Chapter 17: Secrets.

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Ce l'avevamo fatta!

Ci tuffammo nei pressi della fine della piscina e, anche se con difficoltà a causa dell'acqua, ci incamminammo verso la terra ferma.
Izuku si stringeva il pugno chiuso nell'altra mano, doveva essersi fatto abbastanza male, dati i tagli che portava. Mineta, stremato, tentava di alleggerire la tensione creatasi con qualche battuta che non suscitò, però, l'effetto sperato, mentre Tsuyu lo trascinava fuori dalla zona naufragio.

-Siamo stati fortunati... E abbiamo corso un rischio incredibile... - sussurro più a sé stesso che a noi Midoriya, paranoico. - alcuni potevano anche essere sott'acqua. Dovevamo essere più prudenti, ah...abbiamo corso proprio un rischio enorme. -

-Dai Midoriya, calmati. Fai quasi paura.- intervení la ragazza al mio fianco.

-Tsuyu ha ragione, non dobbiamo più rimuginare su ciò che è accaduto, pensiamo piuttosto a cosa dovremmo fare ora. - lo ammonii.

Izuku si guardò intensamente le dita del pugno ormai schiuso per poi annuire e facendosi coraggio si rimise il guanto del suo costume. A volte mi sarebbe piaciuto scoprire a cosa pensasse.

-avete ragione, dobbiamo chiamare i soccorsi prima di tutto. Percorriamo la riva fino all'uscita così poi indisturbati potremo andare a chiedere aiuto. - ideò poi.

Io però mentre continuavano a parlare mi persi nei miei pensieri. I miei occhi erano piantati sullo spiazzale dove sapevo stesse combattendo mio padre.
Alzai una mano all'altezza del petto e preoccupata strinsi la stoffa del mio costume.

Sentii una mano sfiorarti la gamba, poco più in alto del ginocchio, delicatamente, senza doppi fini.
Abbassai lo sguardo sul nanetto dalla capigliatura violacea e ancora sanguinante. - starà bene vedrai- disse in un sussurro. Quasi non lo riconoscevo ma nonostante tutto gli regalai un sorriso sincero che lui ricambiò.

-il professore si è buttato nella mischia per proteggerci... - Midoriya si unì alla nostra conversazione, abbattendo ogni speranza alla quale mi ero aggrappata. -... Ma è un impresa impossibile... -

-tu si che sai consolare.- lo ammoní Tsuyu e io tornai a guardare in quella direzione, sempre più spaventata.

-No no, aspettate, non intendevo quello...- prese a gesticolare con l'imbarazzo dipinto in volto. -intendevo dire che potremmo dargli una mano e alleggerirgli il peso...-

Avevo un pessimo presentimento al riguardo, ma decisi di mettere da parte le mie emozioni e farmi forza come meglio potevo. Non avevo da temere, papà era un supereroe con licenza, sapeva difendersi...non dovevo avevere da temere.

-e se dovesse succedere qualcosa ci mettiamo al sicuro. -

Annuimmo all'unisono e ci rivolgemmo una serie di sguardi.
Ben nascosti in un primo momento ci limitammo ad osservare e studiare la situazione. Vedere Eraser Head in azione era qualcosa di entusiasmante.

Tra voli e pugni, Eraser si destreggiava tra tutti quei nemici uscendo da ogni piccolo scontro come vincitore. Ma la vera battaglia iniziò nel momento in cui, quello che sembrava il leader dell'Unione dei Villains, chiamato Shigaraki dai suoi sottoposti, si fece avanti per colpire mio padre.

Per fortuna questo si difese da un possibile attacco neutralizzando il quirk dell'avversario e infliggengogli una gomitata dritta nello stomaco.
Tuttavia Shigaraki bloccò il colpo con una mano e, quando mio padre fu costretto a battere le palpebre, il Villain attivò il suo potere.

Davanti ai miei occhi il tessuto del vestito di mio padre andò lentamente in frantumi. Proprio come le mie speranze in quell'istante. Al seguito dei vesti anche la pelle viva del suo gomito si frantumò, lasciando intravedere le fibre del muscolo e colare il suo sangue.

Come fossi una bambina iniziai a piangere. Ma lo feci silenziosamente. Mi dimenticai come respirare e di conseguenza trattenni il respiro per degli istanti che mi parvero troppo lunghi per esserlo.

Mi ripresi non appena lo vidi reagire. Una volta capito la gravità della situazione, Eraser lo colpì e si allontanò. Altri nemici si fecero avanti e, per quanto possibile, lì schivò tutti.

Ma anche i suoi poteri avevano un limite. Inevitabilmente, venne accerchiato.
Il capo dell'Unione si tirò su,mentre diceva cose che non volevo ascoltare.

Con la determinazione contornata da lacrime ormai asciutte negli occhi attivi il mio quirk saettando in piedi.
Gli occhi si immersero di verde, la ciocca si ti se del medesimo colore.

Delle radici spesse e resistenti bucarono violentemente il pavimento e si dimenarono per raggiungere quegli uomini.

Alcuni gli afferrai scaraventandoli da altre parti dell'USJ, il più lontano possibile dal centro, altri, ignorandomi completamente, tentarono di attaccare mio padre, ma di quelli se ne occupò lui in persona.

Mi rivolse uno sguardo tra l'incazzato e il preoccupato che, nonostante la maschera, decifrai perfettamente. Ma non mi importava. Potevo rendermi utile? Si. Sarei rimasta a guardare? No.

-ma guarda un po' tu... - Shigaraki iniziò a parlare. Immobile, con un rorrisetto sadico mi rivolse uno sguardo incuriosito. -Eraser, quindi hai deciso di proteggere anche lei... - Tornò a fissare mio padre. - E dimmi queste tue azioni da cosa sono state dettate dal tuo essere un eroe o dal tuo essere genitore...? -

Feci balzare lo sguardo tra l'uno e l'altro. Non capivo di cosa o di chi stessero parlando. Chi era lei? Ero io?

-Stai zitto- mio padre tuonò infuriato ma non si mosse.

-E perché mai? Non dirmi che lei non lo sa... - parlò soffocando una risata malata. Io? Io non sapevo...cosa?!

'Probabilmente si trattava di un metodo per distrarci... Ma allora perché papà gli ha detto di tacere?'

-la questione si fa davvero interessante...- continuò Shigaraki. - Ma vedi... Mio caro eroe... Non sono io il più forte. Prima di proteggerla avresti dovuto pensare a proteggere te stesso.-

Fu allora che mi accorsi dell' imponente ombra calata sulle spalle di Eraser. Mi bastò alzare di poco lo sguardo per vedere il bestione che come una furia strappò la maschera dal viso dell'eroe, costringendolo a terra. Una grande quantità di sangue stava sgorgando dal suo viso, coperto dai capelli.

-Vedi Eraser...lui è Noumu, l'umado rimodellato. Ti presento l'anti simbolo della pace.- scandì bene l'ultima frase.

Mio padre in quello stato...





















La sua odiosa risata...



















Il ruggito di quel bestione...



















Le grida di Midoriya che mi diceva di venir via...





















Il sangue.


















Il mondo mi crollo addosso.

'CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?'















Angolo disagiata.

Ciao belle persone. Come state?
Anche voi sentite nell'aria odore di segreti che stanno per riemergere? 🤔👀.

Chi lo sa...magari lo scoprirete lasciando un commentino e una stellina. 😊

Se non succede nulla... Lasciate comunque un commentino e una stellina per rendermi felice e per avere presto un nuovo capitolo.

Buon proseguimento di serata.

Elesan❤️

You are my hero {Bakugou Katsuki x reader}Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt