi, stolti che spesso vi incontrai nella città che fece cadere il mio buon nome lontano, lontano dalla cara Firenze; voi che vi cacciaste fra le braccia di un cielo senza stelle che io ora posso veder in compagnia di chi dal peccato mi sollevò con il capo orlato d'alloro.

Ora io posso banchettare, sono solo circondato dalle mie ombre.

Bonsoir miei cari lettori (se ancora è rimasto qualcuno) e bentornati nella mia storia <3<3<3.
Cosa che molto probabile non ho detto, pubblicherò un capitolo al mese per un anno intero e forse farò una seconda edizione se questa vi piacerà.
Questo capitolo lo dedico a diakosia,che mi sostiene sempre nella scrittura, soprattutto nella scrittura del capitolo dell'altra mia storia (L'arte di esser giovani).
In questo periodo particolare buio (di cui tutti siamo a conoscenza) mi piacerebbe fare un Dante pt. 2, oppure uno degli altri autori già trattati.
Detto ciò, vi mando tanta cioccolata e abbracci se siate arrivati fin qui,
la dea saluta!

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