Capitolo V

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Capitolo V
Per un momento ci muoviamo incerti

Aveva sellato il cavallo e preparato il necessario da portare via, premurandosi di prendere anche un'ingente quantità di denaro, che non era mai troppo viste le circostanze in cui avrebbe potuto trovarsi. Ora, sotto le coperte del suo comodo letto matrimoniale, che era certa le sarebbe mancato molto, Aislin rifletteva. Mancava ancora un po' a mezzanotte, quando sarebbe potuta uscire e sgattaiolare fuori, e il cuore le andava a mille. Cercò di distrarsi...

C'era una volta, in un tempo così lontano da risultare indefinibile, un regno fiorente e pacifico. Oltre la punta di Land's End, a guardare fuori verso l'isola di Scilly, se ne possono ancora oggi osservare i resti.
Nel regno viveva una giovane contadina di nome Lyonesse, nata con degli strabilianti e inspiegabili poteri magici. Tra le altre cose, Lyonesse era in grado di prevedere il futuro e conoscere le cose prima che accadessero. Fu così che vide la distruzione del regno e la morte di tutti coloro che vi abitavano. Una volta ripresasi dal terribile scenario che le si era presentato in sogno, la contadina si precipitò dal re per avvisarlo e dirgli che il regno stava per essere distrutto, ma lui non volle crederle. Lyonesse urlò e supplicò perché qualcuno le desse ascolto, ma ottenne solo di farsi cacciare dal castello e additare come pazza. Era disperata e non sapeva cosa fare: il regno stava per essere distrutto e lei non poteva farci nulla. Un cavaliere, tuttavia, l'aveva tenuta d'occhio. Era un Lord, per essere precisi, un figlio illegittimo del re che, nonostante fosse il maggiore, aveva sempre vissuto come un subordinato e non poteva aspirare alla corona. Si chiamava Tristan e aveva l'aria di essere un ragazzo coraggioso e intelligente. Rincorse Lyonesse, facendosi raccontare nei dettagli tutto ciò che aveva visto, e lei fu felice che qualcuno le credesse. Tristan le confidò che non c'erano speranze, poiché suo padre non gli avrebbe mai dato ascolto, ma che almeno loro due avrebbero potuto salvarsi insieme. La ragazza, che pure viveva sola e non aveva legami, acconsentì con allegria. Lasciarono il regno quella notte stessa, in sella a un unico cavallo bianco, proprio mentre la terra cominciava a tremare. Si rifugiarono in una grotta nei pressi di un posto chiamato Marazion e da lì guardarono il regno sprofondare in acqua. Fu sorprendente e spaventoso, ma in poche ore la terrà franò il mare guadagnò spazio, inghiottendo villaggi e boschi, fino al castello. Solo i due ragazzi, scappati in tempo, si salvarono.

Ma Lyonesse e Tristan non avevano nulla per vivere e il giovane, poiché era ambizioso e aveva il dono delle armi, decise che avrebbe voluto conquistare un regno e vivere come il re che suo padre gli aveva negato di diventare. Lyonesse trovava che fosse una pretesa assurda, considerando che erano vivi per miracolo, ma suo malgrado si era innamorata del cavaliere e le venne spontaneo assecondarlo, anche perché aveva paura che lui potesse lasciarla sola. Così, compresi i confini del regno in cui si trovavano (che si estendeva per gran parte dell'isola che in futuro sarebbe stata chiamata Inghilterra), la giovane rivelò al ragazzo i propri poteri e gli disse che li avrebbe messi al suo servizio per aiutarlo a trovare loro una casa e avere un futuro insieme. Tristan ne fu entusiasta e, di rimando, le disse che l'amava anche lui.

Lyonesse aveva poco a disposizione, ma doveva trovare un modo per aiutare l'amato a conquistare il regno. Così le venne un'idea. Prese un libro e fece su quello un incantesimo. Legò le sorti della terra su cui si trovava alle sue pagine, rendendolo fondamentale alla sopravvivenza del regno. Il libro realizzava cosa veniva scritto su di esso, ma solo se a scriverlo era qualcuno considerato degno. Riconosceva la mano del suo autore e la sceglieva. Solo una mano in cui scorresse sangue reale, come quello di Tristan, avrebbe potuto scrivere qualcosa; altrimenti le pagine non avrebbero assorbito l'inchiostro e l'incantesimo non avrebbe funzionato. Grazie al libro, scrivendo su di esso tutto quello che desideravano che accadesse al regno, Lyonesse e Tristan riuscirono a conquistare gran parte di quel territorio e ne divennero i sovrani. Il cavaliere, ormai re, fu tanto felice e orgoglioso di lei che decise di dare al regno il nome della donna che amava: lo chiamò proprio Lyonesse. Raggiunto l'obiettivo, la ragazza avrebbe voluto disfarsi del libro, ma Tristan la persuase ad aspettare.

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