What if

402 27 3
                                    

sirius' pov
Le parole di Mirtilla continuavano a far rumore nella mia testa "è lui la tua conquista?"
Non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo.
Entrai nel dormitorio e trovai James dormiente.
- Jamie sveglia
Nessun segno di vita
- Dai ti prego, svegliati.
- Ancora nulla
- Ciao Lily
- Lily? Dove? Come sto? Ti odio.
Soddisfatto della buon riuscita del mio "piano" mi sedetti sul letto e dissi:
- Ho un problema
- Dimmi
- Ultimamente mi sento strano nei confronti di una persona, mi da fastidio sapere che frequenta altre persone.
- Beh, ti piace
- Impossibile
- Perché? Ti sono piaciute tante ragazze in questi anni?
- Mai in questo senso, mi piaceva il loro aspetto fisico ma sostanzialmente non mi interessavano i loro rapporti.
- Beh, ti sei preso una bella cotta. Chi è la fortunata?
- No, non te lo posso dire.
- Non sarà mica la Evans?
- Jamie, non potrei mai prendermi una cotta per Lily, sta tranquillo.
- Beh, allora perché non puoi dirmelo?
- È strano
- Come vuoi, secondo me dovresti parlarle e dirle tutto.
- Non posso, si rovinerebbe tutto.
- Non pensi di piacerle?
- Non le piaccio affatto. Ne sono sicuro.
- Devi parlarle lo stesso.
- Ti ho detto che non posso! - senza volerlo il mio tono di voce si alzò.
- Okay, calmati
- Scusa .
Avevo bisogno di un po' d'aria , uscii dal dormitorio e mi diressi verso la torre di Astronomia per fumare una sigaretta.
Salii le tante scale e arrivai finalmente al mio posto preferito nel Castello, accesi la sigaretta e mi appoggiai con i gomiti sul cornicione per ammirare il paesaggio.
Guardavo questo spettacolo da ben 6 anni ma riusciva sempre a sorprendermi. Il lago nero era dipinto con i riflessi del tramonto e il vento muoveva leggermente gli alberi della foresta, creando un'atmosfera molto rilassante. Vidi il Platano Picchiatore e pensai alla sera precedente. Remus mi aveva detto di aspettarlo nel passaggio, ma non ce l'avevo fatta. Lui urlava di dolore, non ce la facevo ad essere solo un inerme spettatore e guardarlo/sentirlo soffrire. In quel momento mi era sembrato giusto avvicinarmi, così l'ho fatto e lui finalmente si è calmato. Durante la notte mi ero svegliato e l'avevo guardato mentre si ritrasformava da lupo a ragazzo per assicurarmi che stesse bene.
È strano, non so cosa mia stia succedendo, sarà sicuramente un periodo, nulla di che.
Forse dovrei parlargliene e dirgli che non so, mi sento strano, ma non so nemmeno io come mi sento.
Parlagli
Non è una buona idea.
Parlagli
Okay.
Scesi di corsa le scale del castello ormai illuminato dalle fiaccole e corsi nella sala comune dei Grifondoro.
- James, dov'è Remus?
- Con Ollie.
- Sì, lo so. Ma intendo, dove sono?
- Se non sbaglio sono usciti a parlare nel cortile. Perché?
- Nulla nulla, ci vediamo dopo.
Uscii di corsa dalla sala comune e scesi le scale.
È tardissimo, dovresti stare nella sala comune. Prenderai una punizione.
Non era proprio il momento di essere coscienziosi.
La fa facile James, "è nel cortile". Hogwarts è gigante.
Perlustrai i giardini finché non me ne rimase solo uno.
Camminai nel corridoio vuoto e intravidi Remus e Ollie.
Mi nascosi dietro una delle colonne e improvvisamente anche loro due "scomparvero".
Mi sporsi per vedere e beh, li vidi.
Si stavano baciando.
Sei in ritardo
Diedi un pugno alla parete più vicina e mi avviai - consapevole di un'imminente punizione- verso la capanna di Hagrid.
Camminai verso i prati vuoti di Hogwarts e arrivai alla capanna. Mi ero sempre chiesto come facesse un gigante a stare in questa piccola capanna. Vicino alla porta c'è Thor, che come al solito fa la guardia.
- Ehi Hagrid
- Chi è? - tuonò la sua voce
- Sono Sirius
Sentii la sedia spostarsi e subito dopo una grossa figura apparve davanti a me.
- Per Albus Silente! Cosa ci fai qui? È tardissimo!
- Lo so, ho bisogno di parlarti.
- Sirius se ti scoprono, è la fine per entrambi!
- Dai non fare il drammatico! Sarà la millesima volta che vengo qui di notte
- Già, hai ragione. Entra, ti preparo una tazza di thè. Inizia a parlare.
- Ho un problema
- Cos'è successo? Non mi far preoccupare.
- Ho visto due persone che si baciavano.
- Beh...Penso tu sia abbastanza grande per vedere due persone che si baciano. Dopotutto, tu hai fatto molto di più che baciare! - fece uno sguardo di intesa.
- Beh, lo so, ma è diverso. Una delle persone è- cos'e - beh, è molto importante per me. Mi da fastidio che baci una persona qualsiasi.
- Ti da fastidio che baci una persona qualsiasi o che baci chiunque, a parte te ovviamente.
- No ma che dici, mi da fastidio che baci quella persona.
Continui a mentire?
- Qui qualcosa mi puzza.
Versò il thè in una tazza con il
bordo un po' rotto.
Continuammo a parlare finché non sentimmo delle voci.
- Sirius! Sirius! Nasconditi!
Alzai il bordo della tovaglia di un giallo sbiadito e mi nascosi sotto il tavolo, mentre scrutavo Hagrid che andava aprire la porta.
- Chi c'è?  Fatti vedere!
Una figura bassa e mingherlina uscì dal buio, aveva i capelli neri corti e lo stemma dei serpeverde.
- Piton, cosa ci fai qui a quest'ora?
- Mi sono..ehm..perso.
- Torna subito nel castello, è pericoloso stare qui a quest'ora.
- Vado subito.
Severus andò via e Hagrid tornò in casa.
- Sirius, forse è il momento che anche tu vada via.
- Sì Hagrid, grazie per la chiacchierata e il thé. Buonanotte!
Uscii dalla capanna di Hagrid ma decisi di non tornare in stanza, volevo andare al lago nero.
Non era la prima volta e non mi avevano mai scoperto.
Attraversai la foresta e arrivai al lago, mi appoggiai al mio solito albero e guardai i riflessi della luna sull'acqua.
Non ci stavo capendo niente in questi giorni, Remus era il mio migliore amico e ora stavo male per lui. Non riesco ad avere una conversazione che duri più di 10 minuti con James e non vedo Peter da una settimana, mi sta nascondendo qualcosa.
- Ehi.
Sentii la voce dell'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento. Ora come ora vorrei solo che se ne andasse ma sento i suoi passi che si avvicinavano a me.
- Perché sei qui? Sai che è pericoloso.
- Vai via Lupin.
- Ah, ora siamo passati al cognome? Va bene, Black.
- Non osare chiamarmi Black, Remus.
- Scusa. Devi tornare al dormitorio, ora.
- Non puoi dirmi cosa devo fare.
- Sì che posso, sono un prefetto.
- Remus, non è il momento di sfoggiare il tuo ego, vai via.
- Non ti lascerò qui da solo, Sirius.
- Ma perché! - la mia voce si alzò impetuosamente.
- Perché è pericoloso- disse in modo calmo.
Sentii i suoi passi avvicinarsi ancora di più e poi lo vidi vicino a me, steso sull'erba bagnata dall'umidità.
- Non voglio parlare con te.
- Va bene, staremo zitti allora.
Mi voltai a guardarlo e scrutai i lineamenti del suo viso. Aveva i capelli di un castano chiaro e il viso ricoperto da tagli. Stava soffiando su un ciuffo per spostarlo mentre faceva girare i pollici.
- Ollie mi ha baciato.
- Ah sì? Bene.
- Non lo so.
- Cosa?
- Non so se sia stato giusto.
- In che senso?
- Non ho sentito nulla.
Penso di aver sentito il mio stomaco contorcersi.
- Davvero?
- Sì, ma non fraintendermi, lei mi piace; è carina, simpatica e dolce.
- Ti piace davvero?
- Sì, penso che sia la prima volta. Sto bene quando sto con lei.
E io quando sto con te.
Purtroppo non mi resi conto che quest'ultima frase non era nella mia testa, bensì ad alta voce.
- Cos'hai detto Sirius?
- Nulla, lascia perdere.
- Ti ho sentito.
- Oh beh, io devo andare.
- Aspetta-
Provai ad alzarmi ma lui afferra la mia mano.
- Resta qui.
Deglutii rumorosamente e mi stesi alla luce della luna.
- Sirius..
- No Remus, non dire niente.
- Ma io..
- Shh, Remus. Non ne vale la pena. Domani devi parlare con Ollie, ti confonderei solo le idee.
- Ma
- Ho detto no, Remus.
Dire queste cose mi aveva distrutto ma l'avevo fatto per il suo bene.
E così, restammo in silenzio a guardare la luna, con un grande senso di pesantezza e di imbarazzo.
Avevo rovinato tutto ma lui era lì, vicino a me.
Senza volerlo, cacciai un rumoroso sbuffo e il secondo dopo sentii la mano di Remus sulla mia.
- Remus- dissi con la voce tremante.
- Shh, Sirius. Tutto ciò che succederà stasera, rimarrà qui.
Questa frase mi sconvolse.
tutto ciò che succederà stasera
Cosa? Cosa succederà?
La sua mano era ancora sulla mia e sentivo le sue dita giocare con le mie.
Si stava così bene, stasera.
Il silenzio tagliente venne interrotto da una frase che rimase bloccata nella mia mente per i giorni successivi, settimane, anni :
- Sirius, anch'io sto bene con te.
********
beh, esprimete pareri <33

you're my moon(y)Where stories live. Discover now