That room

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Le settimane passarono velocemente e la tensione tra me e Sirius cresceva sempre di più.
Amici.
Amici.
Come poteva dirlo?

Ciò che Remus non sapeva era che il suo "amico" Sirius aveva gli stessi identici pensieri. Non si capacitava di ciò che avesse fatto, si sentiva terribilmente stupido e non si preoccupò di fingere di esser triste quando "l'amico" annunciò la notizia della sua rottura con Ollie. Ebbene sì, Ollie aveva notato l'umore del suo "fidanzato" e aveva deciso di lasciarlo, facendo un piacere al ragazzo che non riusciva più a fingere.

Camminavo distrattamente per i corridoi di Hogwarts quando venni tirato da una mano dietro un muro.
- Hey ma che cazzo!
- Shhh- disse Sirius?
- Sirius ma che fai?
- Ti devo parlare - disse con un tono serio.
- Come vuoi.

Mentre camminavamo verso la "stanza", l'ansia si impossessò di me. Non riuscivo a non chiedermi cosa stesse per succedere ed ero davvero molto spaventato.
Una volta entrati nella stanza, io mi misi seduto sul pavimento aspettando che Sirius dicesse qualcosa.
Un silenzio assordante caló tra di noi quindi, decisi di fare il primo passo.
- Non pensavo che avremmo fatto una conversazione mentale, perché in tal caso mi sa che dovrai ripetere- ridacchiai.
- Scusa, stavo pensando a beh, a come iniziare.

Iniziare? Iniziare cosa?

- Dici ciò che devi dire velocemente.
- Non mettermi ansia.
- Ma sei serio? Letteralmente mi hai rapito per portarmi qui e ora stai zitto a guardarti i pollici.

Mi alzai e spazientito decisi di andar via. Ero arrabbiato e deluso, non so cosa mi aspettassi ma di certo, non il silenzio assoluto.
Quando stavo per mettere la mano sulla maniglia, sentii i passi veloci di Sirius che si avvicinavano a me e mi voltai verso di lui.
Era a pochi centimetri da me e disse:
- Penso di aver trovato il modo di dirtelo.

Detto ciò si avvicinò a me e mi baciò; inizialmente rimasi colpito ma subito dopo ricambiai, sentendo una sensazione di felicità che mi riscaldava il corpo.
Ben presto il bacio si trasformò da casto a passionale, un bacio bisognoso e acceso che comunicava molto di più di quanto avessero potuto fare le parole. Le mani di Sirius vagavano sulla mia schiena, soffermandosi sulle cicatrici che si sentivano nonostante il tessuto della camicia, le mie erano tra i suoi morbidi capelli neri.
Ogni tanto ci staccavamo per prendere fiato, ci guardavamo e subito dopo quella sinfonia di baci ripartiva, ogni volta sempre più intensa.
Dopo svariati minuti lui mi disse:
- Penso di essermi spiegato bene.
- Perfettamente- sorrisi.

La stanza delle necessità diventò la loro stanza: la loro "camera dei segreti". Conservava il loro amore e lo proteggeva dagli sguardi e dalle voci degli studenti di Hogwarts.
Tra quelle 4 mura successe di tutto e di più:
- il loro primo litigio di coppia:

- Finalmente ti ho trovato- dissi.
- Non parlarmi- rispose Sirius, con aria seria.
Rimasi interdetto, non capivo cosa gli stesse succedendo.
- Ma che hai? - dissi infastidito da quel comportamento.
- Ti ho visto con Ollie.
Sorrisi a quell'affermazione da bambino geloso e subito dopo dissi:
- Io e Ollie stavamo parlando, cosa hai visto di preciso?
- HO VISTO IL MODO IN CUI TI GUARDA, REM. TI GUARDA COME SE FOSSI LA COSA PIÙ BELLA DELL'UNIVERSO E NON VA BENE!
- Tu stai impazzendo.
- Non diresti così se vedessi il modo in cui ti guarda.
- Sirius, pensi che io non me ne sia accorto? Pensi che non l'abbia notato? Pensi davvero che io sia così stupido?
- Non penso che tu sia stupido ma mi da fastidio.
- Cosa dovrei dire io, eh? Cosa dovrei dire guardando gli sguardi che ti mandano le ragazze e sentendo quelle che commentano le tue doti sessuali. Come dovrei sentirmi secondo te? Tu stai letteralmente sclerando per uno sguardo. Cosa dovrei fare io?
- Sai che quelle ragazze non hanno significato nulla per me.
- Ma Ol-
- TU ED OLLIE SIETE STATI INSIEME! IO E TE ABBIAMO QUASI LITIGATO PER LEI.
- Sirius, sai una cosa? Mi hai rotto il cazzo e ora vado a lezione.
Uscii velocemente dalla stanza, con le lacrime che minacciavano di uscire e una sensazione di peso sul cuore.

La prima volta che hanno fatto pace dopo un litigio:
Erano passati 4 giorni da quel fatidico "discorso" su Ollie e roba varia.
Io e Sirius non ci parlavamo e ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano lui si girava.
Si era perfino beccato una punizione perché continuava ad insistere sul voler cambiare compagno di lavoro a trasfigurazione.
Non voleva stare con me e capii che avrei dovuto agire prima che fosse troppo tardi.
Gli scrissi un biglietto:
"Ti devo parlare. Al solito posto alla solita ora."
Aspettai con ansia il suo arrivo ma a differenza dell'ultima
volta, sapevo che sarebbe venuto, non poteva non esserci.
Infatti, lui arrivò subito dopo con la sua espressione indifferente e una sigaretta spenta tra le labbra.
Mi soffermai su di esse e la mia mente ripercorse tutti i nostri baci.
Sorrisi.
- Cazzo ridi? - che principe, eh?
- Ci ho pensato. Ho riflettuto su tutto ciò che ci siamo detti.
- Finalmente pensi anche un po'- disse sarcasticamente.
Alzai gli occhi al cielo e risposi:
- Mh, parla il pensatore.
E finalmente vidi un piccolo sorriso crearsi sul suo viso.
- Stavo dicendo:
so che Ollie mi guarda in un certo modo e so che molte ragazze vorrebbero venire a letto con te - come biasimarle- ma ciò che davvero importa è che lo sguardo che Ollie riserva a me, io lo dedico ad una sola persona. E quella persona è quel coglione geloso che ora è davanti a me, sei tu Sirius.

Lui si avvicinò a me , mi abbracciò e poi disse:
- Per quanto ti possa interessare, l'unica persona con la quale mi interessa andare a letto è in questa stanza.

Diventai paonazzo e cercai di nascondere l'imbarazzo, pensando -involontariamente e inevitabilmente- a ciò che sarebbe successo prima o poi.

Il loro coming out

James e Peter entrarono nella stanza, chiedendosi di cosa dovessimo parlargli.

Io e Sirius ci guardammo negli occhi e ci preparammo a dirlo:
- Allora ragazzi, avrete sicuramente notato che io e Sirius stiamo passando molto tempo insieme, diciamo che ci siamo resi conto di essere più che amici- dicemmo velocemente.

A quel punto, James si girò verso Peter e disse:
- Sgancia i soldi.

Tutti iniziammo a ridere e io e Sirius ci sentimmo più leggeri perché finalmente i nostri amici erano a conoscenza del nostro piccolo-grande segreto.
Inoltre, loro furono con noi quando la sera stessa, entrammo mano nella mano nella sala Grande, beccandoci gli sguardi di tutti.
E ancor di più quando durante la cena, Sirius mi baciò davanti a tutti.
Sentivo gli sguardi bruciare su di noi, tutti parlottavano, Severus Piton ci guardava con aria schifata e mi sembrava di aver visto un occhiolino da parte di Silente.

La loro prima volta che però, non racconterò. Posso dirvi che fu speciale per entrambi: i due si mescolarono e capirono ancora di più quanto fossero legati. I loro corpi erano ormai uniti così come le loro anime e sarebbe stato così per sempre, nonostante tutto e tutti.
Il loro amore continuò tra i banchi di scuola, la stanza fu il loro rifugio in ogni momento: durante i piccoli litigi, quando gli sguardi erano troppi e quando il contatto era necessario.
Il loro rapporto cresceva sempre di più e una notte, dopo un furioso litigio, Sirius urlò a Remus che lo amava. E lo amava, Dio se lo amava.
Arrivò la fine dell'anno e separarsi fu davvero brutto: separarsi dalla scuola, dalla stanza, dal dormitorio.
Le barche attraversarono il lago come la prima volta ma fecero il cammino inverso e Remus si accorse che tutto era cambiato.
Si avvicinò a Sirius e disse:
- Ti amo.
- Ti amo anch'io, Rem.

writer's pov
Ho deciso che il libro durerà solo pochi capitoli.
Come avrete capito, le parti in corsivo sono "narrate da una voce esterna".
L'avventura ad Hogwarts dei due innamorati è finita, cosa succederà adesso?
Lasciate dei commenti per farmi sapere cosa ne pensate 🌸

you're my moon(y)Where stories live. Discover now