1. Back to school ✓

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ATTENZIONE:

LA STORIA CHE STATE PER LEGGERE, PRESENTA PARECCHI ERRORI, E L'AMBIENTE UNIVERSITARIO E' STATO SCAMBIATO CON QUELLO LICEALE. LA STORIA E' MOMENTANEAMENTE IN FASE DI REVISIONE, LEGGETE A VOSTRO RISCHIO.


Introduzione: Buonasera! Come promesso, questa è la seconda versione di "Inevitabile Ossessione" che sinceramente ho pubblicato ancor prima che io me l'aspettassi. Da qui, partirà uno sviluppo completamente diverso dalla precedente e molto più coinvolgente di come conoscevate l'altro. Spero abbiate la pazienza di aspettare tra la pausa di ogni capitolo e di arrivare fino alla fine. Ed ora, vi lascio alla lettura.

Back to school

7:52 a.m.

Sono davanti al cancello e la campanella mattutina sta per suonare. Intorno a me studenti di diverso umore schiamazzano ed urlano come pazzi: Probabilmente non si sono ancora ripresi dall' estate.

Io tutto sommato sono felice di ritornare dopo tre mesi di vacanze, anche perchè dopo la prima settimana di Giugno, non vedevo già l'ora di riprendere scuola, mi stavo già annoiando.

L'unica cosa che stamattina mi rende un po' nervosa è che se mi chiedono i compiti, li ho fatti tutti a metà. Quest' estate sono stata così presa dal leggere ed uscire di nascosto che i compiti li ho dimenticati quasi del tutto. In secondo luogo, devo rivedere Christina e le sue due marionette. Solo a pensarci mi viene il voltastomaco.

Nonostante il mio stranissimo umore, viene tutto più addolcito dal sole che picchia sui vetri dell'edificio scolastico, illuminando il cortile ed i nostri visi.

'Cazzo, mi sarei dovuta portare un paio d'occhiali da sole', dico a me stessa, rimpicciolendo gli occhi e coprendomi la fronte con una mano.

Non hai fatto i compiti, questo dovrebbe peggiorarti l'umore!

In un modo o nell'altro questa cara vocina, nota come mia coscienza, riesce sempre a sbucare tra i miei pensieri.

Da lontano, intravedo la folla di studenti che si fa largo nel cortile interno della scuola, dove ormai il cancello è già aperto. Ed un attimo dopo, scorgo quelle tre impiccione delle mie amiche che mi fanno cenno con le mani di  avvicinarmi.

Mi avvicino ed i miei occhi si soffermano su Nami, che sta addentando una tortina al cioccolato.

-Come fai a mangiare alla mattina? Io ho sempre lo stomaco completamente chiuso.- Affermo, faticando nel vederla mentre mangia.

-Io la colazione devo farla sempre, altrimenti crollo.- Mi risponde, buttando la carta in un cestino dell'immondizia non lontano da noi.

-Ah ed il tipo? Ti ha chiamata alla fine?- Liz sposta lo sguardo su di me, guardandomi ansiosamente.

-Se stai parlando di Victor, non gli ho nemmeno dato il mio numero.-

-Cosa!?-

-Liz, l'ho incontrato solo quella volta! Ti sembro il tipo di persona che dà il suo numero agli sconosciuti per caso!?- Affermo, con tono ovvio.

-Chi è Victor?- Nami ci fissa perplessa.

-Lunga storia.- Cantilena Tan.

E giusto pochi secondi dopo, fortunatamente la campanella echeggia nell'aria, salvandomi da questa situazione.

Entro in classe prendendo posto al solito banco accanto a Tan, la seconda fila davanti alla cattedra, dove i professori hanno la possibilità di vederti dritta in faccia, penso mi abbiano messo lì per la mia frequente disattenzione durante le lezioni.

Inevitabile Ossessione (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora