Il ritorno di Shinichi

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Angolo dell'autrice:
Finalmente possiamo iniziare con la seconda saga "La rosa rossa".
Come vi avevo già preannunciato qui torniamo al vecchio e tradizionale metodo del narratore esterno in terza persona. Inoltre i nostri due "protagonisti" compariranno molto dopo. Insomma non saprete come stanno vivendo la loro vita Kaito e Kiaretta per un po', perché tornaimo dai due protagonisti principali di Detective Conan, ossia Ran e Shinichi.
Piccolo appunto, come molti di voi sanno io non lascio mai nulla al caso, e visto che questa storia inizia più di un anno e mezzo dopo la trasformazione di Shinichi in Conan e un anno dopo la separazione di Kaito e Kiaretta, non iniziate a chiedermi come è stata sconfitta l'organizzazione. Lo scoprirete a tempo debito.
Inoltre ho aggiunto un personaggio che nella saga di Gosho non c'è e che compare fin da ora, ossia Kikuito. Lui impersonifica il migliore amico di Shinichi, quello che conosce fin dalle elementari.
Detto questo spero che mi seguirete anche in questa seconda saga.

Buona lettura ^-^

Era passato più un anno e mezzo da quando Shinichi aveva ingerito la putoxina

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Era passato più un anno e mezzo da quando Shinichi aveva ingerito la putoxina. Era il primo di giugno a casa Kudo e due persone erano sedute sul divano bianco.

«È stata una fortuna che ti abbiano preso di striscio.» disse la ragazza.

Aveva corti capelli ramati e guardava con occhio esaminatore una lunga cicatrice sul fianco del bambino di fronte a lei.

«L'importante è che sono stati arrestati! – rispose il piccolo, scivolando giù dal divano e mettendosi in piedi – Ora però dammelo. Mi sono stufato di questa situazione!»

Il bambino tese la mano aspettando che fosse colmata da qualcosa. La ragazza gli mise una piccola capsula bianca e azzurra nella mano e lui la fissò per qualche secondo, per poi alzare lo sguardo verso di lei.

«Come mai azzurra?» chiese con tono incuriosito.

«Il rosso è il colore del sangue non è adatto per l'antidoto di un veleno, – rispose lei con un sorriso – e poi hai visto come si chiama?» concluse indagando lo sguardo di un azzurro intenso dietro agli occhiali del bambino.

Lui a quelle parole rigirò la pillola in mano fino a trovare una piccola scritta dove lesse ACSS 1242, a quel punto la bocca si curvò da un lato in un dolce sorriso.

«Non cambierai mai Ai, fai sempre la misteriosa e poi ti sciogli come burro... Mi dispiace davvero per tutto...»

«Ehi tranquillo, – lo interruppe lei – i patti son patti e poi il mare è pieno di pesci. Comunque, sei pronto?»

«Prontissimo!»

La ragazza gli porse una maglietta, un paio di jeans e della biancheria pulita, poi si girò mentre lui si toglieva l'accappatoio che aveva addosso e si vestiva. Tutto gli stava grande il doppio se non di più, ma lui non ci fece caso. Prese dal tavolino lì a fianco un bicchiere, già colmo d'acqua, e butto giù la pillola con un lungo sorso.

Non passò neanche un secondo che una fitta al petto gli fece scivolare il bicchiere dalla mano, facendolo cadere a terra, frantumandosi in mille pezzi.


Circa due ore dopo a Ran arrivò un messaggio.

Ciao piccola Ran,
finalmente ho finito di risolvere il caso che avevo tra le mani.
Ho dovuto testimoniare all'udienza e quindi sono stato lì più del previsto.
Comunque ora sono tornato a Beika, ma non potrò venire quest'ultimo mese a scuola perché devo aggiustare delle cose a casa,
ma possiamo vederci quando vuoi, anche oggi!

La ragazza rimase per qualche secondo a fissare il cellulare, come se fosse stregato, poi però si riprese e rispose.

Ho aspettato quasi 2 anni posso aspettare ancora un mese, ci vediamo alla recita scolastica, devi assolutamente venire!

La risposta arrivò quasi subito.

Ci sarò!

Shinichi aveva appena mandato la risposta al messaggio di Ran, dopodiché chiamò il suo compagno di classe, nonché uno dei migliori amici che aveva.

«Ciao Kikuito ti devo chiedere un favore, ho saputo che...»

Il Segreto della doppia K _ TrilogiaWhere stories live. Discover now